mercoledì 9 aprile 2014

CORDA E SORDI.

"Non c'è peggior sordo di chi non ascolta".


Avvertenza: la lettura di questo articolo può essere estremamente rischiosa per gli appartenenti a  gruppi di forte spirito identitario, soggetti inconsapevolmente indottrinati, persone volontariamente o involontariamente politicizzate, anche se solo saltuariamente bevitori di birra. Può contenere tracce di olio di scemi dal rachide.

Nel senso che c'è chi fa 'orecchie da mercante', specialmente quando si toccano certi temi...

Vale per tutti, quindi anche per i Sardi.

Tanto che - scherzando - qualche volta il detto è stato sintetizzato in: "Non c'è peggior sardo di chi non ascolta". Facendo subito inc..uietare qualche sardo, intorno.

Ma in che caso succede questo 'non ascoltare'? - chiederai.

Succede nel caso in cui si stia parlando di una questione "calda" per la Sardegna ed i Sardi, ad esempio. 

Ma la medesima cosa accade in molte altre zone dell'Italia e del mondo: perché di argomenti 'sensibili' è perfettamente straboccante l'intero globo. Praticamente, si tratta di parlare di corda in casa dell'impiccato...(o di colore della pelle, o di religione, o di un tema identitario qualsiasi). 

Non è certo solamente il parlar di cardi (gureu aresti) in casa dei sardi...

Si tratta invece di uno di quegli argomenti (te ne verrà pure in mente qualcuno! O no?) per cui si finisce sempre e regolarmente  per litigare, perché qualcuno puntualmente (in genere, sempre gli stessi soggetti) si ritiene:  

- mortalmente offeso come persona, 
- gravemente discriminato come gruppo etnico, 
- giustamente  indignato come rappresentante di un 'popolo'. 

Anche perché sono veramente poche le persone che sanno ben distinguere tra umorismo, ironia, autoironia e sarcasmo. E poi sono ancora meno coloro che sanno esprimere con compiutezza e precisione il proprio modo di sentire: quasi tutti - infine - usano il sarcasmo credendolo umorismo, oppure scambiano l'autoironia degli altri per basse insinuazioni verso di sé e così via... Si procede in pericolose ed incomprensibili rotte di collisione, dettate da ignoranza ed incapacità, più che da precisa volontà. Cozzando come caproni.

Che poi, già l'uso di termini di questo genere ('rappresentante di un popolo') indica:


Esempio di appartenenza a gruppo 1) [a sinistra]

e gruppo 2) [a destra]



1)  l'obbligata appartenenza ad una ben precisa e piuttosto bassa fascia di QI., 

2)  oppure - e molto peggio -  la precisa e programmatica intenzione di prendere voti proprio dagli appartenenti a quella fascia,  dopo avere acquisito meriti 'culturali' e di 'militanza' presso di essa, difendendone a spada tratta i 'diritti offesi'.

Per evitare che scoppi una rissa, qualcuno (c'è sempre qualcuno così, in ogni comunità umana: uno che si è preparato prima, documentandosi con cura) che porta i risultati scientifici al riguardo. Costui spera - in tal modo - di mettere a tacere l'Incultura Rampante proprio con la Scienza, esattamente come l'acqua spegnerebbe il fuoco...

Ma l'ingenuo di turno non ha fatto i conti con l'effetto Dunning-Kruger(*). Viene da chiedersi il motivo del suo comportamento.
Perché lo fa?

a) per vanità intellettuale? 
b) Per vocazione all'insegnamento? 
c) Per masochismo (il suo comportamento calamiterà gli strali di ogni tipo di comportamento meschino e malvagio da parte degli 'avversari')? 
d) Per amore di verità?
e) Per un po' di tutto questo (all of the above)?

Difficile a dirsi.

Va da sè che gli appartenenti al gruppo 1) - pur rappresentando una questione spinosa - non costituiscono un ostacolo insormontabile al progresso culturale e sociale della propria comunità: nulla che un serio ed onnicomprensivo programma educativo obbligatorio, seguito con costanza, non possa risolvere, alla lunga... Alla fine, le tenebre della più solida ignoranza saranno spazzate via e l'effetto Dunning-Kruger scomparirà, in un bel mattino di sole antropologico: ognuno di essi scoprirà socraticamente di non sapere ed inizierà un sano cammino verso la vera conoscenza...

Il vero problema è rappresentato invece dagli appartenenti al gruppo 2): costoro hanno molti interessi d'ogni genere, che andrebbero a carte 48 se la disputa 'culturale' del loro 'popolo' non proseguisse ad oltranza, in più lingue, con tre luppoli, quattro cassate, frizzi, lazzi e nacchere ed il massimo della confusione orchestrabile.

