"Un’antichissima
tribù guerriera – rappresentante di una già allora avanzatissima Civiltà Sarda
– partì dall’Anglona[1],
verso il 9.000 a.C. regolarmente armata di elmi cornuti, scudi tondi e spade
Naue II (che - naturalmente - avevano inventato loro), alla ricerca di angioneddos per la festa dell’ANGelica Regina dell’ANGlona, domiciliata a Tergu,
già allora. La loro impresa, inizialmente priva di pretese, si trasformò
come vedremo in un’impresa di portata epocale e mondiale.
Di
questo esistono numerosissime e chiare prove, archeologiche, linguistiche e
antropologiche: la prova più impressionante è data dal fatto che essi
imprimevano il proprio nome in tutto ciò che realizzavano, conquistavano oppure
inventavano. Infatti troviamo spesso – lungo il percorso che essi seguirono –
la sequenza “A
N G” , ad
indicare il loro passaggio.
Inizialmente,
si pensava che la loro zona d’influenza s’estendesse – alla fine della loro
incredibilmente vasta espansione – solo ad un triangolo tra ANGlia[2], ANGola[3] e
MONGolia (inizialmente
probabilmente MANGolia) e si conoscevano le
terre interposte: quella francese di ANGiò (diventata poi Anjou), l’isola inglese di ANGlesey[4],
oltre a vari centri nella penisola, quale ad esempio la zona delle LANGhe ed il centro di ANGri , nella bassa valle del
Sarno, ove fondarono il mercato ortofrutticolo che ancora oggi perdura. Infatti
gli Anglonesi erano ottimi conoscitori delle erbe e dei frutti della terra:
dettero il nome ad un’ombrellifera sempre molto usata in farmacologia ed oggi
utilizzata anche in liquoreria, l’ANGelica. Scoprirono e dettero il nome a varie
entità vegetali nel mondo: l’ANGuria,
la mANGrovia, il mANGo, l'ANGostura (pianta delle rutacee: gli Anglonesi non fecero l'omonimo amaro, perché da buoni sardi hanno
sempre preferito il liquore
di mirto).
I vocaboli Anglo-Sassoni ANGst ed ANGuish (oltre a quello italiano ANGustia, che ne è fedele
traduzione) derivano dall’esito del loro rude comportamento (che è all’origine
anche della parola sANGue) e dalla particolare
imposta che essi istituirono su tutti i territori di loro competenza: avevano
infatti istituito una vera
talassocrazia
su tutto il Mediterraneo ed erano reali padroni di tutti gli ANGiporti e di tutte
le strade marine e terrestri. Istituirono pertanto una tassa sul percorso,
che si chiamò “ANGarìa”, volta al mantenimento
dell’ottimo stato delle strade e della velocità dei trasporti[5].
Da qui derivano tutti i moderni vocaboli anglosassoni del tipo di “ANGer”, “gANG”, “gANGster”, “dANGer”, oltre all’italiano
deteriore “tANGhero”. Il mondo anglosassone
moderno si è appropriato di molti nomi propri di persona in origine anglonesi:
faccio qui solo l’esempio del nome Gavin (Gavyn, Gaven, Gawain) e Kevin[6]
che altro non sono che il sardo originario Gavino (Bainzu, Baingiu, Binzeddu,
Gaignu, Gavino, Aini, Aii, Gaine, Gabinzu, Guaini)[7] e
sono ancora oggi diffusi tra gli ultimi eredi di quell’antica schiatta (Kevin
Kostner e Kevin Bacon, Gavin McLeod, per citarne solo alcuni) e che non
significa “falco bianco”, come erroneamente credono i lessicografi
anglosassoni.
Il loro passaggio nell’odierna Turchia non è attestato altro che da un solo
vocabolo: ANGora, come furono definiti gli
angioneddos, i conigli e gli altri animali a pelo lungo che gli Anglonesi
rinvennero in quella regione, e che finì per dare il nome alla capitale,
Ankara.
Ma
una sempre crescente messe di prove dimostra che essi si spinsero in Oriente,
come provano le città di ANGkor[8] e
di RANGoon (oltre ai nomi di numerose
dinastie fino ad oggi ritenute cinesi). Anche il vocabolo “urANG-utANG” è di origine anglonese, come
anche quello di molti altri animali, più o meno esotici: ANGuilla, pANGolino, mANGusta, etc.
È
più che certo persino il loro sbarco in Australia: essi dettero infatti il nome
sia al cANGuro che al boomerANG. Si spinsero anche
nell’esplorazione coraggiosa dell’Oceano, giungendo fino alle isole Palau.[9]
Essi estesero la loro ben nota Talassocrazia fino laggiù: oggi ne restano purtroppo solo tracce negli etnonimi e nei toponimi, per via della bieca attività negativistica continua esercitata a tutti i livelli dallo Stato Italiano e dagli incapaci archeologi sardi".
Questo
sopra è un ottimo esempio di come funziona il cosiddetto "metodo
delle assonanze": suggestivo (*****), affabulatore (*****), divertente
(*****) ma per niente scientifico (0).
[2] Popolazioone Germanica
occidentale, originaria ufficialmente dello Schlesing, affine ai Sassoni, che
avrebbero occupato la Britannia nel corso del V-VI secolo: la data è
invece di molto precedente, circa 5-6000 a.C.
[4] Dove edificarono Dolmen e
Megaliti d’ispirazione sardo-anglonese, che si possono osservare ancora oggi.
[7] Che non è derivato dalla
città latina di Gabii, bensì il contrario: gli anglonesi dettero il nome al
centro latino.
[8] L’antica capitale del Regno
Khmer, sul Mekong (Cambogia) non fu infatti fondata nel IX-XV secolo e poi
riscoperta nella seconda metà del XIX secolo, come sostengono le fonti
ufficiali, bensì nel 3-4000 a.C.
[9] Il cui antico nome era ANGaur, oggi considerato
erroneamente un lemma giapponese, mentre gli abitanti sono considerati, sempre
erroneamente, di origine indonesiana (sono, come è ovvio, sardi
anglonesi: sono in corso gli accertamenti scientifici sul DNANG).