Un ‘Alfabeto’ è un insieme prestabilito di
lettere (simboli di base, detti ‘grafemi’), che si utilizza per scrivere una o
più lingue. Le lettere rappresentano ‘fonemi’, cioè i suoni significativi di
base della lingua parlata. Il sistema alfabetico si oppone al sistema ‘Sillabico’, in cui ogni lettera
rappresenta una sillaba e al sistema ‘Logografico’ in cui ogni segno
rappresenta una parola, un morfema (un’unità semantica).
Le origini dell’Alfabeto sono sconosciute, ma
esistono numerose teorie circa il come si sia sviluppato: la certezza è che
questo sviluppo abbia richiesto l’attività e l’impegno di diverse generazioni
d’uomini, in località e tempi differenti, con una serie di tentativi ed errori.
Periodo d'Introduzione Dei Vari Alfabeti
Periodo d'Introduzione Dei Vari Alfabeti
Geroglifici egiziani
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XXII sec a.C.
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Proto-Sinaitico
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XIX sec a.C.
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Ugaritici
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XV sec a.C.
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Proto-Cananeo
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XIV sec a.C.
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Fenicio
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XII sec a.C.
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Paleo Ebraico
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X sec a.C.
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Samaritano
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VI sec a.C.
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Aramaico
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VIII sec a.C.
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Kharosthi
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IV sec a.C.
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Brahmi
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IV a.C.
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Ebraico
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III sec a.C.
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Thaana
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IV sec a.C.
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Pahlavi
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III sec a.C.
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Palmyrene
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II sec a.C.
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Sogdiano
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II sec a.C.
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Nabateo
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II sec a.C.
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Greco
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VIII sec a.C.
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Etrusco
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VIII sec a.C.
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Latino
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VII sec a.C.
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Runico
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IV sec d.C.
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Ogamico
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IV sec d.C.
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Goto
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III sec d.C.
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Paleo Ispanico
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VII a.C.
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SudArabico
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IX a.C.
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Ieratico
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XXXII s a.C.
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Demotico
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VII sec a.C.
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Meroitico
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VII sec a.C.
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Una ipotesi conosciuta come ‘Teoria
Proto-Sinaitica’ è che la Storia dell’alfabeto iniziò in Egitto, quando ormai
l’umanità possedeva la scrittura da un millennio. Secondo questa teoria
l’alfabeto fu inventato per potere rappresentare il linguaggio dei lavoranti
semiti in Egitto e fu almeno influenzato dai principi alfabetici degli scritti
ieratici egiziani. Se questo principio fosse corretto, allora tutti gli
alfabeti del mondo di oggi o discendono direttamente da questo processo di
sviluppo o furono almeno ispirati da esso. L’alfabeto più usato al giorno di
oggi è quello Latino. Esso deriva dal Greco, il primo ‘vero’ alfabeto che
assegna in modo definitivo segni (lettere) sia alle vocali che alle consonanti.
A sua volta l’alfabeto Greco deriva da quello Fenicio, che era un cosiddetto
‘abjad’, cioè un sistema alfabetico nel quale ogni segno possiede in genere un
significato consonantico.
Schema delle 'discendenze' dall'Abjad Fenicio (da sin a dx: Latino, Greco, Fenicio, Ebraico, Arabo) |
PREISTORIA.
Due scritture sono ben testimoniate prima della
fine del IV millennio a.C.: il Cuneiforme Mesopotamico ed i Geroglifici
Egiziani. Ambedue erano piuttosto
conosciuti in quella porzione del Medio Oriente nella quale si produsse per la prima volta il primo
Alfabeto usato diffusamente, il Fenicio. Forse anche il Cuneiforme stava
sviluppando proprietà alfabetiche in alcune delle lingue per il quale era stato
adattato, come si osserva nell’antico Cuneiforme Persiano, ma si tratta di
sviluppi collaterali che non ebbero futuro. Questi hanno solo il significato di
lasciarci intendere che si sarebbe comunque arrivati ad un alfabeto vero, prima
o poi, anche se non costituiscono veri antecedenti. Il Sillabario di Byblos
possiede somiglianze grafiche suggestive con lo Ieratico Egiziano e con il
Fenicio, ma dato che rimane indecifrato poco si può affermare con certezza
circa il suo ruolo nello sviluppo storico dell’Alfabeto.
PREDECESSORI.
Intorno al 2700 a.C. nell’antico Egitto si era
già sviluppato ed affermato il sistema di scrittura geroglifico. Il sistema era
usato in tre differenti modi, negli antichi testi egizi (a dimostrazione del
fatto che si trattava di uno strumento ancora in fase di perfezionamento e
rielaborazione):
1) come ideogrammi (logogrammi), rappresentanti
un vocabolo che caratterizza l’oggetto disegnato nel geroglifico;
2) più frequentemente, come fonogrammi (
indicanti uno o più suoni in sequenza);
3) come ‘determinativi’ che forniscono indizi
circa il significato, senza direttamente ricorrere al vocabolo cui si
riferiscono).
