Se una guerra non è mai condivisibile, questo conflitto, che
parte da molto lontano, lo è ancora meno: ciò che è più insensato
è proprio il fatto che uno dei due contendenti non esiste più (se non come
nome: ‘palestinesi’), in quanto fu sterminato. I due contendenti principali d’oggi appartengono infatti al
medesimo ceppo genetico. Questo dimostra come la separazione (per qualsiasi motivo, ma per un tempo sufficiente) di gruppi etnici identici, col tempo determini barriere sempre più incolmabili di tipo ideologico, religioso, linguistico, tradizionale. Fino all'apparente totale incompatibilità.
‘Palestina’ è la denominazione
romana della provincia che risale all'epoca dell'imperatore Adriano,
nel 135 d.C. quando il nome ufficiale Syria Palaestina sostituì il
precedente Iudaea includendo anche altre entità amministrative: Samaria, Galilaea, Philistaea e Perea.
Il cambio di denominazione del governatorato suggerisce la
rottura politica fra l'impero e le autorità locali presso gli Ebrei o Giudei. Il nome
Palestina era tuttavia un toponimo già noto, già introdotto sicuramente da
Erodoto e utilizzato dai Greci.
Nei più antichi documenti il territorio è noto con nomi diversi.
Antichi documenti egiziani si riferiscono alla regione con il nome
translitterato rṯnu (pronuncia convenzionale retenu o recenu).
Nella Bibbia la Palestina è indicata con diversi nomi e risulta
una presenza contemporanea di più stati sul suo territorio. Oltre ai termini Eretz
Yisrael "Terra di Israele", Eretz Ha-Ivrim "Terra degli
ebrei", "Terra in cui scorre latte e miele", Terra promessa,
tutto il territorio ad occidente del fiume Giordano in epoca antecedente era
chiamato "Terra di Canaan", in quanto precedentemente abitato dai Canaaniti o Cananei. Nella
mitologia biblica i cananei sono i discendenti di Canaan figlio di Cam. Secondo
la Bibbia questa popolazione sarebbe stata sopraffatta e colonizzata più o meno
nello stesso periodo dalla popolazione degli Ebrei nella parte interna-centrale
(popolo originario della Mesopotamia meridionale considerati discendenti di
Abramo cui Dio avrebbe promesso la terra di Canaan), e da quella dei Filistei,
nella parte costiera e sud-occidentale.
Con l'arrivo del popolo ebraico la 'Terra di Canaan' prese il
nome di "Terra di Israele". La storia del territorio a questo punto
coincide con la storia del popolo d'Israele.
A seguito vi fu una divisione del regno ebraico unito, il Regno
di Giuda e Israele, in due regni separati, quello meridionale di Giuda
(sottomesso e distrutto per un certo periodo a causa dei Babilonesi), quello
settentrionale di Israele o Samaria (conquistato poi dagli Assiri).
La regione costiera invece, colonizzata probabilmente in
un'epoca intorno al 1000 a.C. dai Filistei o pheleset (In cui si crede
di potere identificare un a popolazione di lingua indoeuropea, forse di lingua
greca) comprendeva almeno cinque città: Gaza, Ashdod, Ekron, Gath e Ashkelon.
Di questa popolazione sono gli Egiziani antichi a dare per primi notizia come P-r/l-s-t
(convenzionalmente Peleshet), uno dei cosiddetti (ma storicamente
inesistenti, come gruppo) Popoli del Mare che invasero l'Egitto durante il
regno di Ramsete III.
"Filistea" (italianizzazione del termine biblico
"Peleshet", ebraico פלשת Pəléšeth, P(e)
léshet) è il toponimo da cui è derivato il latino "Palaestina",
dunque "Palestina" è un nome ispirato al gruppo etnico dei Filistei.
In epoca biblica i Filistei si scontrarono con gli Israeliti per un lungo
periodo, subirono sconfitte ma vinsero alcune battaglie ai tempi del profeta
Amos, vennero infine sottomessi da re Davide e forse definitivamente
sterminati, scomparvero definitivamente come nazione e non sono più citati
dai tempi delle invasioni degli Assiri.
La terra di Israele in seguito venne sottoposta ai Persiani, al
dominio ellenistico, ai Romani. Uno dei regni ebraici il Regno di Giuda, o
Giudea continuò ad esistere, anche su territori dell'intera terra, come stato
formalmente indipendente per almeno due secoli. I Romani intorno al 130 a.C.
intervennero proprio su richiesta di uno dei due regni da parte della tribù
regnante dei Maccabei, e lo stesso patriarca Giuda Maccabeo ottenne la
cittadinanza onoraria di Roma e un seggio nel Senato Romano.
Con il tempo il regno divenne de facto uno stato
vassallo e diversi territori della Palestina furono frazionati e passarono
sotto diretta amministrazione romana. La complessa organizzazione
amministrativa della provincia riflette una certa turbolenza politica, in gran
parte dovuta a motivi religiosi di conflitto tra Ebrei e Romani. La
popolazione israelita tentò di ribellarsi a più riprese al potere romano, ad
esempio con Giuda Galileo nel 6 d.C. La Prima Guerra Giudaica, iniziata nel 70
d.C. portò alla distruzione del Tempio. Il famoso episodio della presa della
fortezza di Masada
risale a questo conflitto. La Terza Guerra Giudaica (132-134 d.C.) fu causata
in parte anche dalla decisione di Adriano Imperatore di cambiare il nome della
capitale in Aelia Capitolina e di inquadrare completamente la
provincia tra le istituzioni dell'Impero. La guerra terminò con la vittoria
dell'Esercito Romano contro Simon Bar Kokheba, ma a costo di pesanti perdite.
La guerra provocò la morte di una parte consistente della
popolazione ebraica del territorio. Adriano decise, nel 135 al termine del
conflitto, per stornare il pericolo di future rivolte, di emettere la
disposizione drastica che proibiva agli Ebrei di risiedere nella città
sacra di Gerusalemme, il centro religioso del Giudaismo, pur continuando a
risiedere nel territorio circostante la capitale (le comunità ebraiche che
vivono lontane dalla Terra di Israele sono note come Diaspora ed erano già
molto consistenti in epoca romana). Adriano cambiò anche il nome della
provincia che da ‘Provincia Judaea’ divenne ‘Provincia Syria Palaestina’ (più
tardi abbreviato in ‘Palaestina’). Il nome Syria Palaestina era quello greco
utilizzato da Erodoto per indicare il territorio meridionale da distinguere
della semplice Syria, che si limita alla parte settentrionale.
Nell'utilizzare il toponimo non ebraico, Adriano intendeva senz'altro umiliare ulteriormente gli ebrei anche per
il fatto di ribattezzare la loro terra con il nome di loro antichi nemici, i Filistei appunto.
La cosa, in seguito, è purtroppo continuata in tempi più recenti.