venerdì 25 gennaio 2013

Not all is gold that glitters








Il Golden Gate Bridge è un ponte sospeso che sovrasta il Golden Gate, lo stretto che collega l'Oceano Pacifico con la Baia di San Francisco.



Collega San Francisco, sulla punta settentrionale dell'omonima penisola, con la parte meridionale della Contea di Marin..

Tutto il tratto occupato dal ponte, includendo anche il tratto per salire e scendere dal ponte, è lungo 2,71 km; la distanza tra le torri ("campata principale") è 1.282 m, e lo spazio disponibile sotto il ponte è di 67 m/ 75 m (a seconda della marea). L'altezza delle due torri è 225 m sopra il livello dell'acqua. Il diametro dei cavi della sospensione principale è 91,34 cm.

Quando fu ultimato nel 1937, il Golden Gate Bridge era il più grande ponte a sospensione del Mondo (fino al 1964, quando fu costruito il Verrazzano Narrows, che collega Staten Island a Brooklin), e nel tempo è diventato simbolo internazionalmente riconosciuto della città di San Francisco.
Il ponte è dovuto all'ingegno e alla straordinaria bravura di Joseph Baermann Strauss, un ingegnere responsabile di oltre 500 ponti mobili, ma tutti molto più piccoli e situati più nell'entroterra rispetto al nuovo progetto. Iniziò nel 1927 coi primi disegni che erano ben lontani dall'essere approvati, e spese oltre un decennio alla ricerca di sostenitori.
L'ingegner Strauss rispettò le scadenze e permise di risparmiare oltre un milione di dollari sul preventivo.
La costruzione iniziò il 5 gennaio 1933, fu aperto ai pedoni il 27maggio 1937.
Per quanto riguarda la sicurezza delle persone che lavoravano alla costruzione, particolare ed efficace fu la rete di protezione tesa nella parte inferiore del ponte, che ridusse significativamente il numero di morti per caduta rispetto a quelli attesi per un simile progetto.  11 uomini morirono cadendo, mentre altri 19 furono salvati dalla rete. Degli 11, ben 10 morirono quando il ponte era vicino al completamento, a causa del cedimento della rete di protezione sotto la caduta di un ponteggio. I 19 che sopravvissero grazie alla protezione, divennero quindi membri di un club particolare: l'Halfway to Hell Club (Il club “metà strada per l'inferno”).
Dal suo completamento il ponte è restato chiuso a causa del forte vento solo in tre occasioni: nel 1951, nel 1982 e nel 1983 (quando superò i 120 Km/ora).
Per commemorare la straordinaria figura dell'Ing. Joseph Strauss, una sua statua è stata posta vicino al ponte nel 1955, per ricordare a tutti quanto fu importante il suo lavoro nella costruzione del Golden Gate Bridge.
Essendo l'unica via per uscire da San Francisco verso nord, il ponte fa parte sia della U.S. Route 101, sia della California State Route 1 ed in un giorno normale su di esso transitano circa 100.000 veicoli.
 Ha 6 corsie in totale ed un marciapiede per lato. Durante le ore della mattina dei giorni infrasettimanali, il traffico maggiore entra in città, quindi 4 delle 6 corsie sono dedicate alla marcia verso sud. Al contrario, durante i pomeriggi dei giorni lavorativi il traffico maggiore va verso Sausalito, quindi il maggior numero di corsie è dedicato all'uscita da San Francisco. La linea di separazione tra i sensi di marcia è spostata a seconda delle necessità del traffico ed è segnalata da birilli che si conficcano nel terreno. Il cambio di posizione dei birilli avviene grazie ad uno speciale veicolo che possiede un basso pianale sul retro, dove stanno seduti due operatori. Il primo estrae i birilli dai fori dal suo lato e li passa al secondo che li installa sulla nuova linea separatrice. Fin dagli anni ottanta ci fu una proposta per l'installazione di una barriera mobile per separare i sensi di marcia e nel marzo 2005 il Consiglio di amministrazione del ponte si è impegnato a trovare i due milioni di dollari necessari a completarne lo studio.
Per quanto riguarda i marciapiedi, quello utilizzabile dai pedoni è soltanto quello ad est, e dalle 5 del mattino alle 21 da aprile ad ottobre. Negli altri mesi l'orario si riduce dalle 5 alle 18.30. Apertura e chiusura sono assicurate da cancelli automatici. I ciclisti (Skateboard non ammessi) possono usare sia il marciapiede est che quello ovest, a seconda dell'orario e del periodo dell'anno. Sul marciapiede est i ciclisti devono comunque dare la precedenza ai pedoni.
Il limite di velocità sul ponte fu ridotto da 55 miglia all'ora (90 km/h) a 45 mph (70 km/h) dal primo di ottobre del 1983.

