Traggo questo post dal WebBlog "HELTER SKELTER", con un sorriso beffardo e lieto del fatto che anche altri reagiscono - a modo loro, naturalmente - alle cialtronate rampanti.
Usano un linguaggio differente dal mio, fingono una volgarità che non appartiene loro, tengono un basso profilo. Ad esempio, chiamano 'fuffari' quelli che io inserisco nell'Armatabrancaleoneshardariana. Usano con abilità un tono mirabilmente sarcastico.
Non resisto alla tentazione di ri pubblicarlo.
giovedì, 23 ottobre 2014
Misteri del passato revisited
I misteri delle antiche civiltà visti attraverso la potentissima lente del cazzeggio.
Tra le varie credulonerie c'è quella secondo cui le civiltà del passato,
Sumeri, Egizi, Babilonesi etc, fossero molto più progredite di quello
che "ci fanno credere".
Per motivi non chiari la potentissima
lobby degli archeologi sarebbe compatta nel negare le evidenze
scientifiche in proposito, spacciando le cosette che studiamo sui libri
di storia come verità, mentre la realtà è che le piramidi sono state
costruite 20mila anni fa, che i babilonesi avevano la corrente
elettrica, che i Maya erano grandi amiconi degli extraterrestri e che
per i Sumeri viaggiare nel tempo era come prendere l'87
dall'Autostazione a Borgo Panigale. Che solo il buon senso dovrebbe
farci chiedere come sia possible che queste antiche civiltà viaggiassero
in astronave, possedessero tecnologie per noi impensabili, fossero
tutto pappa e ciccia con gli alieni, e poi se c'era da scrivere
qualcosa, tipo il nome sulla porta di casa, non riuscivano a fare niente
di più comodo che prendere un blocco di granito da mezza tonnellata e
giù di scalpello e martello. Tanto per dire, le civiltà precolombiane non conoscevano neanche la ruota!
O meglio, la conoscevano, ma non la usavano. Se c'era da spostare
qualcosa di pesante loro spingevano come dannati, e mai che a uno fosse
venuto in mente di dire "aspetta che ci metto un tronco sotto, magari rotola e si fa prima!",
tanto che gli archeologi ritengono che ancor prima dell'arrivo degli
europei il destino delle civiltà precolombiane fosse già praticamente
segnato dalla
grande diffusione dell'ernia. Ora, ma vi pare possibile
che della gente che non conosceva neanche la ruota guidasse
tranquillamente l'astronave? Quindi oggi voglio divertirmi a viaggiare
fra queste presunte scoperte mantenute segrete dalla cultura ufficiale,
dando libero sfogo al cazzeggiatore che è in me.
I Sumeri e il pianeta Nibiru.
Nibiru per gli antichi Sumeri era
il corpo celeste associato al dio Marduk (l'ho appena letto su
Wikipedia, non crediate che lo sapessi di mio). Nella maggior parte dei
testi Babilonesi è identificato col pianeta Giove (anche questo da
Wikipedia). Tuttavia è diffusa fra i fuffari la convinzione che invece
il pianeta Niburu fosse un pianeta a noi sconosciuto, scoperto per
l'appunto dai Sumeri, e avente un'orbita mostruosamente ellittica, tanto
da passare praticamente tutto il suo tempo in regioni lontanissime e
inaccessibili del sistema solare, salvo venire qui da noi a scassare la
minchia ogni tanto, causando immani tragedie tipo fini del mondo o altre
cose brutte. Secondo una teoria diffusa su internet, la grande
università frequentata dai fuffaroli, nel 2012 Nibiru doveva avvicinarsi
alla terra distruggendola, e questo i Sumeri lo avevano previsto. Come
se un pianeta potesse all'improvviso avvicinarsi alla terra così di
colpo, e fare bubu sette senza che nessuno ne abbia qualche
sentore. Comunque il 2012 è passato, e Niburu non si è fatto vedere. Una
volta, al termine di una conferenza, una signora del pubblico mi chiese
che cosa ne pensavo del pianeta Nibiru e della sua scoperta (la signora
la dava per assodata) da parte dei Sumeri. All'epoca non ne sapevo
niente, e lo ammisi, esprimendo però forti dubbi (sono sempre molto
gentile quando mi chiedono queste cose) sulla veridicità della cosa.
