Avete mai pensato che 'Torre dei Corsari' in realtà si dovrebbe chiamare 'Pistis'?
E che la "Spiaggia di Thaiti" si dovrebbe chiamare 'Cala Brandinchi'?
Che il nome antico della "Costa Smeralda" era "Monti di Mola"?
E che moltissimi altri nomi "sardi" in voga oggi non sono più quelli originali, bensì quelli voluti dai nuovi conquistatori? Bene: qualcuno ha finalmente deciso di mettere riparo a questo scempio, forse con qualche ragione, in fondo.
Speriamo che non si risolva tutto come nel famoso aneddoto di Marcello Marchesi, che citando il classico discorso elettorale italiano enunciava: "Noi vogliamo migliorare questa città e potenziarne le strutture urbane fatiscenti: da domani, Via Marsala si chiamerà Via Marsala all'uovo!"...
Articolo di Serena Lullia.
OLBIA.
Alla riconquista dell'identità made in Gallura, delle radici più antiche del territorio.
Alla riconquista dell'identità made in Gallura, delle radici più antiche del territorio.
Le spiagge si riprendono il loro nome originale, cancellato 50 anni fa dall'ondata chic del turismo d'oltremare. Il Comune ha realizzato un progetto di studio e ricerca dei toponomi originali. Con attenzione gli studiosi hanno ricostruito la storia delle zone costiere per trovare i nomi originali delle spiagge, delle insenature, degli isolotti. Nei nuovi cartelli informativi il nome gallurese sarà il primo, sotto ci sarà quello turistico. Per esempio Spiaggia Ira, a Porto Rotondo, ritroverà il suo nome di battesimo, “Rena Manna"; il lido di Porto Rotondo sarà "Punta e iscia leppere"; Punta Lada sarà "Su torrione biancu".
La paternità Psd’Az.
Lo scorso anno il consigliere del Psd'Az Stefano Fancello aveva portato in aula questa battaglia. Con una mozione aveva chiesto all'amministrazione di tornare ai toponimi originali, mettendo da parte il fantasioso linguaggio turistico nato negli anni Cinquanta. La sua richiesta è stata presa in carico dal presidente della commissione Lavori Pubblici, Antonio Loriga. Ed è cominciato un iter che ha visto il coinvolgimento di alcune commissioni consiliari e dei comitati costieri e dell'assessore Davide Bacciu. Su richiesta del presidente Loriga è stato poi invertito l'ordine del toponimo da inserire nel cartello. In alto il nome storico, sotto quello turistico.
Porto Rotondo.
Da questa estate i turisti dovranno imparare ad abbinare un doppio nome alle spiagge della costa olbiese. E a pronunciare, di certo con qualche difficoltà, quelli originali di isole, tratti di costa, spiagge, insenature. La Spiaggia Ira, ribattezzata così come omaggio a Ira Furstenberg, principessa e attrice italo tedesca degli anni Cinquanta, ritorna a essere “Rena Manna”; la spiaggia di Porto Rotondo, “Punta e iscia leppere”; Punta Volpe “Su coddu de iscia”; Punta Lada “Su torrione biancu”; Punta Asfodeli, “Iscia Piumica”; il porto di Cugnana “Su polt'è conzanos”; l'isolotto di Portisco “Isuledda di frati Cascioni”; Marina di Cugnana, “Lu Pultiddolu”; Cugnana sarà indicata anche come “Codas”.
Pittulongu: La spiaggia di Mare e Rocce ritorna a essere in un tratto “Sa punta fine”, in un altro “Muriscinu”; il Pellicano sarà “Cala sos Piramides”; Lo Squalo “Cala’ e sos travas”.
Non solo spiagge. Cala Cocciani sarà indicata come “Sa Fangosa”; l'Isola Gabbia “Sa contr'e Cocciani”; il parco Fausto Noce spolvera dalla storia l'originale “Sos salineddas” e il Porto Romano ritrova l'indicazione di “Oltu mannu”; il museo archeologico realizzato sull'isola di Peddone sarà indicato come “S'isul'e peddone”. Piazza Crispi “Sos ladatteddas”; Li Cuncheddi “S'ispiaggia e sa contra de sos marinaios”; i due lidi di Capo Ceraso verranno indicati come “Sa Toa” e “Su polt'e sa paza”; il tratto di costa di Capo Ceraso come “Capu Chiriasa”.
Lo studio del Comune è arrivato a Tavolara. Spalmatore di terra verrà indicato come “Sa co' e terra”; l'Isola dei topi “S'isul'è tramuntana”; Spalmatore di fuori “Sa co'e foras”; Cala Chiesa diventa “Cala numero tres”; Punta di scirocco “Su puntal'e co' e caddu”; Molarotto “S'isulott'e su Pedrusimulu”.