venerdì 23 novembre 2012

ITALIA ALLA DERIVA



L’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) ha pubblicato un suo studio, secondo il quale la Penisola Italiana possiede velocità molto differenti di spostamento, nei diversi punti in cui tali spostamenti sono stati studiati con 130 stazioni GPS nel periodo di 4 anni (2004 – 2008).
Per farla breve, i risultati si possono così riassumere:

1)   il Nord Italia (dalla Toscana in su: la cosiddetta micro zolla Adria) ruota in senso ANTIORARIO

2)   il Sud Italia  (Calabria Basilicata Puglia) ruota in senso ORARIO e si avvicina alla costa Balcanica

3)   la Sicilia si sposta verso nord, spinta dalla placca africana, orientandosi col suo asse lungo in quella direzione (Messina è il punto più veloce: 9 mm/anno verso Nord Est!).

4)   La catena dell’Appennino si allarga con velocità varie (1 – 2 – 3 mm/anno)

5)   Lo Stretto di Messina si solleva di circa 1,5 millimetri all’anno. Fra 100.000 anni è previsto che si possa percorrere a piedi.

6)   Tra circa 10.000.000 di anni anche l’Adriatico sarà per la maggior parte inesistente

7)   Il Mare Tirreno tende ad allargarsi

8)   Le zone in cui si hanno  le più marcate differenze di velocità di spostamento, sono le Alpi Orientali, l’Appennino e lo Stretto, che tendono ad essere anche le aree più sismogeniche, cioè dove i terremoti possono colpire più facilmente.

9)   L’unico punto di assoluta stabilità è la Sardegna, tanto che può essere presa come punto di riferimento per valutare gli spostamenti di tutto il resto d’Europa!


Da tutto ciò si possono trarre alcune semiserie considerazioni conclusive:

1)   Per sapere che a quasi tutta l’Italia  gli gira storto in tutti i sensi, non c’era bisogno di spendere 10.000 euro per ciascuna stazione integrata d’osservazione GPS : bastava chiederlo al primo passante per strada, nella terza settimana del mese …

2)   Che l’Appennino si allarghi non fa specie a nessuno, perché la tendenza nazionale, viste le nuove diete dei “fast food”, è all’ingrasso …

3)   Possiamo risparmiare, ed evitare di costruire il Ponte sullo stretto, tanto, prima che sia finito, sarà diventato inutile, perché sarà un ponte sull’asciutto!

4)   Gli scafisti albanesi sarà meglio che si sbrighino a convertirsi in tassisti, altrimenti presto da quelle parti restano senza lavoro …

5)   Se il Tirreno s’allarga, non è che ci faranno pagare più caro il biglietto per andare in Sardegna, eh? Non facciamo scherzi! (ecco un'altra ricca alternativa per gli scafisti albanesi).

6)   Infine, tutta l’Italia è sismica!  (ma tutta l'Italia paga l' IMU: torna al punto 1 senza passare dal Via).

7)    Poi, finalmente, sai che novità: che l'Italia  andasse alla deriva lo aveva già detto (meglio) Dante Alighieri, nel 1200 nel suo famoso: "Ahi, serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di provincie, ma bordello!" (Purgatorio, Canto 6).

  La Sardegna, invece, è una sicurezza: è sempre rimasta ferma lì, al suo posto, senza muovere un solo passo. Ma anche questo, noi, in fondo, 
  lo sapevamo già!