Il Golden Gate Bridge è un ponte sospeso che
sovrasta il Golden Gate,
lo stretto che collega l'Oceano
Pacifico con la Baia
di San Francisco.
Collega San Francisco, sulla
punta settentrionale dell'omonima penisola, con la parte meridionale della Contea di Marin..
Tutto il tratto occupato dal ponte,
includendo anche il tratto per salire e scendere dal ponte, è lungo
2,71 km; la distanza tra le torri ("campata principale") è
1.282 m, e lo spazio disponibile sotto il ponte è di 67 m/ 75 m (a
seconda della marea). L'altezza delle due torri è 225 m sopra il livello
dell'acqua. Il diametro dei cavi della sospensione principale è 91,34 cm.
Quando fu ultimato nel 1937, il
Golden Gate Bridge era il più grande ponte a sospensione del
Mondo (fino al 1964, quando fu costruito il Verrazzano Narrows, che collega
Staten Island a Brooklin), e nel tempo è diventato simbolo internazionalmente
riconosciuto della città di San Francisco.
Il ponte è dovuto all'ingegno e alla
straordinaria bravura di Joseph Baermann
Strauss, un ingegnere responsabile di oltre 500 ponti mobili, ma tutti
molto più piccoli e situati più nell'entroterra rispetto al nuovo progetto.
Iniziò nel 1927 coi primi
disegni che erano ben lontani dall'essere approvati, e spese oltre un decennio
alla ricerca di sostenitori.
L'ingegner Strauss rispettò le
scadenze e permise di risparmiare oltre un milione di dollari sul preventivo.
Per quanto riguarda la sicurezza
delle persone che lavoravano alla costruzione, particolare ed efficace fu la
rete di protezione tesa nella parte inferiore del ponte, che ridusse
significativamente il numero di morti per caduta rispetto a quelli attesi per
un simile progetto. 11 uomini
morirono cadendo, mentre altri 19 furono salvati dalla rete. Degli 11, ben 10
morirono quando il ponte era vicino al completamento, a causa del cedimento della
rete di protezione sotto la caduta di un ponteggio. I 19 che sopravvissero
grazie alla protezione, divennero quindi membri di un club particolare:
l'Halfway to Hell Club (Il club “metà strada per l'inferno”).
Dal suo completamento il ponte è
restato chiuso a causa del forte vento solo in tre occasioni: nel 1951, nel 1982 e nel 1983 (quando superò i 120 Km/ora).
Per commemorare la straordinaria
figura dell'Ing. Joseph Strauss, una sua statua è stata posta vicino al ponte
nel 1955, per ricordare a tutti
quanto fu importante il suo lavoro nella costruzione del Golden Gate Bridge.
Essendo l'unica via per uscire da
San Francisco verso nord, il ponte fa parte sia della U.S. Route 101, sia
della California
State Route 1 ed in un giorno normale su di esso transitano circa 100.000
veicoli.
Ha 6 corsie in totale ed un marciapiede per lato. Durante le ore della
mattina dei giorni infrasettimanali, il traffico maggiore entra in città,
quindi 4 delle 6 corsie sono dedicate alla marcia verso sud. Al contrario,
durante i pomeriggi dei giorni lavorativi il traffico maggiore va verso
Sausalito, quindi il maggior numero di corsie è dedicato all'uscita da San
Francisco. La linea di separazione tra i sensi di marcia è spostata a seconda
delle necessità del traffico ed è segnalata da birilli che si conficcano nel
terreno. Il cambio di posizione dei birilli avviene grazie ad uno speciale
veicolo che possiede un basso pianale sul retro, dove stanno seduti due
operatori. Il primo estrae i birilli dai fori dal suo lato e li passa al
secondo che li installa sulla nuova linea separatrice. Fin dagli anni ottanta
ci fu una proposta per l'installazione di una barriera mobile per separare i
sensi di marcia e nel marzo 2005
il Consiglio
di amministrazione del ponte si è impegnato a trovare i due milioni di
dollari necessari a completarne lo studio.
Per quanto riguarda i marciapiedi,
quello utilizzabile dai pedoni è soltanto quello ad est, e dalle 5 del mattino alle 21 da
aprile ad ottobre. Negli altri mesi l'orario si riduce dalle 5 alle 18.30.
