venerdì 1 febbraio 2013

SCRITTURE NON (ancora) DECIFRATE




Coccio con scrittura Vinca

Alfabeto Vinca






Iscrizione Frigia dalla 'Città di Mida'

Segni della cultura di Wad El Hol, (probabilmente Abjad, vedi testo)


Lingue non (ancora) decifrate.

Caro Pasuco: eccoti una chicca sulla comunicazione umana di varie epoche (so che ti piace, e riguarda la percezione). Se dovessi notare che ti distrai, posso sempre acquistare un calciatore di grido, per risvegliare il tuo interesse....
Segni di cultura Peiligang (Cina orientale) su gusci di tartaruga, potrebbe essere la scrittura più antica

Alcuni ‘Sistemi di Scrittura’ (gruppi di glifi con significato simbolico, ma che possono anche includere elementi decorativi artistici, per cui non possono ascriversi a vere scritture)  datano anche molte migliaia d’anni prima di Cristo, ma non mancano esempi recenti.
La decifrazione può incontrare difficoltà per via del fatto che non esistono lingue discendenti, perché si tratta di lingue isolate, perché gli esempi di testi scritti ritrovati sono troppo scarsi, oppure addirittura perché non si è affatto sicuri che davvero si tratti di una scrittura (com’è nel caso della scrittura Vinca del sud est europeo[1]). Alcuni ricercatori hanno annunciato di potere tradurre alcune scritture, quali: l’Epi-Olmeco[2], la ‘scrittura’ del Disco di Festo, ed alcuni testi della valle dell’Indo. Ma queste affermazioni isolate non sono state accettate dalla comunità scientifica internazionale.
Nell’ordine, a questo lungo elenco di scritture non decifrate appartengono diverse categorie:

Jiahu, Cina


A) Proto-scritture

·      Simboli Jiahu – Cultura Peiligang, dal VII millennio a.C.[3]
·      Simboli Vinca – Europa Neolitica – dal VI millennio a.C.
·      Tavolette Dispilio—Europa Neolitica, dal VI millennio a.C.[4]
·      Simboli Banpo—Cultura Yangshao, dal V millennio a.C.

Segni Vinca, Europa sud orientale


Tavoletta di Dispilio
Simboli Banpo, Cina Orientale

B) Scritture dell’Età del Bronzo (3300-1200 a.C.)


Scrittura di Harappa

ProtoElamita, Susa, periodo di Uruk
Elamita lineare su vaso d'argento
  • Scrittura Indus – Civiltà della Valle dell’Indo (o di Harappa), protoscrittura dal 3300, scrittura dal 2500°.C.
  • Proto-Elamita – Elam, Mesopotamia, dal 3200 a.C. circa.
  • Elamita Lineare, dal 2200 a.C. circa
  • Lineare A, lingua sillabica, dal 1900 a.C. circa*
  • Geroglifici cretesi, dal 1900 a.C. circa*         * si pensa che siano ambedue esempi di lingua Minoica. Diverse parole sono state identificate, ma non è stato possibile attribuire ad esse precisi significati.
  • Scritti di Wadi El Hol, del 1800 a.C. circa, probabilmente un abjad[5].
  • Sillabario di Byblo – città di Byblo, circa 1700 a.C.
  • Disco di Festo[6] – un testo unico, rinvenuto su un singolo oggetto; forse una breve iscrizione sull’ascia di Arkalokhori[7] è del medesimo tipo. 1600 a.C.
  • Sillabario Cipro-Minoico, circa del 1500 a.C.
  • Lineare A, da Akrotiri
  • Scrittura Paleoispanica sud occidentale, circa 700 a.C.
  • Lineare A, dal Museo di Chania
  • Iscrizione di Sitovo, probabilmente Frigio.
A  BA'AL AT ' - Iscrizione Proto-Sinaitica.

Lato A del Disco di Festo
Sillabario Cipro-Minoico

C) Scritture Meso-Americane


Ne sono state scoperte diverse dagli archeologi. Molte rimangono indecifrate, perché non se ne conoscono le lingue rispettive. Furono in uso tra il 1000 a.C. ed il 1500 d.C.

  • Olmeco – Civiltà Olmeca la più antica scrittura mesoamericana, circa 900 a.C.
  • Istmiano – apparentemente logosillabico, circa 500 a.C.
  • Zapoteco – Zapotec, circa 500 a.C.
  • Segnario Spagnolo sud occidentale (Ramos, 2000)
  • Mixteco – Mixtec, forse pittografico, XIV secolo.
Segnario di Biblo

D) Scritti Sud-Americani


Glifi Istmiani dalla Stele di Mojorra (le due colonne sulla destra)
  • Quipu Impero Inca, XV secolo, alcuni pensano sia un sistema di calcolo e non una scrittura.

E) Scritture Medievali e posteriori.


  • Issik – (Turkestan e Afganistan)
  • Khitan – Kitan, X secolo, non interamente decifrato.
  • Tuja
  • Pietra di Singapore – frammento in pietra calcarea, creduto Sanscrito o antico Giavanese. Datazione dubbia tra XII e X secolo.
  • Rongorongo – Rapa Nui (isola di Pasqua), antecedente al 1860.








Alcune considerazioni 

semiconclusive  permettono di dividere i testi che non

sono stati tradotti in due categorie principali.


A) Testi 'asemici'.

Si deve tenere ben presente l’esistenza di falsi sistemi di scrittura (“scritture asemiche”), che sembrano una scrittura e non lo sono affatto: la prima conseguenza è che – naturalmente – non possono essere decifrati, perché non possiedono un significato, essendo stati creati per motivi artistici o decorativi.

