martedì 3 marzo 2015

Ingvar Kamprad


Ingvar Kamprad

Ingvar Kamprad che parla ad un gruppo di studenti svedesi all'Universita' di Växjö
Ingvar Feodor Kamprad (Ljungby30 marzo 1926) è un imprenditore svedese fondatore (nel 1943) di IKEA.
Secondo la rivista Forbes è uno dei 15 uomini più ricchi del mondo: nel 2012 risulta essere, il sesto uomo più ricco del mondo con un patrimonio valutato in 36,9 miliardi di dollari USA. La maggior parte del suo patrimonio è tratto dall'azienda IKEA.

BIOGRAFIA
Inizia a costruire il suo business fin da ragazzo, vendendo fiammiferi ai vicini di casa, con la sua bicicletta. Successivamente scoprì che poteva acquistare i fiammiferi ad un prezzo molto basso presso un fornitore di Stoccolma, in modo da poter trarre maggior profitto nella vendita e abbassando leggermente i prezzi. Dai fiammiferi, si espanse vendendo pesce, decorazioni per alberi di Natale, semenze da giardino e successivamente penne a sfera e matite.


Quando compì 17 anni suo padre gli donò dei soldi per premiarlo dei buoni risultati che aveva ottenuto attraverso lo studio. Kamprad li usò per costruire uno stabilimento, che chiamò IKEA.
L'acronimo IKEA è composto dalle iniziali del suo nome (Ingvar Kamprad) o IK più Elmtaryd, la fattoria di famiglia dove è cresciuto, e Agunnaryd, un piccolo villaggio nella provincia di Småland.
Il marchio dell'Ikea
Ha ammesso che la sua dislessia ha giocato un ruolo importante nella creazione e nella crescita della sua compagnia. Per esempio i nomi in svedese dei mobili IKEA li ha scelti perché aveva difficoltà nel ricordare i numeri.
Fin dal 1976 Kamprad ha vissuto a Epalinges. Come ha dichiarato in un'intervista per la televisione svizzera di lingua francese TSR, Kamprad guida una macchina vecchia di 15 anni, vola in classe economica e incoraggia i dipendenti IKEA a scrivere sempre su tutti e due i lati di un foglio.[1]
Kamprad ha anche ammesso il suo alcolismo, ma ha dichiarato che tale condizione è sotto controllo.[2] Il 17 settembre 2012 Ingvar Kamprad lascia la guida della multinazionale dei mobili in favore dei suoi tre figli: Peter, Jonas e Mathias.

Polemiche

Dopo la morte dell'attivista fascista Per Engdahl nel 1994, vengono rese pubbliche delle sue lettere personali nelle quali si rivela che nel 1942 Kamprad entrò a fare parte del gruppo filo-nazista Nuovo Movimento Svedese (svedeseNysvenska Rörelsen) di Engdahl, e che contribuì al reclutamento di nuovi membri, fino verso la fine del settembre 1945, quando uscì dal gruppo, rimanendo comunque amico di Engdahl fino all'inizio degli anni '50.
Dopo quella rivelazione pubblica, Kamprad ha dichiarato di provare rammarico per quella parte della sua vita, definendola il suo errore più grande, e scrivendo una lettera di scuse rivolta a tutti i suoi impiegati ebrei. Al gruppo appartenevano Engdahl e Sven Olov Lindholm, leader del movimento filonazista svedese.
È risaputo che l'IKEA è uno dei pochi rivenditori a possedere un deposito all'interno dello stato di Israele: questo riflette un tentativo di eliminare tale polemica.[3]
Secondo il settimanale svedese Veckans Affärer[4], Kamprad è la persona più ricca del mondo. Tuttavia, l' IKEA nega questa asserzione: Kamprad non è più il proprietario dell'azienda (in una sua dichiarazione spiega di aver dato le dimissioni perché desiderava pagare meno tasse), quindi l'IKEA non dovrebbe essere inclusa nel computo dei suoi possedimenti.
Secondo Bloomberg Billionaires Index[5] - indice che aggiorna quotidianamente la classifica dei venti uomini più ricchi del mondo, basandosi su oscillazioni economiche e di mercato - Kamprad è regolarmente tra le prime dieci posizioni : al 2 novembre 2013 si trova ad esempio in quinta posizione con una ricchezza personale di 51.2 miliardi di dollari americani.
Secondo il provider tedesco T-Online, Kamprad è il più ricco del mondo, con 53 miliardi di dollari americani.
A partire dal marzo 2005, la perdita di valuta del dollaro americano ha messo Kamprad in testa alla classifica delle persone più ricche del mondo. Nel 2010, Forbes magazine aveva stimato la sua fortuna a 23 miliardi di dollari americani.

Note