giovedì 26 luglio 2012

Il Pescatore.  Uscì in un “singolo” nel 1970: due minuti e 19  intensi e commoventi, di cui De André scrisse il testo e Reverberi e Zauli la musica. Una strana ballata “folk/rock”  nella quale si agitano personaggi emblematici ed “esclusi”, i più amati da Fabrizio.



 
La copertina del disco 

Testo:
All'ombra dell'ultimo sole
s'era assopito un pescatore
e aveva un solco lungo il viso
come una specie di sorriso.

Già la prima strofa contiene l’intero programma del testo: quella “specie di sorriso” possiede in sé la forza del Giudizio Universale: è il sorriso di “chi sa” ed emetterà forse il giudizio finale per tutti, per ciascuno di noi. Il Pescatore non è solamente  una Categoria Biblica, un personaggio emblematico:  potrebbe anche essere molto di più, oppure anche molto di meno, una persona comune e di nessuna importanza, che si è assopito nel sole del tramonto. Ma, in fondo, non importa affatto ciò che egli è: importa, semmai, ciò che egli finirà per fare…
Venne alla spiaggia un assassino
due occhi grandi da bambino
due occhi enormi di paura
eran gli specchi di un'avventura,

Il secondo personaggio si presenta a noi come un colpevole, un reietto, ma anche come una vittima spaventata, che ha alle spalle una propria storia, proprio come ciascuno di noi potrebbe avere.
E chiese al vecchio dammi il pane
ho poco tempo e troppa fame
e chiese al vecchio dammi il vino
ho sete e sono un assassino.

Qui entriamo nei modi didascalici dei testi sacri: l’assassino non mente: si presenta onestamente per ciò che egli è (secondo la Società degli uomini) e chiede direttamente ciò di cui ha più bisogno. L’autore ci pone con immediatezza di fronte al dovere di ogni buon cristiano di sfamare e dissetare chi lo richieda, anche  nel caso in cui egli sia un uomo indegno di appartenere alla Società e sia da essa perseguitato.
Gli occhi dischiuse il vecchio al giorno
non si guardò neppure intorno
ma versò il vino, spezzò il pane
per chi diceva ho sete e ho fame
.

Il vecchio non mostra paura, né soggezione nell’essere apparentemente risvegliato da un assassino. Non mostra tentennamenti di fronte al problema di coscienza: questo, realmente, ci sorprende e na fa una figura non umana. Anzi, quasi fosse già pronto e destinato ad incontrarlo, compie gesti rituali ed antichi con estrema naturalezza, rispondendo ad un dettame antico, come se quella fosse proprio la sua precisa funzione: spezza il pane, versa il vino.
E fu il calore d'un momento
poi via di nuovo verso il vento
davanti agli occhi ancora il sole
dietro alle spalle un pescatore.

Una pennellata  sola, per descrivere l’unico e fuggente momento di calore umano, abbandonato subito per  poi riprendere la fuga verso la possibile libertà, simboleggiata dai classici elementi del vento e del sole, lasciandosi alle spalle il ricordo del Pescatore.
Dietro alle spalle un pescatore
e la memoria è già dolore
è già il rimpianto d'un aprile
giocato all'ombra di un cortile.

Il ricordo ne concatena altri, misti al dolore di un’infanzia più lieta – ormai lontana – su cui non vale più soffermarsi troppo.
Vennero in sella due gendarmi
vennero in sella con le armi
chiesero al vecchio se lì vicino
fosse passato un assassino
.
Ed eccola la Giustizia dell’Uomo: i due Gendarmi armati, in sella, la rappresentano nella sua forma più tradizionale e tipica, nell’epoca di santi e briganti del recente passato mitizzato da De André: chiedono informazioni al Pescatore, chiedono dell’assassino. E’ il loro dovere, il ruolo cui rigidamente si attengono.
Ma all'ombra dell'ultimo sole
s'era assopito il pescatore
e aveva un solco lungo il viso
come una specie di sorriso
e aveva un solco lungo il viso
come una specie di sorriso. 

Ma il Pescatore, con la stessa naturalezza con cui ci ha sorpreso nel prestare il proprio aiuto prima, ora non si risveglia: continua a dormire “all’ombra dell’ultimo sole”, come se il tempo fosse sospeso e non trascorresse mai. Ha però certamente emesso il proprio giudizio, come si comprende da quel “solco lungo il viso, come una specie di sorriso”, di chi sa – o forse crede di sapere  – di avere fatto la cosa giusta.
Fabrizio De André non era un Poeta, si dice. Era un Cantautore. Ma grande.


Marco Novati, 
Ritratto di vecchio pescatore, olio su tela.