mercoledì 9 ottobre 2013

Dimenticare non è giusto.






"Un vento forte forte spalancò all'improvviso le finestre, forse una tromba d'aria - disse mio padre . Ci alzammo dal letto e corremmo a chiuderle. Io guardai dal terrazzo (la mia famiglia abitava al piano di sopra, affianco al municipio) e vidi, tra quel vento forte forte, quella nuvola bianca. Io dissi, no papà, non è una tromba d'aria: è la diga. Avevo 14 anni: ero piccola, ma non ero più una bambina. Una fiammata d'incendio e tutti i lampioni si spensero. Un gran rumore infinito e quel vento forte forte. Ad un certo punto vidi il Tagliamento, sotto la luna piena. Ma non era possibile da casa mia vedere il Tagliamento, perché c'erano troppe case, in mezzo...".

25 milioni di metri cubi d'acqua spazzano via Longarone, Pirago, Rivalta, Villanova, Faé: duemila morti. I numeri non dicono alcunché: sono solo cifre.

"Era bella la mia Longarone, sa, avevamo tutto, non ci mancava niente..."




E noi?

Noi non abbiamo imparato niente, come al solito.
http://www.youtube.com/watch?v=4ebxtvL3ojE
Il bacino del Vajont, subito dopo la frana del monte Toc.