Dato che, in massima parte, le vocali passavano
non scritte, i geroglifici che rappresentavano singole consonanti potevano
anche entrare a fare parte di un alfabeto consonantico (cosiddetto ‘abjad’).
Questo non avvenne mai per l’Egiziano scritto. Ma ebbe – evidentemente – una
grande influenza nella composizione del primo alfabeto, che fu indubbiamente
usato per un linguaggio Semitico. Tutti i successivi alfabeti presenti nel
mondo o sono direttamente derivati da quello, o ne sono stati fortemente
ispirati, attraverso altri alfabeti suoi discendenti (diffusione
‘trans-culturale’). Unica
eccezione potrebbe essere stata l’Alfabeto Meroitico, un adattamento dei
geroglifici Egiziani avvenuto nella Nubia, verso il III secolo d.C.
Diagramma di Venn, mostrante i caratteri in comune tra Alfabeto Latino, Greco e Russo |
ALFABETI CONSONANTICI.
Alfabeto Semitico.
La scrittura Proto-sinaitica Egizia deve ancora
essere pienamente decifrata. Potrebbe comunque darsi che essa sia alfabetica e
che sia scritta in un linguaggio Cananeo. Gli esempi più antichi di ciò sono
costituiti da graffiti del Wadi El Hol, datati attorno al 1850 a.C. circa.
scritta di Wadi el Hal, da Rollstone. |
Sono stati proposti prototipi d’alfabeto Fenicio
espresso in geroglifici Egizi, ma gli studi sono ancora in corso. Si
prospettano anche alcune corrispondenze con le lettere appartenenti al
Proto-Sinaitico. Ma – per il momento – non c’è nulla di più.
La scrittura Fenicia spesso adattava il
geroglifico Egizio per significare con esso il suono consonantico del nome
semitico dell’oggetto raffigurato dal geroglifico (questo metodo è definito
‘principio acrofonico’). Secondo questo metodo, il geroglifico ‘per’ (che significa
‘casa’ in Egiziano) era utilizzato per il suono ‘b’ dato che ‘b’ era il primo
suono della parola Semitica per ‘casa’ (‘bayt’). La scrittura era quasi solo
sperimentale, solo sporadicamente usata, per cui conservò la sua natura
pittografica ancora per circa mezzo millennio, fino a quando non fu utilizzata
per usi routinari amministrativi e di governo a Canaan. I primi Stati Cananei
che adottarono in modo intensivo l’alfabeto furono le Città-Stato Fenicie,
alcune delle quali erano ormai molto avanzate tecnologicamente ed
economicamente, essendo anche tra le più antiche città in assoluto al mondo.
Per questo motivo, gli stadi tardivi degli scritti Cananei sono definiti
Fenici. Gli Stati Fenici erano anche stati marittimi, posti al centro
direzionale di una vasta rete di commerci: questo fatto favorì l’estensione
dell’alfabeto fenicio in tutto il mediterraneo. Due varianti dell’alfabeto
fenicio in particolare ebbero un impatto maggiore sulla storia della scrittura:
l’Alfabeto Aramaico e l’Alfabeto Greco.
Il Fenicio e l’Aramaico, come il loro ‘prototipo’
Egiziano, rappresentavano unicamente consonanti: questi sistemi sono detti
‘Abjad’. L’Alfabeto Aramaico, che si sviluppò a partire dal fenicio nel VII
secolo a.C. come scrittura ufficiale dell’Impero Persiano, sembrerebbe essere
stato l’antenato comune a tutti gli alfabeti moderni dell’Asia.
L’Alfabeto Arabo attraverso il Nabateo
(appartenente a quella regione che adesso è la Giordania).
L’Ebraico – inizialmente Samaritano – nacque come
variante dell’Aramaico Imperiale Persiano.
Il Siriano, usato dal III secolo d.C. si
evolvette attraverso il Pahlavi ed il Sogdiano nei moderni alfabeti Mongolo,
Manchu e Uyghur.
Anche il Georgiano sembra appartenere alla
medesima famiglia, attraverso vicissitudini poco note.
Gli Alfabeti ‘Veri’: sono sostanzialmente quelli
che includono anche la rappresentazione scritta di vocali, oltre a quelli per
le consonanti. I principali sono quello Greco e quello Latino, di cui tutti gli
altri sono discendenti.
Diffusione dell'Alfabeto Latino nel Mondo - Il verde scuro rappresenta le zone in cui il Latino è il solo alfabeto, il verde chiaro le zone in cui è in comune con qualche altro alfabeto. |