sabato 15 marzo 2014

La Casalinga di Voghera e i 'Mensoloni' dei nuraghi

Nuraghe monotorre di Santa Sarbana.

Ricostruzione 'fantarcheologica' del Nuraghe Santu Antine (San Costantino).

Cara signora: la chiamo in causa - distraendola brevemente dalle sue numerose incombenze, cosa di cui mi scuso - solamente perché lei è certamente al di sopra delle parti: a lei non può importare della questione identitaria sarda, né ha mai assistito a certe infinite discussioni su strutture fantascientifiche, su architravi spezzati e su finestrelle di scarico che non scaricano un bel nulla...Lei può essere un giudice equanime, proprio perché non gliene importa un fico.


Molti appassionati - veri e presunti studiosi di nuraghi - hanno ormai definitivamente abbandonato la "teoria militare" del nuraghe, considerandola puerile e fumettistica.
Io credo che abbiano fatto bene e spero lei vorrà essere d'accordo...

Malgrado ciò, però, molti di essi continuano ad apprezzare la molto irrealistica - seppure gradevole ed accattivante - ricostruzione del nuraghe che lo rende in tutto simile ad un castello medioevale.



Ricostruzione impossibile di torre nuragica come medievale: la cupola al centro non ha giustificazione (tanto più che la scala a spirale sbuca sempre in una zona periferica della terrazza).



L'enorme quantità di tempo che tali ricostruzioni grafiche (e plastiche, in 3D) richiedono rappresenta altrettanto tempo perso, per molti motivi:

1) Solamente una costruzione fatta con mattoni regolari e malta o cemento potrebbe assumere un tale aspetto. Indubbiamente, nel caso del nuraghe mancano i mattoni regolari fatti con uno stampo e manca un fattore legante quali sono malta e cemento.

2) Non sappiamo affatto come fossero utilizzati  i "mensoloni", anche se è' vero che ne abbiamo rinvenuti parecchi, tutti probabilmente crollati presso i nuraghi. Alcuni sono persino stati trovati in sede (Nuraghe Losa, presso Abbasanta, Nuraghe Albucciu presso Arzachena e alcuni altri).


Nuraghe Losa: lungo il profilo in controluce della terrazza si notano due mensoloni ancora in sede.

Il piccolo nuraghe Albucciu, con le sue mensole decorative.
3) E' estremamente improbabile che esistesse - lungo il perimetro sopraelevato del nuraghe - un muretto fatto di pietre che poggiasse il proprio peso sui mensoloni (troppo peso).

4) E' assolutamente fantascientifico che esistessero pietre piatte squadrate a fare da 'pavimento' tra i mensoloni: nulla del genere è mai stato ritrovato (i mensoloni, quelli sì)...

* SI PUO' PERTANTO legittimamente IPOTIZZARE CHE I MENSOLONI NON AVESSERO UNA FUNZIONE PORTANTE PER SOSTENERE ACCESSORI FATTI DI PIETRA. 
Questo - naturalmente - non esclude che essi avessero una possibile funzione portante per accessori fatti in legno e pertanto più leggeri, (anche se chi scrive non ci crede troppo...questo fatto lascia certamente il tempo che trova).
Io ritengo che - come sta a dimostrare anche la deliberata scelta di pietre di differente colore poste a strati alterni in alcuni nuraghi - la funzione dei mensoloni fosse esclusivamente decorativa e non strutturalmente portante. Ma non pretendo di avere assolutamente ragione. 
A tale conclusione, però, mi conducono alcune considerazioni, che probabilmente un architetto o un ingegnere saprebbero dimostrare con calcoli precisi (mentre io sarò molto empirico e me ne scuso in anticipo).
Ipotetico nuraghe monotorre a due piani
Prendo ad esempio un nuraghe semplice (monotorre) di diametro basale di 10 metri, come ce ne sono moltissimi: è la forma e dimensione più diffusa. 
Poniamo - sempre per esempio - che esso, una volta ultimato, avesse l'altezza di 15 metri. 
Fissiamo a 6° la pendenza del muro esterno (ma si possono fare i conti anche con altre pendenze, non è un problema!).
All'altezza di 15 metri, l'inclinazione del muro del nuraghe ci dà una notevole riduzione di diametro della torre: essa ha una circonferenza molto più piccola (da 31,5 a circa 20 metri) ed il suo diametro non è più 10 metri, bensì è di 6,40 metri.
Questo riduce parallelamente la superficie, di conseguenza. 
Se quella coperta dalla base del nuraghe è di 78,5 metri quadrati (non tutti 'calpestabili' ovviamente!), quella della terrazza del nostro ipotetico nuraghe è di 32 metri quadrati.
A questi si devono sottrarre quei quasi 2.5 metri sottratti dall'accesso superiore della rampa di scale.