Però avrei voluto dirle, alla signora, che per carità, certamente i
Sumeri erano avanti, per l'epoca. Sono stati la prima vera civiltà
organizzata, la prima che ti fanno studiare a scuola, così un po' di
corsa dopo gli uomini delle caverne e prima degli Egizi (nessuno, a
memoria d'uomo, è mai stato interrogato sui Sumeri). Però, insomma, la
loro tecnologia era molto primitiva. Nei reperti sumerici che
sono stati trovati non c'è niente di tecnologico. Non è che uno per
scrivere non sa fare di meglio che incidere tavolette di terracotta
(fare la lista della spesa, ad esempio, richiedeva un certo tempo) e nel
frattempo è capace di costruire telescopi potentissimi per scrutare
l'universo! E di questa civiltà poi sarebbero rimaste le tavolette e
una miriade di vasetti ma non i telescopi e le altre tecnologie di cui
disponevano. Come se della nostra civiltà fra tremila anni non restasse
traccia di ponti, automobili e acceleratori di particelle, ma
abbondassero i mortai per il pesto alla genovese. Insomma tanto di
cappello ai Sumeri, ma restano comunque pur sempre dei "sumeri", pronunciato alla bolognese.
Le misure delle Piramidi.
Le piramidi sono tutte a forma di piramide.
La grande prova,
secondo i fuffa-archeologi, del fatto che in passato le civiltà erano
messe fra loro in contatto dagli alieni sta nel fatto che le piramidi,
con forme simili, si trovino sia in Egitto che in America Latina, cioè
in luoghi che, secondo le nostre conoscenze, sono entrati in contatto
reciproco solo in epoche recenti. A parte che le piramidi egizie sono
tutto sommato abbastanza diverse da quelle dello Yucatan, che hanno
tipicamente una scalinata in mezzo, e sono molto alte rispetto alla
base, ma... ragazzi, le piramidi sono il modo più semplice e più sicuro
per costruire qualcosa che diventi alto senza crollare miseramente, e su
cui si possa salire abbastanza facilmente senza sfrombolare giù. Sù,
non ci vuole tanto a capirlo, no? Se vuoi costruire qualcosa che
raggiunga altezze elevate ma non hai la tecnologia per fare la Torre
Eiffel, cosa fai? Mica metti tanti cubetti uno sull'altro, ma prepari
una bella base, e poi ci metti sopra un'altra bella base un po' piu'
piccola (perché non vale la pena farne una identica, che poi verrebbe
fuori un cubo e ci sali poi tu su per le pareti di un cubo alto 100
metri!) e cosi via. Pure la ruota è nata tonda ovunque. Sarà un caso?
Sarà stato per volere degli alieni, o perché una ruota quadrata, ovale, o
esagonale era un filino poco adatta allo scopo? E che dire dei
bicchieri, uguali fra i babilonesi come fra gli Incas? Incredibile,
tutti con la stessa forma a coppa, come se dovessero contenere
all'interno qualcosa di sfuggente! Gli inesplicabili misteri della
fanta-archeologia. In realtà pare che i Sumeri abbiano cercato di
esportare presso i Babilonesi dei bicchieri fatti a cuspide, ma che i
Babilonesi abbiano risposto "'ma va a cagher, Sumer!"
Le linee di Nazca sono piste di atterraggio per gli alieni.
Le
linee di Nazca, in Perù, sono pazzesche. Stanno li, in mezzo al deserto,
le vedi bene solo dall'aereo, e hanno righe drittissime lunghe decine o
centinaia di metri, che i fuffa-archeologi non riescono a spiegarsi
come sia stato possibile, con la tecnologia dell'epoca, tirare righe
così dritte per distanze così grandi. Ergo, devono essere stati gli
alieni! E' che avendo come esempio gli operai del comune, quelli che con
la panza di fuori tirano le righe stradali, i fanta-archeologi pensano
che quello sia l'unico modo per fare le righe, che quindi non possono
venire mai dritte. Invece basta mettere due bastoni distanti quanto si
vuole e unirli con una corda che si ottiene una linea dritta. Basta poi
seguirla e abbiamo risolto. A parte questo, i nostri eroi sostengono che
le misteriose figure di Nazca siano piste di atterraggio per gli
alieni. Sostengono in pratica che questi extraterrestri erano capaci di
farsi un viaggio intergalattico di quei due o tremila anni luce,
disponendo pertanto di conoscenze per noi impensabili, e poi, dopo tutto
quello sfoggio di tecnologia, una volta arrivati sulla terra dicevano
"e mo' dove cazzo atteriamo che non c'è un cartello, una pista, niente!
Ah, guarda, meno male, là c'e' un ragno disegnato! Per fortuna, sennò
hai voglia qui a trovare un parcheggio!" Il primo caso di simbiosi fra
civiltà intergalattiche: tu mi insegni le piramidi e io ti facilito
l'atterraggio. Si sono dimenticati però la scritta "Follow me".
Le misure delle Piramidi.
