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sabato 29 novembre 2014

MEDIOEVO STRUMENTALE MEDIATICO


Ci risiamo!
La superstizione (degli anni bui), l’allarmismo retrivo (da popolo bue), la strumentalizzazione mediatica (interessata?).

Ora, ancora una volta – come sempre – si torna a confondere la cura della malattia con la malattia stessa.

È – ancora una volta – il caso dei vaccini: e tutti tornano a tremare, a fare gesti apotropaici (le tre prese di sale, le sputacchielle, toccamenti osceni ed altro ancora), a guardare con sospetto i gatti neri e sospettare la presenza degli untori manzoniani.

Siamo gente irrazionale, siamo pecore da lana.

Siamo ancora fermi al “Post hoc, propter hoc”: se un fatto è successo dopo un altro, evidentemente deve stato causato proprio da quello.

Il che equivale a dire che il sig. Rossi si è messo la cravatta (di Marinella, invece che quella di Gucci) alle ore 7:30 ed è morto d’infarto alle ore 7:45, allora è morto per colpa della cravatta. Non compriamo più quella cravatta, Domineddio: è pericolosa!

SOLO SOSPETTI INFONDATI - Si sospetta una correlazione con due lotti di vaccino Fluad, prontamente bloccati dall'Aifa ieri. La stessa Agenzia del Farmaco ha reso noto che sono state inserite nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza ulteriori otto segnalazioni di decessi di soggetti ai quali nei giorni precedenti era stata somministrata una dose di vaccino Fluad della Novartis Vaccines and Diagnostics (il totale, adesso, è di 11: ma certamente crescerà).
Si tratta di dosi che appartengono sia ai lotti che ieri sono stati oggetto del provvedimento Aifa di divieto di utilizzo, sia ad altri lotti. Complessivamente, quindi, le segnalazioni sono al momento 11 su oltre 4 milioni di dosi autorizzate alla commercializzazione.

11 su 4 milioni! Significa meno dello 0,0003 % di possibilità, ANCHE (e non è affatto provato, né probabile) se i sospetti fossero fondati.

Si deve usare il cervello e la capacità di discriminare: La Asl di Como ha comunicato alla Regione Lombardia il decesso di un paziente a cui era stato somministrato il farmaco incriminato, e anche a Parma c'e' un decesso sospetto, un ultranovantenne con diverse patologie.  Altri due anziani che si erano vaccinati, entrambi a Roma, sono deceduti.
E – naturalmente – piovono altre segnalazioni all'Agenzia del Farmaco relative a ulteriori lotti.
Luca Pani, direttore dell'Aifa, precisa che le notizie sono da confermare e da analizzare meglio: pur non escludendo successivi e prudenziali ritiri del medicinale, c’è da dire che non vi è comunque la certezza di una correlazione fra la somministrazione dei vaccini e le morti. La concordanza temporale sospetta (post hoco, propter hoc) non può mai costituire una certezza.

La Novartis (casa farmaceutica che produce il Fluad) comunica che non vi è alcuna contaminazione nei due lotti di vaccino sospesi dall'Aifa. Circa 500.000 dosi sono state distribuite soltanto in Italia, dopo aver superato tutti i controlli di sicurezza e qualita', inclusi quelli previsti d’obbligo dalle autorita' preposte. Successive verifiche di conformità dei due lotti di vaccino hanno confermato la rispondenza a tutti gli standard produttivi e qualitativi, senza rilevarne alcuna contaminazione. Per il momento la Regione Lazio ha dato disposizione a tutte le Aziende sanitarie locali di sospendere, in via precauzionale, e in attesa delle comunicazioni ufficiali dell'Aifa, la distribuzione e la somministrazione del vaccino Fluad in giacenza a prescindere dai lotti segnalati.

"Se ci fosse una campagna per fermare le vaccinazioni, non esiteremmo a definirla irresponsabile", afferma Walter Ricciardi, commissario straordinario dell'Istituto Superiore di Sanità che invita alla cautela e a non lasciarsi prendere dal panico: "La settimana prossima avremo i risultati tossicologici, ed entro trenta giorni quelli definitivi all'Aifa".
Il ritiro dei due lotti del vaccino antinfluenzale Fluad della Novartis è esclusivamente di natura prudenziale. Ma - naturalmente - l'impatto che la cosa ha sull'opinione pubblica è la conferma della dichiarata pericolosità accertata del vaccino. 
Le autorità sanitarie casigliano comunque di proseguire la campagna di vaccinazione antinfluenzale.

