mercoledì 18 luglio 2012



Singin’ in the rain / Cantando sotto la pioggia.

Fu pubblicata nel lontano 1929 e composta, forse qualche anno prima, da Arthur Freed e Nacio Herb Brown. Fu cantata da molti cantanti, tra cui Jimmy Durante, Judy Garland, Doris Eaton Travis e Cliff Edwards. Fu anche colonna sonora di un altro film (“The Divorcee”, con Norma Shearer).
I'm Singing In The Rain

Divenne famosa come pezzo principale del film musicale del 1952 “Singin’ in the rain”, in cui Gene Kelly danzava memorabilmente con un ombrello, tra le pozzanghere di una strada e sotto la pioggia battente, suscitando i sospetti di un agente di polizia, che lo convince a porre termine alla scena.

 
Locandina originale del film


Il film è la storia delle peripezie di alcuni attori del cinema muto (Gene Kelly, Donald O’Connor, Debbie Reynolds), durante la transizione dal muto al sonoro.

Il film ebbe solo un modesto successo di critica, all’inizio: O’Connor vinse solo un Golden Globe come attore principale e gli autori vinsero il premio del Writers Guild of America. Ma conquistò il pubblico: guadagnò 3 milioni di dollari ai botteghini americani, classificandosi decimo incasso di ogni tempo. 

Oggi la critica contemporanea che lo cita spesso come il migliore film musicale mai prodotto.

Gene Kelly non era la prima scelta, per il ruolo nel quale è ormai famosissimo: il primo casting prevedeva Howard Keel, che fu sostituito perché gli autori modificarono il personaggio (da attore a ballerino e cantante vaudeville).

Il ruolo di Donald O’Connor era stato inizialmente inteso per Oscar Levant.

Il ruolo di Debbie Reynolds era stato pensato per una tra: Judy Garland, Kathryn Grayson, Jane Powell, Lesile Caron e June Allison.

Il numero musicale della canzone cantata sotto la pioggia doveva essere inizialmente cantato dal trio Kelly, O’Connor, Reynolds.

Insomma: il film avrebbe potuto essere molto, molto diverso da quello che si è caro ed è diventato famoso…

Alcune curiosità:

Kelly aveva 39°C di febbre, quando girò la famosa scena della pioggia.
La pioggia era stata realizzata con una mistura di latte ed acqua (per renderla più visibile alla cinepresa) e fece infeltrire il costume di scena di Kelly, che dovette cambiarlo.
Esiste la leggenda secondo cui Kelly era così ispirato che registrò la scena tutta in una volta, in una ripresa sola: non è vero. Ci vollero due-tre giorni di riprese.

Debbie Reynolds non era una ballerina, all’epoca: aveva un curriculum di ginnasta. Kelly la trattò malissimo. Pare che Fred Astaire la scoprì, subito dopo, mentre piangeva nascosta sotto un pianoforte. Quindi si offrì di darle aiuto con lezioni di ballo. Kelly ammise il fatto e si dichiarò sorpreso del fatto che la Reynolds non si rifiutasse anche solo di parlargli, dopo quell’episodio.
Dopo avere filmato la sequenza della canzone “Good Morning”, i piedi della Reynols sangunavano. Anni dopo lei stessa ammise: “Le due cose più difficili che ho fatto nella vita sono state partorire e girare Singin’ in the rain”.

Pare che David O’Connor fumasse fino a 4 pacchetti di sigarette, durante le riprese: al termine gli fu necessario un ricovero in ospedale.

La canzone è stata riutilizzata molte volte da molti altri autori, attori e film. Citando solamente i più famosi: Follow a star (1959), Arancia Meccanica (1971), Robots (2005).