domenica 24 febbraio 2013

ALFABETI






Un ‘Alfabeto’ è un insieme prestabilito di lettere (simboli di base, detti ‘grafemi’), che si utilizza per scrivere una o più lingue. Le lettere rappresentano ‘fonemi’, cioè i suoni significativi di base della lingua parlata. Il sistema alfabetico si oppone al sistema  ‘Sillabico’, in cui ogni lettera rappresenta una sillaba e al sistema ‘Logografico’ in cui ogni segno rappresenta una parola, un morfema (un’unità semantica).
Le origini dell’Alfabeto sono sconosciute, ma esistono numerose teorie circa il come si sia sviluppato: la certezza è che questo sviluppo abbia richiesto l’attività e l’impegno di diverse generazioni d’uomini, in località e tempi differenti, con una serie di tentativi ed errori.

Periodo d'Introduzione Dei Vari Alfabeti

Geroglifici egiziani
XXII sec a.C.
Proto-Sinaitico
XIX sec a.C.
Ugaritici
XV sec a.C.
Proto-Cananeo
XIV sec a.C.
Fenicio
XII sec a.C.
Paleo Ebraico
X sec a.C.
Samaritano
VI sec a.C.
Aramaico
VIII sec a.C.
Kharosthi
IV sec a.C.
Brahmi
IV a.C.
Ebraico
III sec a.C.
Thaana
IV sec a.C.
Pahlavi
III sec a.C.
Palmyrene
II sec a.C.
Sogdiano
II sec a.C.
Nabateo
II sec a.C.
Greco
VIII sec a.C.
Etrusco
VIII sec a.C.
Latino
VII sec a.C.
Runico
IV sec d.C.
Ogamico
IV sec d.C.
Goto
III sec d.C.
Paleo Ispanico
VII a.C.
SudArabico
IX a.C.
Ieratico
XXXII s a.C.
Demotico
VII sec a.C.
Meroitico
VII sec a.C.