Il fronte dei controlli, naturalmente, non si limita a quello sanitario. 
- I Carabinieri dei Nas stanno eseguendo in Sicilia e Molise il sequestro di materiale e documenti nell'ambito delle indagini scattate dopo il blocco dei due lotti.
- La Procura di Siena ha aperto un'inchiesta sulla vicenda ma non ci sono iscritti nel registro degli indagati. 
- Anche la procura di Prato ha aperto un'inchiesta relativa alla morte del novantenne che aveva assunto una dose di vaccino e si starebbe valutando la riesumazione della salma, già tumulata. 
- Il ministero della Salute, a breve, attiverà il numero verde 1500 per informazioni e chiarimenti.
- Il Codacons ha invece deciso (!) di presentare un esposto a 104 Procure della Repubblica per chiedere il sequestro dei lotti di vaccino sospetti, e diffida il Ministero della Salute a bloccare immediatamente la campagna per la vaccinazione avviata in Italia. 
- E' stata inoltre presentata un’interrogazione parlamentare (PD) al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, chiedendo chiarimenti sulla vicenda, come se i chiarimenti da altre fonti fossero menzogne o notizie per sentito dire...

- Le istituzioni sanitarie, dall'Aifa all'Istituto superiore di sanità, raccomandano comunque la prosecuzione della campagna vaccinale antinfluenzale. 

- E lo fanno anche i medici: a fronte dei decessi sospetti segnalati in queste ultimi due giorni, ha rilevato il presidente della Societa' italiana di medicina generale, Claudio Cricelli, ''ricordiamoci che solo lo scorso anno per complicanze legate alla patologia influenzale sono morte in Italia più di 8.000 persone e in Europa oltre 40mila".

Una domanda su cui riflettere:

Perché nessuno si è preoccupato di 8.000 morti certe per influenza nel 2013 ed invece facciamo tanto chiasso mediatico per 11 sospetti assolutamente non provati?

martedì 18 febbraio 2014

Virus Influenzale: riscrivere la storia?

Stato dell'arte nello studio della trasmissione dell'Influenza, dalla nascita ai meccanismi di trasmissione. Cavalli, uccelli selvatici e domestici, maiali ed altri animali sono tutti diversamente coinvolti, con differenti velocità di trasmissione ed evoluzione.
L'interessamento di animali ha avuto un peso nella storia dell'uomo: la città di Boston bruciò quasi interamente nel 1870, perché i pompieri dovettero spostare le cisterne a mano, per via dell'influenza dei cavalli. Anche la grande variabilità del virus crea indubbi problemi (17 sottotipi HA e 10 sottotipi NA, che si scambiano tra loro).
Per quanto riguarda l'origine del virus, esso non sembra provenire dagli uccelli, tra i quali la storia della presenza genetica del virus non sembra essere più antica di quella del telefono.
Il tutto, molto interessante, pubblicato su Nature. 



Study on flu evolution may rewrite textbooks 


  A new study published in the journal Nature provides the most comprehensive analysis to date of the evolutionary relationships of influenza virus across different host species over time. In addition to dissecting how the virus evolves at different rates in different host species, the study challenges several tenets of conventional wisdom, for example the notion that the virus moves largely unidirectionally from wild birds to domestic. It also helps resolve the origin of the virus that caused the unprecedentedly severe influenza pandemic of 1918. 


The influenza virus under the electron microscope [Credit: CDC] 

The new research is likely to change how scientists and health experts look at the history of influenza virus, how it has changed genetically over time and how it has jumped between different host species. The findings may have implications ranging from the assessment of health risks for populations to developing vaccines. 
"We now have a really clear family tree of theses viruses in all those hosts – including birds, humans, horses, pigs – and once you have that, it changes the picture of how this virus evolved," said Michael Worobey, a professor of ecology and evolutionary biology at the University of Arizona, who co-led the study with Andrew Rambaut, a professor at the Institute of Evolutionary Biology at the University of Edinburgh.
"The approach we developed works much better at resolving the true evolution and history than anything that has previously been used." Worobey explained that "if you don't account for the fact that the virus evolves at a different rate in each host species, you can get nonsense – nonsensical results about when and from where pandemic viruses emerged." 