E' proprio per questo motivo che il povero ingenuo di turno, che cerca di offrire il proprio modesto ma sincero apporto scientifico, viene sommerso dal ludibrio del gruppo 1) con improperi vari, slogan politico-culturali, vero sdegno personale (che i poveretti ritengono sacrosanto, essendo per lo più in buona fede, menti obnubilate dall'azione sinergica [vedi anche: 'lisergica'] di fotosintesi del luppolo e del fenomeno Dunning-Kruger).
Il tutto è orchestrato (non ci vuole neanche molta abilità: basta la costanza nel volere perseguire i propri obiettivi ed uno slogan senza senso alcuno, profondo come una battuta di Gene Gnocchi (°)) dal gruppo 2), più ristretto e formalmente rispettabile, ma ben consapevole del delitto in fieri. Pertanto, l'unico veramente colpevole...
Tanto più questi ultimi sono guitti e saltimbanchi e tanto più ricorreranno a contorsionismi culturali per sembrare dalla parte della ragione: ricorreranno al Sacro (persino la Birra!) ed al Profano (persino la Polizia Postale, che li ha riferiti da tempo, quanto più gentilmente possibile, al più vicino Commissariato di zona, il quale a sua volta  li ha informati letteralmente che: "Veramente, site state più offensive vuie 'dde loraltri: e l'avete pure fatte per iscritte: site 'o vero più totani, che polli. E non lo site da un giorne sule..."), invocheranno persino ciò in cui non credono, pur di scatenare i loro adepti, bava luppolosa alla bocca, contro l'avversario.

Quindi, la situazione è attualmente come segue: 

- I lavori scientifici - anche per loro - ci sono, ma non li leggono se glieli consigli, oppure non li ascoltano se glieli leggi.
- Riconoscono come 'scientifici' solo alcuni lavori originali, scelti da alcuni di essi (comitato scientifico a tre luppoli e due bordoni) secondo il proprio insindacabile giudizio.
- sono convinti (vedi effetto Dunning-Kruger) di essere più bravi e più istruiti, più abili e persino più belli (e - specialmente per alcuni di loro - questa è chiara dimostrazione di grave psicopatologia), vedi anche alla voce: 'Anosognosia'. (§)
- Interpretano i fatti reali - come anche tutto ciò che leggono - secondo la loro precaria situazione mentale suggerisce loro e secondo i dettami e le preferenze dei loro 'ordini di scuderia'...
- Scrivono di conseguenza una loro letteratura di genere 'Fantasy', "Science Fiction" ed altro, ed acquistano l'uno dall'altro le proprie produzioni, in un necessario e continuo esercizio di moltiplicazione dell'autostima...
- Costituiscono una delle più grandi sfide della Neuropsicologia.
- E' poi chiaro come la sindrome di Morris (vedi) non sia affatto presente nella #armatabrancaleoneshardariana, mentre - al contrario - sia massivamente rappresentata la sindrome di Dunning-Kruger...E' invece stato segnalato più di un caso di sindrome di Rokitansky.



(*) Trattasi  di una distorsione cognitiva a causa della quale individui inesperti (eufemismo per 'testicoli', in vernacolare toscano) tendono a sopravvalutarsi, giudicando a torto le proprie abilità come superiori alla media. Questa distorsione è attribuita alla incapacità metacognitiva, da parte di chi non è esperto in una materia, di riconoscere i propri limiti errori. Una reale competenza potrebbe al contrario indebolire la fiducia in sé stessi, poiché individui competenti sarebbero portati a vedere negli altri un grado di comprensione equivalente al proprio. David Dunning e Justin Kruger della Cornell University hanno tratto la conclusione che: "l'errore di valutazione dell'incompetente deriva da un giudizio errato sul proprio conto, mentre quello di chi è altamente competente deriva da un equivoco sul conto degli altri".

(°) Pseudo comico lombardo, apparentemente sempre sul punto di dire la battuta più esilarante del mondo, senza mai arrivarci davvero. E' qui usato a proposito, visto che l'argomento verte su pseudo-scienziati sempre sul punto di mostrare la loro Pietra Filosofale che giurano di avere in tasca, senza mai tirarla fuori davvero biofisicamente...

(§) L'anosognosia (o anosoagnosia) è un disturbo neuropsicologico che consiste nell'incapacità del paziente di riconoscere e riferire di avere un deficit neurologico o neuropsicologico. Più precisamente, il paziente non è consapevole del suo stato di malattia, manifestando invece la ferma convinzione di possedere ancora le capacità che in realtà ha perso in seguito a lesione cerebrale. Se messo a confronto con i suoi deficit, il paziente attua delle confabulazioni oppure delle spiegazioni assurde, incoerenti con la realtà dei fatti.