Una ipotesi conosciuta come ‘Teoria Proto-Sinaitica’ è che la Storia dell’alfabeto iniziò in Egitto, quando ormai l’umanità possedeva la scrittura da un millennio. Secondo questa teoria l’alfabeto fu inventato per potere rappresentare il linguaggio dei lavoranti semiti in Egitto e fu almeno influenzato dai principi alfabetici degli scritti ieratici egiziani. Se questo principio fosse corretto, allora tutti gli alfabeti del mondo di oggi o discendono direttamente da questo processo di sviluppo o furono almeno ispirati da esso. L’alfabeto più usato al giorno di oggi è quello Latino. Esso deriva dal Greco, il primo ‘vero’ alfabeto che assegna in modo definitivo segni (lettere) sia alle vocali che alle consonanti. A sua volta l’alfabeto Greco deriva da quello Fenicio, che era un cosiddetto ‘abjad’, cioè un sistema alfabetico nel quale ogni segno possiede in genere un significato consonantico.
Schema delle 'discendenze' dall'Abjad Fenicio (da sin a dx: Latino, Greco, Fenicio, Ebraico, Arabo) 
PREISTORIA.
Due scritture sono ben testimoniate prima della fine del IV millennio a.C.: il Cuneiforme Mesopotamico ed i Geroglifici Egiziani.  Ambedue erano piuttosto conosciuti in quella porzione del Medio Oriente nella quale si  produsse per la prima volta il primo Alfabeto usato diffusamente, il Fenicio. Forse anche il Cuneiforme stava sviluppando proprietà alfabetiche in alcune delle lingue per il quale era stato adattato, come si osserva nell’antico Cuneiforme Persiano, ma si tratta di sviluppi collaterali che non ebbero futuro. Questi hanno solo il significato di lasciarci intendere che si sarebbe comunque arrivati ad un alfabeto vero, prima o poi, anche se non costituiscono veri antecedenti. Il Sillabario di Byblos possiede somiglianze grafiche suggestive con lo Ieratico Egiziano e con il Fenicio, ma dato che rimane indecifrato poco si può affermare con certezza circa il suo ruolo nello sviluppo storico dell’Alfabeto.
PREDECESSORI.
Intorno al 2700 a.C. nell’antico Egitto si era già sviluppato ed affermato il sistema di scrittura geroglifico. Il sistema era usato in tre differenti modi, negli antichi testi egizi (a dimostrazione del fatto che si trattava di uno strumento ancora in fase di perfezionamento e rielaborazione):
1) come ideogrammi (logogrammi), rappresentanti un vocabolo che caratterizza l’oggetto disegnato nel geroglifico;
2) più frequentemente, come fonogrammi ( indicanti uno o più suoni in sequenza);
3) come ‘determinativi’ che forniscono indizi circa il significato, senza direttamente ricorrere al vocabolo cui si riferiscono).
Dato che, in massima parte, le vocali passavano non scritte, i geroglifici che rappresentavano singole consonanti potevano anche entrare a fare parte di un alfabeto consonantico (cosiddetto ‘abjad’). Questo non avvenne mai per l’Egiziano scritto. Ma ebbe – evidentemente – una grande influenza nella composizione del primo alfabeto, che fu indubbiamente usato per un linguaggio Semitico. Tutti i successivi alfabeti presenti nel mondo o sono direttamente derivati da quello, o ne sono stati fortemente ispirati, attraverso altri alfabeti suoi discendenti (diffusione ‘trans-culturale’).  Unica eccezione potrebbe essere stata l’Alfabeto Meroitico, un adattamento dei geroglifici Egiziani avvenuto nella Nubia, verso il III secolo d.C.
Diagramma di Venn, mostrante i caratteri in comune tra Alfabeto Latino, Greco e Russo
ALFABETI CONSONANTICI.
Alfabeto Semitico.
La scrittura Proto-sinaitica Egizia deve ancora essere pienamente decifrata. Potrebbe comunque darsi che essa sia alfabetica e che sia scritta in un linguaggio Cananeo. Gli esempi più antichi di ciò sono costituiti da graffiti del Wadi El Hol, datati attorno al 1850 a.C. circa.
scritta di Wadi el Hal, da Rollstone.
Sono stati proposti prototipi d’alfabeto Fenicio espresso in geroglifici Egizi, ma gli studi sono ancora in corso. Si prospettano anche alcune corrispondenze con le lettere appartenenti al Proto-Sinaitico. Ma – per il momento – non c’è nulla di più.
La scrittura Fenicia spesso adattava il geroglifico Egizio per significare con esso il suono consonantico del nome semitico dell’oggetto raffigurato dal geroglifico (questo metodo è definito ‘principio acrofonico’). Secondo questo metodo, il geroglifico ‘per’ (che significa ‘casa’ in Egiziano) era utilizzato per il suono ‘b’ dato che ‘b’ era il primo suono della parola Semitica per ‘casa’ (‘bayt’). La scrittura era quasi solo sperimentale, solo sporadicamente usata, per cui conservò la sua natura pittografica ancora per circa mezzo millennio, fino a quando non fu utilizzata per usi routinari amministrativi e di governo a Canaan. I primi Stati Cananei che adottarono in modo intensivo l’alfabeto furono le Città-Stato Fenicie, alcune delle quali erano ormai molto avanzate tecnologicamente ed economicamente, essendo anche tra le più antiche città in assoluto al mondo. Per questo motivo, gli stadi tardivi degli scritti Cananei sono definiti Fenici. Gli Stati Fenici erano anche stati marittimi, posti al centro direzionale di una vasta rete di commerci: questo fatto favorì l’estensione dell’alfabeto fenicio in tutto il mediterraneo. Due varianti dell’alfabeto fenicio in particolare ebbero un impatto maggiore sulla storia della scrittura: l’Alfabeto Aramaico e l’Alfabeto Greco.

Alfabeto Greco, su un vaso a figure nere: vi compaiono un Digamma, ma non un Ksi o un Omega. La lettera Phi, che nella parte superiore sembra un omicron è rappresentata in modo corretto nella porzione inferiore del vaso.
Il Fenicio e l’Aramaico, come il loro ‘prototipo’ Egiziano, rappresentavano unicamente consonanti: questi sistemi sono detti ‘Abjad’. L’Alfabeto Aramaico, che si sviluppò a partire dal fenicio nel VII secolo a.C. come scrittura ufficiale dell’Impero Persiano, sembrerebbe essere stato l’antenato comune a tutti gli alfabeti moderni dell’Asia.
L’Alfabeto Arabo attraverso il Nabateo (appartenente a quella regione che adesso è la Giordania).
L’Ebraico – inizialmente Samaritano – nacque come variante dell’Aramaico Imperiale Persiano.
Il Siriano, usato dal III secolo d.C. si evolvette attraverso il Pahlavi ed il Sogdiano nei moderni alfabeti Mongolo, Manchu e Uyghur.
Anche il Georgiano sembra appartenere alla medesima famiglia, attraverso vicissitudini poco note.
Gli Alfabeti ‘Veri’: sono sostanzialmente quelli che includono anche la rappresentazione scritta di vocali, oltre a quelli per le consonanti. I principali sono quello Greco e quello Latino, di cui tutti gli altri sono discendenti.
Diffusione dell'Alfabeto Latino nel Mondo - Il verde scuro rappresenta le zone in cui il Latino è il solo alfabeto, il verde chiaro le zone in cui è in comune con qualche altro alfabeto.