A plastic ruler, a kitchen table and an idea 

"Once you resolve the evolutionary trees for these viruses correctly, everything snaps into place and makes much more sense," Worobey said, adding that the study originated at his kitchen table. 


A model of the flu virus shows an outer shell of proteins encapsulating strands of genetic material inside [Credit: CDC]

 "I had a bunch of those evolutionary trees printed out on paper in front of me and started measuring the lengths of the branches with my daughter's plastic ruler that happened to be on the table. Just like branches on a real tree, you can see that the branches on the evolutionary tree grow at different rates in humans versus horses versus birds. And I had a glimmer of an idea that this would be important for our public health inferences about where these viruses come from and how they evolve." 
Rambaut placed Worobey's work with the ruler into a computer and the two researchers developed software to analyze it. The team analyzed a dataset with more than 80,000 gene sequences representing the global diversity of the influenza A virus. 
The influenza A virus is subdivided into 17 so-called HA subtypes – H1 through H17 – and 10 subtypes of NA, N1-N10. 
These mix and match – into H1N1 and H7N9, for example – with the greatest diversity seen in birds. 


Example of an evolutionary tree diagram of the flu virus and its host species [Credit: CDC]

 Using the new family tree of the flu virus as a map showed which species moved to which host species and when.
 It revealed that for several of its eight genomic segments avian influenza virus is not nearly as ancient as often assumed. "What we're finding is that the avian virus has an extremely shallow history in most genes, not much older than the invention of the telephone," Worobey explained. The research team, which included UA graduate student Guan-Zhu Han in addition to Worobey and Rambaut, who is affiliated with the U.S. National Institutes of Health, found a strong signature in the data suggesting that something revolutionary happened to avian influenza virus, with the majority of its genetic diversity being replaced by some new variant in a selective sweep in an extremely synchronous event. Worobey said the timing is provocative because of the correlation of that sudden shift in the flu virus' evolution with historical events in the late 19th century. 

Horses are sick, Boston is burning 

"In the 1870s, an immense horse flu outbreak swept across North America," Worobey said, "City by city and town by town, horses got sick and perhaps 5 percent of them died." 


The Great Fire of 1872 left large parts of Boston in ruins. Because many horses were sick with an outbreak of the flu, equipment had to be pulled by men, slowing firefighting efforts [Credit: CDC] 

Half of Boston burned down during the outbreak, because there were no horses to pull fire engines, hose reels, and ladder carts. 
In the West, the U.S. Cavalry was fighting the Apaches on foot because their horses were sick. "This happened at a time when horsepower was actual horse power," Worobey said. "The horse flu outbreak pulled the rug out from under the economy." According to Worobey, the newly generated evolutionary trees show a global replacement of the genes in the avian flu virus coinciding closely with the horse flu outbreak, which the analyses also reveal to be the closest relative to the avian virus. 
"Interestingly, a previous research paper analyzing old newspaper records reported that in the days following the horse flu outbreak, there were repeated outbreaks described at the time as influenza killing chickens and other domestic birds," Worobey said. "That's another unexpected link in the history, and the there is a possibility that the two might be connected, given what we see in our trees." 
He added that the evolutionary results didn't allow for a definitive determination of whether the virus jumped from horses to birds or vice versa, but a close relationship between the two virus species is clearly there
With regard to humans, the research sheds light on a longstanding mystery. Ever since the influenza pandemic of 1918, it has not been possible to narrow down even to a hemisphere the geographic origins of any of the genes of the pandemic virus. "Our study changes that," Worobey said. "It is now clear that most of its genome jumped from birds very close to 1918 in the Western Hemisphere, and there is a suggestion that it was North America in particular." 
The results also challenge the accepted wisdom of wild birds as the major reservoir harboring the flu virus, from where it jumps to domestic birds and other species, including humans. 
Instead, the genetic diversity across the whole avian virus gene pool in domestic and wild birds often appears to trace back to earlier outbreaks of the virus in domestic birds, Worobey explained. "People tend to think of wild birds as the source of everything, but we see a very strong indication of spillover from domestic birds to wild birds," he said. 

