domenica 3 febbraio 2013

GENETICA DI POPOLAZIONI piccole


Genetica di ‘piccole’ popolazioni.

La Genetica sta compiendo passi veloci ed indiscutibilmente interessanti. Oltre a studiare le migrazioni di intere popolazioni umane e dei singoli individui con la sequenziazione del DNA, oggi si è passati allo studio dei nostri microscopici ospiti. Si è così scoperto che microbi e parassiti che ci tormentano nello spazio presente, ci hanno accompagnato anche nel tempo.

Uno di questi è responsabile della carie dentaria, lo Streptococcus mutans, cui si possono attribuire tre diversi ceppi distinti di sviluppo: uno reperibile negli Africani, uno negli Asiatici ed un terzo nei Caucasici (europei, mediorientali ed indiani).  Il batterio si trasmette unicamente di madre in figlio, con un meccanismo d’infezione che probabilmente si realizza durante il parto. Non è mai stata notata trasmissione per via paterna, né esistono forme di contagio orizzontale interumano. La distribuzione geografica attuale di questi ceppi batterici differenti riflette quindi le modalità di migrazione umana dall’ancestrale culla africana.

Un secondo compagno di viaggio è l’Helicobacter pylori, che si è dimostrato capace di attivarsi e di rendersi responsabile dell’ulcera gastrica, ma che risiede abitualmente e pacificamente – senza produrre sintomi – nella metà degli stomaci umani nel mondo. Di questo microrganismo esistono cinque popolazioni ancestrali: due in Africa, due in Europa ed una nell’Asia orientale. Si calcola che il batterio abbia cominciato a diffondersi 58.000 anni fa, con uno scarto d’errore di 3.000 anni. È lo stesso periodo in cui si pensa che l’uomo moderno abbia iniziato il proprio viaggio dalla stessa sede iniziale. 
Ciò implicherebbe che H. pylori era presente già in Africa prima della migrazione umana: l’Africa è pertanto l’origine di ambedue, batterio ed uomo. Sembrerebbe che la trasmissione del batterio avvenga nell’ambito familiare, ma non se ne conoscono ancora con certezza i dettagli.

Un terzo esempio è dato da un parassita non microbico, la tenia. Esistono circa 400 tipi di parassiti non microbici che considerano il corpo umano come casa propria. Il ciclo vitale della Tenia Asiatica si svolge tra due ospiti: il maiale e l’uomo. Il maiale è visto come animale impuro da due religioni, l’Islamica e l’Ebraica, ma è generalmente considerato dall’uomo in genere un animale sporco ed immondo, eletto a simbolo di qualità piuttosto indesiderabili. Sembra proprio che l’uomo diventò ospite della Tenia milioni d’anni fa, in Africa, molto tempo prima dell’inizio dell’agricoltura e della domesticazione degli animali. 
Fu l’uomo ad infettare il maiale. 
Non solamente con la Tenia Asiatica, ma anche con la Tenia Solium, che a propria volta aveva ricevuto dal cane, animale che invece ha da sempre eletto a suo migliore amico.

Si tratta di pochi ed iniziali studi, da cui, per il momento, è possibile ricavare poche deduzioni, per quanto curiose e sicuramente già utili. In futuro, raccolte più abbondanti di dati ci permetteranno probabilmente di gettare luce su aspetti della storia dell’umanità che adesso ci sono completamente oscuri. Ma già possiamo fare due considerazioni, che possono apparire semiserie.
 Una ci consiglia molta più attenzione, rispetto al passato, nello scegliere chi saranno i nostri amici.
L’altra ci obbliga a prudenza nel giudicare gli altri, prima d’incolparli di misfatti che, a guardare bene, sono stati compiuti proprio da noi.

Nel mondo si sono sparse malattie e guerre, per non avere seguito queste semplici regole.

1  P.W. Caulfield a coll. Università di New York, report comparso sul Journal of Bacteriology di febbraio 2007.
2  M. Achtman e coll., Max Planck Institut, Nature, febbraio 2007.
3  E.P. Hoberg e coll. U.S.D.A. – Servizio di Ricerca dell’Agricoltura, Beltsville, 2001.