venerdì 21 novembre 2014

Da PERUGIATODAY.IT



Devo ad un amico di Google+ questa notizia - in sé bella ed eccitante, seppure con riserva - che preannuncia (forse) la scoperta del tempio di Vertumno, divinità principe degli Etruschi (forse uno degli aspetti di Tinia, il Giove etrusco). Il tempio è stato in passato ipotizzato e preannunciato in varie zone dell'antica etruria, senza che neppure le fonti antiche (Tito Livio) sapessero indicarne l'ubicazione. Sono state ipotizzate varie sedi: Viterbo, Montefiascone, Tarquinia. Ma - escluse quelle come errate - oggi resta l'incertezza tra Volsinii Veteres (odierna Orvieto, più probabile) e Volsinii Novi (Bolsena, meno probabile, malgrado la persistente somiglianza del nome). 


L'antico tempio si trovava a Volsini, ancora d'incerta collocazione, che era la sede in cui si riunivano annualmente, in un vero e proprio 'Summit' per pratiche prevalentemente religiose, i capi rappresentanti dei '12 popoli', delle 12 città etrusche: si eleggeva il capo supremo della Federazione Etusca e si prendevano decisioni di politica interna ed estera. Il primo di questi era stato Tarcon, fondatore di Tarquinia, una delle più antiche città etrusche. 

Ed ecco la notizia: 

Clamorosa scoperta archeologica; rinvenuta la testa della divinità etrusca Voltumna

Dagli scavi effettuati nella'area di scavo del Fanum Voltumnae ad Orvieto, sono stati portati alla luce una testa, probabilmente raffigurante la dività etrscusca Voltumna ed un tempio di notevoli dimensioni

20 Novembre 2014


Eccezionali ritrovamenti archeologici avvenuti ad Orvieto, nell’area di scavo del Fanum Voltumnae, il grande santuario federale degli Etruschi risalente al VI secolo avanti Cristo.
Ad annunciare i nuovi ritrovamenti, la direttrice degli scavi, la professoressa Simonetta Stopponi (Università di Perugia), che domani 21 novembre a Carmignano (Prato) terrà una conferenza sui Grandi santuari del mondo antico, nell'ambito del ciclo di incontri organizzato dal Museo etrusco di Artimino.
Dal ritrovamento sono emersi un tempio di grandi dimensioni e una testa maschile ben conservata in terracotta in origine policroma, a grandezza naturale, e su base dello stesso materiale, che secondo i primi accertamenti potrebbe identificarsi con Voltumna, divinita' suprema del pantheon etrusco. Nella stessa sede di scavo è inoltre emerso dagli scavi un tratto della via sacra che nell’antichità conduceva al tempio.
Nonostante non siano fin ora state rintracciate iscrizioni, si continua a scavare per far venire alla luce altro eccellente materiale. Problematico, invece, secondo la professoressa Stopponi,  far riaffiorare l'intera strada sacra. Sul percorso si trova infatti una villa privata la cui costruzione ha sicuramente compromesso l'integrità della zona.
Il Fanum Voltumnae, in località Campo della Fiera, l'area pianeggiante a ovest del pianoro di tufo su cui sorge Orvieto, fu in passato sede di fiere e mercati periodici per secoli, epoca romana compresa, fino al 1384, l'anno della peste nera che annientò e spopolò città e campagne. Nel 1876 iniziarono i primi scavi archeologici nell’area, che restituirono strutture murarie in tufo e pregevoli terrecotte architettoniche oggi al Pergamon Museum di Berlino.
Inutilmente cercato fin dal Quattrocento, il Fanum era il luogo delle riunioni annuali dei rappresentanti della lega delle dodici città etrusche.