venerdì 29 maggio 2015

BAUNEI, magico passato

pitture_antropomorfe_baunei

ALTRE TRACCE DEL NOSTRO PASSATO NEL SUPRAMONTE DI BAUNEI


articolo di Nanni Mereu, dal suo blog (http://www.visitbaunei.it/portfolio_type/accadde-allora/)

Le pitture antropomorfe

E’ stata la curiosità di conoscere meglio e vedere da vicino la selvaggia bellezza delle nostre montagne, andare oltre con lo sguardo, come ho fatto tante altre volte alla ricerca di segrete quinte. Ma quel sabato pomeriggio l’aria tiepida di maggio mi tiene straordinariamente incollato proprio a quel luogo, e la tenue luce del tramonto, che colora le pareti, è un invito davvero irresistibile per non andare a vedere più da vicino. Spinto dal presagio di ancestrali tracce del nostro passato, e mosso dal piacere di un’autentica amicizia ritrovata, faccio i primi passi sulla roccia, ricordando il vero motivo della nostra visita: una breve arrampicata ci deposita al cospetto di qualcosa che si svela inaspettato ai nostri occhi increduli.
Qualcosa visto di sfuggita in qualche pubblicazione sull’archeologia sarda, e forse qualche volta in occasione di una gita scolastica. Mi dico subito che non possono essere che autentici quei segni rossi sulla roccia, disegni antropomorfi riferibili all’Età del Rame, a testimoniare che già4500 anni fa, altre genti avevano abitato quelle stesse montagne che quel pomeriggio avevano attirato la mia attenzione.
Giampaolo e Barbara sorridono divertiti alla mia reazione spontanea che male nasconde l’entusiasmo per quella che spero sia una scoperta importante.  “Potrebbero” davvero essere autentici quei segni?  Il condizionale mi terrà incastrato in una sensazione di angosciante limbo, lungo quanto il tempo intercorso tra l’immediata telefonata al funzionario della Sovrintendenza e la sua visita sul posto.
Ci siamo. I giorni passati a cercare conforto tra le notizie sul web sui “capovolti” in Sardegna sono passati in fretta, la Dottoressa Salis ha accolto il mio invito ad effettuare un sopralluogo.
nanni_mereu_bauneiL’aria di maestrale rende la luce ancora più magica tra le rocce e gli alberi, e l’attesa per il verdetto ha raggiunto il suo apice. L’archeologa non ha dubbi: i segni sono autentici e la scoperta ha una notevole rilevanza per il territorio. Adesso alla Sovrintendenza il compito di effettuare ulteriori studi sul campo e scrivere un altra pagina sulla storia di Baunei e le sue genti.
Grazie a Giampaolo Mocci e Barbara Valuto che quel pomeriggio hanno assecondato la mia voglia di scoperta (attraverso i loro occhi ho rivisto con rinnovata curiosità quelle rocce visitate tante volte) e grazie alla Dottoressa Gianfranca Salis per il suo pronto intervento e l’interesse dimostrato per la scoperta.
Nanni Mereu, maggio 2015.