"It turns out the animals we keep for food and eggs may be substantially shaping the diversity of these viruses in the wild over time spans of decades. That is a surprise." 

Author: Daniel Stolte 


| Source: University of Arizona [February 14, 2014]

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domenica 27 gennaio 2013

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Nei prossimi giorni si avrà il picco massimo d'Influenza in Italia. 
Quest'anno, grazie anche ad un pasticciaccio combinato da alcune case farmaceutiche, il tasso di vaccinazione in Italia è sceso del 25%.

La fiducia nella pratica della vaccinazione è - sorprendentemente! - bassa anche tra lo stesso personale medico-infermieristico.

Il risultato sarà un picco particolarmente alto quest'anno e numerose morti tra i predisposti e gli anziani.

Il fatto veramente grave è che molte delle morti provocate dall'influenza, saranno ascritte ad altre cause (ad esempio, cardiovascolari, come ho specificato in un post precedente).


Comunque, ricorda alcune cose fondamentali:


1) l'Influenza è una malattia da affollamento, non da raffreddamento. (in Alaska da soli, si rischia da una malattia da raffreddamento fino al congelamento, ma non l'influenza: al massimo, si può essere mangiati da un orso polare), piuttosto che in un ambiente caldo dove ri respiri più volte l'aria piena di germi di altri soggetti già ammalati (se c'è un solo malato, questa pratica moltiplica le possibilità di trasmissione: ti serve un elenco dei locali pubblici e privati troppo affollati?).

2) Il virus è presente nelle goccioline della saliva (si chiamano flugge, pronunciato 'fliugghe', perché c'è l'umlaut sulla u), emesse con colpi di tosse e soprattutto con sternuti. Chi sternutisce senza chiudere la via di uscita a goccioline potenzialmente infettanti non è solamente un maleducato: è un vero untore manzoniano. Tieni presente una cosa fondamentale:
Uno sternuto può lanciare le goccioline potenzialmente infettanti a più di undici metri di distanza...
Quindi, dalla coda di un autobus, puoi infettare l'autista.

 3) Un'importante e frequente via di contagio interumano è rappresentata dalle mani: evita quindi di toccare a mani nude tutto ciò su cui altri mettono le mani (pulsanti, appositi sostegni, maniglie, corrimano delle scale, etc). Usa quando puoi guanti, di cui avrai cura di non toccare la parte esterna, fino a quando non li hai igienizzati.

4) Lavati spesso le mani, ma soprattutto, lavale correttamente. Ricordati di non toccare rubinetti o altro a mani nude, dopo avere finito, altrimenti annullerai l'effetto benefico del lavaggio. Il rubinetto va toccato con mani protette da una salvietta di carta.

5) Per sicurezza e correttezza, non dovresti toccarti gli orifizi del volto con le mani (orecchio, naso, occhi, bocca), perché potresti contagiarti attraverso quelle porte d'ingresso, attraverso il contatto con mani non lavate. Oppure, se si tu il soggetto infetto, potresti contagiare altre persone, per esempio stringendo loro la mano.

6) Se incontri qualcuno al ristorante, stringigli pure la mano (alcuni si sentono addirittura obbligati al bacio o doppio bacio: un'inutile e rischiosa ostentazione) ma vai subito a lavarti prima di toccare posate, tovagliolo oppure cibo con i germi (magari innocui!) che l'altra persona ti ha sicuramente appena passato, con una pratica sociale convenzionalmente accettata, ma pericolosa.

7) Usa fazzoletti di carta monouso, di cui potrai liberarti facilmente, senza accumulare germi pericolosi nelle tue tasche. Non usare camici o vestiti di altre persone e - se proprio sei costretto a farlo - non infilare assolutamente le mani in tasca e ritorna al punto (4).

8) Non bere da bicchieri o tazze dove hanno appena bevuto altri.

9) Se sfogli libri, giornali, pratiche o riviste che altri hanno sfogliato, ricordati della pericolosissima cattiva abitudine che molti hanno: quella di umettarsi le dita con la propria saliva.

10) L'anno prossimo, comunque, oltre a tutto questo, vaccinati!