L'uomo percepisce l'ambiente attraverso i cinque sensi. Inoltre, possiede una percezione particolare - che è quella del tempo - che non è solamente un adattamento automatico al clima, all'irradiazione solare ed alla stagione (come in alcuni altri animali) bensì è la capacità critica di percepire il trascorrere del proprio tempo biologico, nell'ambiente.Di tutto questo vorrei parlare, per i primi 150 anni: poi, forse patteggeremo su quale prossimo argomento discorrere insieme
mercoledì 16 ottobre 2013
Ancora indecifrata
A prescindere dal fatto che l'Harappiano sia davvero una lingua scritta oppure no, (l'autore sostiene di no, appunto: non era una lingua, erano solo segni, talvolta simboli) è comunque bellissima la potente e convincente argomentazione contraria, chiara, completa ed umoristica. Vi si coglie il sottostante rigore del Metodo Scientifico. Viene quasi voglia di renderla nota a chi ignora (e chi ignora è per definizione un ignorante) questa dimostrazione - e soprattutto il Metodo - e ancora va sostenendo che sia stata scoperta una lingua scritta un po' dovunque, ove in realtà non ne esisteva ancora alcuna...
Bellissima l'utilizzazione comparativa della 'ancora sconosciuta ed indecifrata' lingua americana (con la relativa analisi dei 'segni a bassa frequenza' e segni 'ad alta frequenza'!).
Se vuoi perderci appena un po' di tempo, amico mio, è una lettura didattica e rivelatrice, anche solo guardando le figure.
lo troverai qui:
L'articolo dimostra in modo sereno e chiarissimo come si debba essere prudentissimi, prima di lanciarsi in un proclama sulla scoperta di una lingua scritta. E specialmente prima di auto eleggersi epigrafisti.
Va detto che gli attuali discendenti degli Harappiani (Indiani e Pakistani, immagino) non hanno lanciato alcun anatema culturale o politico contro questa tesi. A differenza di altri ben noti imbecilli, loro sono consapevoli di avere problemi più pressanti che non ottenere l'autostima da un passato immaginario.