I fan della fanta-archeologia
stupiscono di fronte alle impressionati coincidenze (coincidenze? HA HA
HA ! Io non CREDO!!!!) numeriche delle piramidi. Ad esempio il valore
ottenuto dal rapporto tra il perimetro di base della piramide (di
Cheope) ed il doppio dell'altezza della stessa, approssima con buona
precisione il valore di pi greco.
La lunghezza del perimetro della piramide espresso in pollici è
all'incirca pari a 36524, ovvero cento volte il valore 365,24,
corrispondente alla durata, espressa in giorni, dell'anno solare. La
Grande Piramide costituisce inoltre una sorta di modello in scala
1:43.200 dell'emisfero nord della terra.
Se si moltiplica infatti l'altezza originale del monumento per 43.200,
si ottiene come risultato la lunghezza del raggio terrestre dal polo al
centro del piano
equatoriale con un margine d'errore di appena 15 chilometri. E cosi'
via. A parte che qualunque figura geometrica regolare ha insito in sé il
numero pi greco per definizione, se uno vuole cercare coincidenze
numeriche le trova sempre. In particolare si può sempre trovare un
numero che moltiplicato per un altro dà quello che ci pare. Ad esempio
il diametro del water che ho in bagno, se moltiplicato per 2002 miliardi
è, con ottima approssimazione, la distanza fra Sole e Giove, e Giove
era Zeus per i Greci, e il 2002 è l'anno in cui è stato introdotto
l'Euro, e sappiamo bene come sono messi i Greci con l'Euro, e quindi
tutto questo non può essere un caso! Chi ha disegnato il mio water
sapeva che questo sarebbe accaduto e ne ha voluto lasciare la prova
sempiterna ai posteri progettandone le dimensioni con stupefacente
precisione, non c'è dubbio!
La lampada di Dendera.
Sarebbe la prova lampante, scusate
il gioco di parole, del fatto che gli Egizi conoscevano l'elettricità da
mo'! Infatti nel bassorilievo trovato nel tempio di Dendera si vede
chiaramente un egizio che tiene in mano una specie di enorme melanzana
con un serpente dentro che non può essere altro che una lampadina. A
supporto dell'ovvia tesi sotto la melanzana si vede chiaramente il filo
elettrico che finisce collegato a un isolatore. L'isolatore poi l'hanno
disegnato con le braccine e le manine, ma cosa volete, è un dettaglio!
Anche al CERN disegnano sempre LHC con le gambine e i piedini, così come
la Pimpa ha l'automobile con gli occhi il naso e la bocca. Di certo si
può dire che non erano lampade a basso consumo, e che anche cambiare la
lampadina non doveva essere un lavoretto semplice, il faraone sulla
scala e la faraona che gliela la passava da sotto. E in ogni caso questi
egizi avranno pure padroneggiato l'elettromagnetismo costruendo
congegni elettrici come ai nostri tempi, ma ancora non erano cazzi di
fare una prospettiva decente, tutti sempre di profilo. Me li immagino,
gli schemi degli impianti elettrici egizi, tutti disegnati di profilo
che non ci si capiva mai una mazza su come fare i collegamenti e saltava
sempre il salvavita ogni volta che accendevano la luce all'altarino di
Anubi.
La profezia dei Maya.
La profezia dei Maya.
Ormai e passata, e le decine di migliaia di
libri scritti da Giacobbo sulla possibile fine del mondo in arrivo
serviranno soltanto a stabilizzare qualche tavolo con una zampa più
corta. In ogni caso un utilizzo più nobile della loro lettura. A parte
questo ci si chiede come sia stato possibile che i Maya abbiano previsto
la fine del mondo ma non la loro fine, che era molto più facile da prevedere, con quelle caravelle all'orizzonte che non promettevano niente di buono.
L'astronauta di Palenque.
Ritrovato nel Chiapas messicano,
raffigurerebbe in modo inequivocabile un antico Maya a bordo di
un'astronave. Si vedono chiaramente le fiamme del motore, le manopole,
che ricordano un po' quelle della prime 500 (le astronavi aliene
all'epoca avevano evidentemente un design un po' datato) e addirittura,
affermano i sostenitori di questa tesi, le leve per la regolazione del
sedile. Dal disegno si capisce infatti che agli alieni dell'epoca
piaceva la guida sportiva, abitudine che non hanno perso (leggi qui).
Gli archeologi hanno ovviamente spiegazioni meno fantasiose ma molto
più sensate sul vero significato di questo oggetto, ma io mi sento di
proporne un altro utilizzo, sperando che la mia tesi si diffonda, per lo
meno su Facebook. In fin dei conti non è più strampalata di quella
dell'astronave. Eccola.