Il colore del ponte è una tonalità di arancione chiamata arancione internazionale. Fu scelto anche su consiglio dell'architetto Irving Morrow perché è intonato coi colori naturali dei dintorni e perché rende la struttura più visibile nella nebbia. Ma chiedi a chiunque e ti dirà che il ponte è rosso.  Il ponte era in origine verniciato con minio rosso e vernice al piombo. A metà degli anni Sessanta prese il via un programma per prevenire la corrosione che consisteva nell'asportazione della vernice originale sostituendola con una a base di emimorfite (un silicato idrato di zinco) ricoperta da vernice vinilica. Dal 1990 il rivestimento usato è acrilico. Il programma è stato completato nel 1995 e attualmente ben 38 pittori lavorano costantemente per mantenere intatta la bellezza del Golden Gate Bridge.


Muoiono più persone per suicidio al Golden Gate bridge che in qualsiasi altro posto nel mondo (vedi: List of suicide sites). Il ponte è alto 75 metri  (245 piedi) sul livello dell’acqua.  La durata del  salto è di 4 secondi e il saltatore colpisce l'acqua a una velocità di 75 mph, pari a 120 km/h. Questo fa sì che il 98% dei suicidi muoia per il trauma violento (l’arresto immediato della caduta del corpo, al contatto con l’acqua, fa sì che le lesioni interne siano gravissime). Di quel 2% di sopravvissuti, solamente il 4% è in grado di camminare ancora. Al 2003 solo 26 persone erano sopravvissute al salto e solo perché erano entrati in acqua dai piedi; in ogni modo hanno riportato lesioni interne e numerose fratture. Alcuni episodi sono curiosi. Sembra che nel 1979 un giovane uomo saltò dal ponte, giunto in acqua nuotò fino alla spiaggia e lì andò in auto all’ospedale. Una giovane donna, Sarah Rutlegde Birnbaum, sopravvisse al salto e poco dopo ritentò il suicidio, questa volta con successo. Nel 2005 il numero dei suicidi effettuati dal Golden Gate superava il numero di 1200 e procedeva ad un ritmo di uno ogni due settimane.  Nel 2006 ci furono 34 suicidi riusciti, nei quali si recuperarono i corpi, più quattro riferiti in cui il copro non si ritrovò.  Molti corpi furono ritrovati senza che il salto avesse avuto testimoni e la California Highway Police sventò 70 evidenti tentativi.

Molte possibili soluzioni sono state discusse per diminuire il numero di suicidi dal ponte. Una delle misure adottate è stata quella di chiudere il ponte ai pedoni la notte. L'installazione di barriere di contenimento per i suicidi è stata contrastata dagli alti costi, dalle difficoltà tecniche e dall'opposizione dell'opinione pubblica. Il 27 gennaio 2005 il Bridge District, che gestisce il ponte, ha riproposto per l'ottava volta l'installazione delle barriere anti-suicidi, citando "il notevole interesse destato dal problema nella stampa e nell'opinione pubblica". L'11 marzo 2005 il Consiglio di amministrazione del ponte ha approvato l'investimento di 2 milioni di dollari in 2 anni per lo studio di fattibilità delle barriere. I favorevoli alle barriere hanno citato, ad esempio, l'Empire State Building e la Torre Eiffel, dove dopo l'installazione delle protezioni il numero dei suicidi è sceso a zero. Gli oppositori alle barriere argomentano che esse sono brutte, costose e avrebbero solo l'effetto di far cambiare metodo e luogo al suicida. Un metodo adottato per scoraggiare i suicidi è stato presentare una petizione chiamata Jump for life (Salto per la vita) verso la fine del 2005 per chiedere che sul ponte diventi possibile fare il bungee jumping, in modo da cercare di rendere il ponte meno affascinante come luogo per togliersi la vita.

Not  all  is  gold  that  glitters...