Sappiamo ora che il nostro ipotetico nuraghe, di 10 metri di diametro e alto 15 metri dispone di una terrazza panoramica di 30 metri quadrati. Questo è il nostro primo dato importante, che dovremo ricordarci quando andremo al Catasto delle idee.

Immaginiamo ora (lo so: è difficile, specialmente per la Casalinga di Voghera) di essere antichi abitanti della Sardegna ed incalliti costruttori di nuraghi...

Abbiamo usato corregge di cuoio fatte con la pelle dei nostri buoi più affezionati, di cui ancora ricordiamo il nome ed il sapore con commozione vera.
Abbiamo usato bilancieri costruiti con tronchi di legno per portare a livello le pietre più grosse. 
Abbiamo razziato tutte le pietre disponibili mobili per un raggio di circa tre chilometri intorno alla zona dove si decise di costruire il nuraghe della nostra comunità..
Ci siamo spellati le mani per sbozzarne alcune in una forma che permettesse loro di stare una sull'altra formando filari regolari (un giorno le chiameranno 'conci isodomi', noi le chiamiamo una grande rottura di balle).

Alla fine, abbiamo il nostro nuraghe, con una stanza basale a tre nicchioni, una scala elicoidale, una stanza rialzata con due nicchioni ed una finestrella e - dulcis in capite - una terrazza  prendisole che fa un po' salire il conto dell'Imu, ma ce l'invidiano tutti i vicini, anche quelli che hanno la piscina e la BMW, che dispongono solo di un balconcino.

30 metri quadrati sono più che sufficienti per un mucchio di attività: 
- Segnalazione notturna con il fuoco. 
- Segnalazione diurna con superfici di bronzo riflettenti, oppure con fumo, o anche - nella più stracciona delle ipotesi - con bandiere di stracci colorati.
- Pulpito d'eccezione per parlare alla Comunità intera raccolta alla base del nuraghe.
- Posto d'avvistamento di segnali o di estranei visitatori in avvicinamento.
- Altare per cerimonie religiose speciali o anche ordinarie.
- Varie ed eventuali (come nelle riunioni di ogni condominio che si rispetti).

Tabella in cui compaiono alcune delle varie ipotesi ricostruttive della terrazza del nuraghe: vi si comprende bene che alcune sfidano un po' troppo le leggi della statica e che nessuna permetterebbe un parapetto in pietra.

A questo punto, la domanda - legittima ed educata - è la seguente: 

Perché mai io - incallito costruttore di nuraghi, certamente non stupido - dovrei farmi un mazzo così per allargare una terrazza che è già più che sufficiente per tutte le mie attività? 
Credo che - a questa domanda - non ci sia risposta...

Tanto più che - a conti fatti e tenendo ben presente la forza di gravità e la statica - i mensoloni non potrebbero consentire in alcun caso altro che un allargamento di una fascia di 50 centimetri di larghezza. Nel nostro caso (circonferenza di 20 metri) si tratterebbe di circa 10 metri quadrati in più, che - a mio vedere - non risolvono alcunché.

Ricordo infine alla cara signora di Voghera - che ormai sarà a ragione impaziente -  che esistono casi provati in cui (vedi il Nuraghe Albucciu) i mensoloni sono in realtà 'mensolette' ed hanno un'ovvia funzione decorativa, perché non potrebbero assolutamente servire ad altro.