Si tratta di una delle più appassionanti
Web-Novels dell'Internet sardo in questo
periodo e consiste nell'affannata ricerca della
risposta ad una semplice domanda: "Chi
è l'Untore?".
Confesso che mi piacerebbe avere la sua chiarezza di
vedute e anche saperle comunicare in modo semplice
e diretto, come fa lui... Posso confessare che - per
certi versi - provo una certa simpatia per lui (loro)?
Forse, cercherei soltanto di essere un po' meno
volgare. Certamente, poi, non avrei compiuto alcune
delle sue gesta: avrà avuto i suoi (loro) motivi, ma io
non li condivido.
Tutti i fantarcheologi - capi, burattini, simpatizzanti e
sostenitori - si sono coalizzati contro di lui e cercano
d'individuarlo e di capire chi mai egli sia... Si
arrabattano furiosamente indicando ora questo, ora
quello, tra i vari loro 'detrattori'...(tra i quali ci sono
anche io, questo è chiaro: ed alcuni di loro - lo so - si
dichiarano certissimi che io sia l'Untore. Non sanno
che piacere mi faccia questo loro stupido e strabico
sospetto).
Per parte mia - come ho già detto qui e altrove -
non credo che l'Untore possa essere una persona
sola: sa troppe cose, delle cronache quotidiane di
troppi luoghi geografici (anche distanti) e di
troppi ambienti lavorativi e culturali differenti, perché
una sola persona possa avere tutto questo materiale.
Secondo me si tratta di un gruppo non troppo esteso
di persone di cultura (perché ci vuole cultura per
essere così spietati contro l'incultura): e
alcune di esse non sono più troppo giovani, credo...
Ora, quello che accade è che molti gruppi - nel Web -
hanno preso a parlare in modo sempre più puntuale,
determinato e preciso del 'problema'.
Ci sono - naturalmente - gruppi 'contro' la
Fantarcheologia e gruppi di fantarcheologi a 'favore
della libertà d'espressione'. C'è da dire che pochi, nel
mondo, si prendono così mortalmente sul serio come
i fantarcheologi: chi non li ha 'frequentati' certamente
non si aspetterebbe che i sostenitori di tali e tante
panzane non siano affatto gente di spirito, bensì siano
più impagliati della peggiore delle macchiette
caricaturali mai inventata sugli accademici...
Tra chi combatte la Fantarcheologia c'è chi crede nella
forza della logica, del ragionamento e della Scienza
(io sono, indegnamente ed ingenuamente tra questi)
e chi invece crede che con certi soggetti irrazionali ed
testardi ed in cattiva fede, funzioni solamente la presa
per il fondello.
Ed è così che si sono formati alcuni gruppi nei quali si
scrive liberamente, tra una battuta (più o meno
oltraggiosa e goliardica, volgare oppure no) ed una
connotazione seria ed utile a tutti (per esempio,
qualche articolo scientifico vero, qualche critica seria
e fondata ed altro ancora).
In questo modo, questi gruppi servono benissimo allo
scopo di consolidare la crescente consapevolezza
sempre più precisa (e solida!) di che cosa
esattamente animi gli sciagurati i ciarlatani ed i
burattini dell'ArmataBrancaleoneShardariana: una
profonda frustrazione per il proprio personale
fallimento, coniugata al livore profondo verso chi ha
scoperto pubblicamente il loro gioco disonesto,
miserabile ed egoista.
Ecco perché essi - nei vari gruppi 'social' di
appartenenza - non apportano alcunché di positivo:
semplicemente, non ce l'hanno in bertula...
Ed ecco perché sperano di fermare il prender corpo di
questa sempre più diffusa consapevolezza che finirà
per estinguerli, con attacchi verso i singoli avversari.
I 'capi' indicano di volta in volta i bersagli tra i
soggetti che ritengono più pericolosi per loro ed i
burattini, credendo di essere gloriosi guerrieri della
luce partono all'attacco con i modo che sono loro
propri: maldicenza, diffamazione, sottintesi
offensivi, epiteti a base di deiezioni organiche e così
via...Non hanno fantasia: i temi sono - sempre - i
medesimi abusatissimi temi.
Prima o poi, i burattini si stancheranno della
terribile vacuità del 'propio' ruolo: e finalmente lo
considereranno superato e soprattutto inutile.
La materia grigia non sta dalla loro parte.
Diverso è il discorso per i loro 'capi': i condottieri
dell'armata si guardano bene dallo sporcarsi le mani e
scendere direttamente nelle scaramucce in rete...
Perché loro sono impegnati a ben altro livello. Sono
loro che escogitano continuamente nuovi modi per
acquisire credito ed adepti, per reperire fonti
d'introito, per ottenere visibilità che faciliti i
finanziamenti pubblici.
Sono loro il vero pericolo.
Fingono di difendere l'identità e ci mangiano sopra...