Caro amico mio Pasuco, che mi leggi con affetto, voglio che tu sappia che sono del tutto libero: non devo nulla a nessuno, nel campo della Storia e dell'Archeologia della Sardegna.(anzi: ti confesso che nel mio piccolo io portatile ed enflatile al bisogno, credo - semmai - di avere dato qualche cosa, seppure in rare puntiformi occasioni).
Appartengo ad un minuscolo manipolo di pazzi che alla Storia della Sardegna desidera dare, non prendere qualcosa.Si tratta di un tipo di psicopatologia rara ed ancora non descritta nella Letteratura Medica.
Sono cioé un libero scalzacane*, almeno in teoria perfettamente alla pari di tutti gli altri numerosissimi presuntuosi scalzacani che si affollano a scrivere articoli su blog tossici e (pensa!) persino libri coloratissimi su questi argomenti.
Più precisamente sono quelli, per intenderci, che non si peritano di criticare dal basso della loro arroganza (in sardo si dice barrosìa) tutto e tutti, accademici e no, in un italiano incerto e sommario, primo indice delle loro numerose carenze.
E non dico che non ce ne siano di accademici che meritano d'essere criticati, anzi! Ma trovo giusto semmai criticare per migliorare le condizioni dell'Archeologia Sarda malata, e per guarirla infine vivaddio, dai suoi molti mali! Mentre è invece proprietà del vero ciarlatano di strada il miserabile criticare per promuovere sé stessi e le proprie idee balzane, antiscientifiche e campate per aria. E se ti viene in mente qualcuno, qui, non dirlo, per carità cristiana! Io ho in mente una cinquantina di persone (tutta l'ArmataBrancaleoneShardariana ed i suoi gloriosi guerrieri della luce ed i cavatori del Sacro Dremel), ma come vedi me li tengo per me...
Insomma: credo che - chiunque legga - possa trovare in sé i criteri per giudicare di fronte a quale tipo di scalzacane egli realmente si trovi.al momento. So che esistono lettori che vanno precisamente alla ricerca di Voyager, per cui prima o poi incapperanno senza errore nella rete di ciò che più desiderano trovare. Complici tutti i librai (e gli Editori) che mettono in primissima evidenza l'ormai abbondante produzione della Pulp Fiction dominante. Ma esistono ancora esseri senzienti, capaci di distinguere correttamente tra una legittima cernita delle competenze ed una cernia (che sia poi meglio la cernia, dipende dai momenti e dalle situazioni!).
Insomma, seguimi: una popolazione capace di ideare e costruire fini opere idrauliche come Sedda 'E Sos Carros nel 1300 a.C. (gli Etruschi non esistevano ancora come tali, Roma non era stata fondata, etc.etc) secondo te ha davvero bisogno di altri belletti e trucchi posticci per essere considerata una popolazione evoluta, avanzata, ammirevole?
Se hai risposto no, prosegui pure la lettura tranquillo, altrimenti - Satana - esci da questo corpo!
Tieni anche presente che si tratta di una popolazione che è certamente legittima seppur distante erede di quella che aveva edificato - circa un millennio prima - i meravigliosi Nuraghi!
Perché mai - allora - alcuni sardi oggi sentono il fortissimo bisogno d'inventare altre cose (tutte fasulle e rigorosamente non dimostrate scientificamente), intorno ai protosardi?
L'elenco è lungo ed ormai stantio: tutte le istanze sostenute dagli esponenti dell' #armatabrancaleoneshardariana vi compaiono.
L'evoluzione dell'uomo avvenuta in Sardegna attraverso i suoi vari stadi di cacciatore e agricoltore, la navigazione sarda, le prime osservazioni astronomiche mondiali, il dominio sardo del Mediterraneo (e non solo di quello!), la presenza di numerose piramidi a gradoni in Sardegna, una lunghissima ed impossibile durata del periodo Nuragico, l'appartenenza dei bronzetti al nuragico, la scrittura Nuragica, i guerrieri Shardana leader dei Popoli del Mare (cioé: una popolazione inesistente a capo di una coalizione mai esistita!) etc. etc. ...
Mi fermo qui, perché non voglio annoiarti, amico mio: ma tu - a questi motivi - ci hai mai pensato davvero?
Credi veramente che chi sostiene tutte quelle panzane ci creda poi davvero a sua volta?
Beh, un caro saluto - amico mio - dal tuo libero scalzacane....
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* Scalzacane è un vocabolo provocatorio e - in realtà - piuttosto inadatto qui, dove sarebbe molto più corretto usare il termine "non addetto ai lavori".
Scalzacane, infatti, possiede due significati, ambedue fuori luogo:1) soggetto di povera estrazione sociale; 2) persona incapace nella propria professione.Se consideriamo 'professione' la nuova missione profetica e rivelatrice che ciascuno scalzacane si è proposto, questo secondo significato gli calza a pennello...
Libero scalzacane è poi forgiato autoironicamente (rivolto a me) e sarcasticamente (rivolto all'ArmataBrancaleoneShardariana) sull'espressione "libero pensatore".