giovedì 27 giugno 2013

Etruschi Rubati e Ritrovati



fonte: Corsera: http://roma.corriere.it/roma/notizie/arte_e_cultura/13_giugno_27/reperti-etruschi-23-urne-importante-perugia-ricettazione-2221873756475.shtml

BENI CULTURALI

Recuperate 23 urne in marmo, dipinte e 

dorate

Bray:«Ora legge più severa per tutelare i 

Beni»

È il più importante ritrovamento etrusco degli ultimi 30 anni. Il ministro: «Basta con le razzie di reperti»



ROMA - Era un semplice ladro ma nascondeva un tesoro. Fermato dai carabinieri con un frammento di reperto archeologico, aveva in tasca la fotografia dell'intero prezioso: un'urna funeraria in travertino decorata ad altorilievo e ricoperta d'oro. Da qui la pista delle indagini che hanno portato al ritrovamento di un'intero ipogeo etrusco, con 23 urne funerarie arricchite da relativi corredi.
Il ministro Bray (Foto Mario Proto)Il ministro Bray (Foto Mario Proto)
VALORE INESTIMABILE -L'operazione è stata presentata alla Caserma dei Carabinieri «La Marmora» di Roma (anche se il ritrovamento è localizzato a Perugia), alla presenza del ministro Massimo Bray,. «Ora faremo una legge più severa per tutelare i Beni Archeologici, basta con le razzie» ha detto il ministro. Il ritrovamento è considerato di valore inestimabile dal punto di vista economico, artistico e culturale.
Recuperate 23 urne in marmo con altorilievi e foglie d'oroRecuperate 23 urne in marmo con altorilievi e foglie d'oro    Recuperate 23 urne in marmo con altorilievi e foglie d'oro    Recuperate 23 urne in marmo con altorilievi e foglie d'oro    Recuperate 23 urne in marmo con altorilievi e foglie d'oro    Recuperate 23 urne in marmo con altorilievi e foglie d'oro
RITROVAMENTO ETRUSCO - «Si tratta di una tomba di un unico gruppo famigliare, dal nome Cacni, appartenente all'aristocrazia etrusca di età ellenistica, un cimitero costruito tra il terzo e il quarto secolo a. C.» ha detto il generale dei Carabinieri Mariano Mossa, presentando il ritrovamento. «Il più importante ritrovamento degli ultimi 30 anni» ha aggiunto il dottor Marnati, direttore generale dell'attività ritrovamenti per conto del Ministero dei Beni Culturali.
(Foto Mario Proto)(Foto Mario Proto)
LA FAMIGLIA ARISTOCRATICA -«Abbiamo descrizioni che attestano come le urne appartengano a una unica famiglia dell'aristocrazia etrusca, alleata con Roma e che ha favorito la romanizzazione» ha detto Marnati. Che ha aggiunto: «Nel 295 a. C. i Romani sconfiggono gli italici, i sanniti e i celti con una battaglia cosiddetta "delle nazioni". Fu una vittoria che diede una svolta al corso della storia: da allora gli etruschi devono considerarsi parte dei romani». Un sarcofago mostra una scena in cui guerrieri etruschi a cavallo combattono contro i celti.
(Foto Mario Proto)(Foto Mario Proto)
IL MINISTRO BRAY: «SISTEMA VIRTUOSO» - «È stato importante il lavoro di gruppo, dobbiamo creare sempre un sistema virtuoso che metta al centro i beni culturali e la capacità di innovare» ha detto il ministro dei Beni Culturali Massimo Bray. «È stato prezioso il lavoro dei carabinieri come anche quello delle università e dei gruppi di ricerca». E ha aggiunto: «C'è una banca dati che conserva un patrimonio invidiabile, che è il nostro, e c'è l'impegno di continuare ad arricchirla e integrarla. Vogliamo continuare la tradizione in vigore fin dagli inizi del '900, quando eravamo un'eccellenza in tutto il mondo per gli scavi e i ritrovamenti». E poi ha concluso: «Faremo legge più severa per tutelare i beni».
(Foto Mario Proto)(Foto Mario Proto)
DA «CASSANDRA» AI RITROVAMENTI - Il ricettatore, chiamato «Cassandra», andava in giro con la foto del sarcofago perchè il mercato della ricettazione si nuove in due modi: o attraverso cataloghi fotografici o attraverso pezzi che attestano l'autenticità dei reperti, quindi con frammenti veri e propri. «Una serie di informazioni ci ha portato nella zona di Perugia, dove già eravamo a conoscenza di tracce etrusche» ha raccontato il generale del carabinieri Mossa. «Lì c'era un'impresa edile che stava facendo lavori illeciti e quando ha iniziato a scavare ha danneggiato i reperti. L'impresa edile non ha denunciato il ritrovamento ma si è rivolta al mercato clandestino. È qui che entra in scena "Cassandra", l'uomo siciliano già noto alle forze dell'0rdine per ricettazione». Al momento sono state deferite all’autorità giudiziaria 5 persone per i reati di ricettazione, ricerche archeologiche non autorizzate ed impossessamento di beni archeologici.
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