Apertura e chiusura sono assicurate da cancelli automatici. I ciclisti (Skateboard non ammessi)
possono usare sia il marciapiede est che quello ovest, a seconda dell'orario e
del periodo dell'anno. Sul marciapiede est i ciclisti devono comunque dare la
precedenza ai pedoni.
Il limite di velocità sul ponte fu
ridotto da 55 miglia all'ora (90 km/h) a 45 mph (70 km/h) dal
primo di ottobre del 1983.
Il colore
del ponte è una tonalità di arancione
chiamata arancione
internazionale. Fu scelto anche su consiglio dell'architetto Irving
Morrow perché è intonato coi colori naturali dei dintorni e perché rende la
struttura più visibile nella nebbia.
Ma chiedi a chiunque e ti dirà che il ponte è rosso. Il ponte era in origine verniciato con minio rosso e vernice al piombo.
A metà degli anni Sessanta prese il via un programma per prevenire la corrosione che consisteva
nell'asportazione della vernice originale sostituendola con una a base di emimorfite (un silicato idrato di zinco) ricoperta da vernice
vinilica. Dal 1990 il
rivestimento usato è acrilico.
Il programma è stato completato nel 1995
e attualmente ben 38 pittori lavorano costantemente per mantenere intatta la
bellezza del Golden Gate Bridge.
Muoiono più persone per
suicidio al Golden Gate bridge che in qualsiasi altro posto nel mondo (vedi:
List of suicide
sites). Il ponte è alto 75 metri (245 piedi) sul livello dell’acqua. La durata del
salto è di 4 secondi e il saltatore colpisce l'acqua a una velocità di
75 mph, pari a 120 km/h. Questo fa sì che il 98% dei suicidi muoia
per il trauma violento (l’arresto immediato della caduta del corpo, al contatto
con l’acqua, fa sì che le lesioni interne siano gravissime). Di quel 2% di
sopravvissuti, solamente il 4% è in grado di camminare ancora. Al 2003 solo 26 persone erano
sopravvissute al salto e solo perché erano entrati in acqua dai piedi; in ogni
modo hanno riportato lesioni interne e numerose fratture.
Alcuni episodi sono curiosi. Sembra che nel 1979 un giovane uomo saltò dal
ponte, giunto in acqua nuotò fino alla spiaggia e lì andò in auto all’ospedale.
Una giovane donna, Sarah Rutlegde Birnbaum, sopravvisse al salto e poco dopo
ritentò il suicidio, questa volta con successo. Nel 2005 il numero dei suicidi
effettuati dal Golden Gate superava il numero di 1200 e procedeva ad un ritmo
di uno ogni due settimane. Nel
2006 ci furono 34 suicidi riusciti, nei quali si recuperarono i corpi, più
quattro riferiti in cui il copro non si ritrovò. Molti corpi furono ritrovati senza che il salto avesse avuto
testimoni e la California Highway Police sventò 70 evidenti tentativi.
Molte possibili soluzioni sono state
discusse per diminuire il numero di suicidi dal ponte. Una delle misure
adottate è stata quella di chiudere il ponte ai pedoni la notte.
L'installazione di barriere di contenimento per i suicidi è stata contrastata
dagli alti costi, dalle difficoltà tecniche e dall'opposizione dell'opinione pubblica. Il
27 gennaio 2005 il Bridge
District, che gestisce il ponte, ha riproposto per l'ottava volta
l'installazione delle barriere anti-suicidi, citando "il notevole
interesse destato dal problema nella stampa e nell'opinione pubblica".
L'11 marzo 2005 il Consiglio di
amministrazione del ponte ha approvato l'investimento di 2 milioni di
dollari in 2 anni per lo studio di fattibilità delle barriere. I favorevoli
alle barriere hanno citato, ad esempio, l'Empire State Building
e la Torre Eiffel, dove
dopo l'installazione delle protezioni il numero dei suicidi è sceso a zero. Gli
oppositori alle barriere argomentano che esse sono brutte, costose e avrebbero
solo l'effetto di far cambiare metodo e luogo al suicida. Un metodo adottato
per scoraggiare i suicidi è stato presentare una petizione chiamata Jump for
life (Salto per la
vita) verso la fine del 2005
per chiedere che sul ponte diventi possibile fare il bungee jumping, in modo
da cercare di rendere il ponte meno affascinante come luogo per togliersi la
vita.
Not all is gold that glitters...