sabato 14 luglio 2012


Caro Pasuco, eccomi qui a parlare di olfatto, tanto per cambiare, in onore al tuo vero nome (che è - conviene ricordarlo - Uviguta Olf)...

L’Olf è l’unità di misura della forza di una fonte d’inquinamento
Fu proposta ed introdotta dal danese P. Ole Fanger. In questo caso (pur sembrando tratto dal nome dell’autore), il termine deriva dal Latino olfactus (participio passato di olfacio, annusare).
- Un Olf è la sensazione olfattiva determinata dalle antropotossine emesse da una persona standard, intesa come un adulto medio, impiegato in un ufficio o simile lavoro sedentario, in situazione termica di agio, rispondente allo standard igienico di 0,7 bagni al giorno e la cui superficie cutanea è di 1.8 metri quadrati.
- L’Olf è stato definito per potere quantificare la forza delle sorgenti inquinanti che possono essere percepite dagli esseri umani.
La qualità percepita dell’aria è misurata in Decipol.

Esempi d’emissioni olfattive tipiche
Persona/oggetto
Emissione olfattiva
Persona ferma
1 olf
Forte fumatore
25 olf
Atleta
30 olf
Marmo
0.01 olf/m²
Linoleum
0.2 olf/m²
Fibra sintetica
0.4 olf/m²
Guarnizione di gomma
0.6 olf/m²

Riferimenti
Fanger, O. P°.: “Introduction of the Olf and the Decipol Units to Quantify Air Pollution Perceived by Humans Indoors”. In: Energy and Buildings. 12, 1988, 1-6.
°Technical University of Denmark. 

E per oggi dovrà bastarti, mio caro. Anche se ti resteranno fastidiosi dubbi su chi si prenda la briga di fare un bagno precisamente ogni 34 ore. E su come debba considerarsi chi non fa mai il bagno ma - per esempio - una doccia quando ne sente il bisogno.
(Personalmente, sono quasi certo che il prof. Fanger non avesse considerato la dieta e la possibile conseguente flatulenza del suo adulto standard: ma, anche se de minimis non curat praetor, glielo chiederò se lo dovessi incontrare...).
Spero, con questa mia ultima considerazione, di non avere troppo svilito il livello culturale del blog.