- Un esempio particolare è il Codex Seraphianus (Luigi Serafini, 1976/78).
- Un altro esempio è dato da crittogrammi, oppure da messaggi cifrati. Questi ultimi, infatti, non sono sistemi di scrittura, bensì sistemi di mascheramento di una scrittura, fatti proprio per renderla incomprensibile.

B) Truffe e falsi, rappresentanti (volutamente) scritture indecifrate.

- Il manoscritto Voynich, che si stima sia stato creato nel 1450-1520, contenente varie illustrazioni.
- Il codice Rohonc, precedente al 1838.
- Molti altri tentativi, tra cui ad esempio quello recente e non scientifico della presunta scrittura 'nuragica' .


 Non cuneiforme-Um El Marra - 3000 a.C 
UmElMarra (2004- G.M. Schwarz, J.Hopkins Univ.)




Conclusione.

Va da sé che tanto più scarsi sono i reperti di una scrittura, tanto più difficile sarà ottenere la decifrazione di una reale lingua scritta scomparsa. Per alcune, infatti, si prevede che ciò non avverrà (vedi Um El MArra, in cui una scrittura non cuneiforme mesopotamica è rappresentata solamente in tre sigilli cilindrici). Ma è logico che i falsari, si dividono in due categorie: 
UmElMarra, caratteri non cuneiformi

- Quelli già deceduti, ovviamente, non sono più in grado di nuocere (vedi il teschio di Piltdown, che non riguardava l'epigrafia): a costoro - forse - appartiene l'autore del disco di Festo (la questione è stata discussa e non ancora risolta, per cui i giudizi sono divisi: di fatto, però, quell'autore avrebbe anticipato di molti secoli l'invenzione dei caratteri mobili di stampa di Gutemberg! Perché mai abbandonare di colpo una scoperta così geniale e terribilmente utile?).

- Quelli  che sono ancora viventi  sfruttano il guadagno economico ed una certa qual notorietà locale che traggono dalla propria 'scoperta'. Si trovano di fronte ad alcuni problemi:  il primo è dato dalla scarsità dei reperti che sono riusciti a produrre. Come si è detto, la scarsità è un ostacolo alla decifrazione. 

Per tale motivo, nel tentativo di acquistare maggiore importanza, hanno nel tempo 'scoperto' (e continueranno a scoprire) sempre più numerosi reperti della loro personale lingua antica fittizia. Inventandoli. Un'altra strada percorribile  (per la decifrazione) sarebbe il reperimento una iscrizione bilingue o trilingue: ma - con ogni probabilità - le loro conoscenze non sono sufficienti a confezionare una tale raffinata opera ... Infatti, hanno continuato a sostenere molto ingenuamente l'autenticità di opere che - per la loro simmetria - sono evidentemente decorative, visto che non è mai esistita una lingua simmetrica nella forma. 
Molti di questi reperti sono pietosamente ingenui, come per esempio alcuni ciottoli di fiume che la corrente ha consumato, lisciato, smussato ed arrotondato, lasciando però miracolosamente intatte, guarda caso, proprio le parti scritte quasi tremila anni fa ... 

Inoltre, l'ingordigia li ha spesso traditi, come quando hanno cercato di vendere i loro pezzi a ricercatori seri (vedi anche: http://archeologianuragica.blogspot.it/2012/11/falsificazioni-sulla-cosiddetta.html), cosa che gli ha ulteriormente allontanato ogni possibile affetto e simpatia del mondo scientifico.

Un problema più grande è dato dalla mancata accoglienza nell'enclave scientifico archeologico, estremamente e giustamente scettico nei loro confronti.
L'eccezionale Alfabeto Nuragico, aggiornato al 2011.
Una fenomenale inesistenza.
Il Professor J.R.R. Tolkien creò fino a circa 9 alfabeti di propria fantasia. Ma lo fece per dare una prospettiva più completa alle sue note opere letterarie: "Lo Hobbit", "Il Signore degli Anelli" e così via. Non pretese mai che fossero scienza.
Per questo i ricercatori autonomi parlano male degli Archeologi (tutti raccomandati oscurantisti) e cercano di farsi accogliere da altre specialità accademiche - che con l'Archeologia hanno proprio nulla a che vedere - grazie a connivenze arriviste e molto poco scientifiche. Tutto fa brodo.
Naturalmente, questa loro miserabile caccia al riconoscimento si ferma entro molto angusti limiti regionali, perché l'Accademia Nazionale (per non parlare di quella Internazionale) non li conosce affatto. De Minimis Non Curat Praetor... 

Ma è già prevedibile quale sarà il loro commento: coloro che non li ascoltano sono tutti raccomandati, nazionali ed internazionali che siano, e sono tutti oscurantisti negazionisti della Vera Scienza.

La loro Vera Scienza (sarebbe più corretto definirla 

"scenza")








[1] I segni costitutivi sono per lo più considerati una proto-scrittura: essi trasmettono un messaggio, ma non costituirebbero ancora una lingua. Se quella Vinca fosse una scrittura (come sostiene Marija Gimbutas), sarebbe antecedente al Proto Sumero.
[2] Si chiama anche ‘Istmiano’ perché rinvenuta prevalentemente nella zona presso l’Istmo di Tehuantepec.
[3] http://news.bbc.co.uk/2/hi/science/nature/2956925.stm
[4] Whitley, James. "Archaeology in Greece 2003-2004". Archaeological Reports, No. 50 (2003, pp. 1-92), p. 43.
[5] Il vocabolo significa ‘abbecedario’ in Arabo (riunisce le prime lettere: A,B,G,D) e si riferisce a lingue consonantiche, che lasciano al lettore la vocalizzazione. Un esempio è la parola SRDN.
[6] http://en.wikipedia.org/wiki/Phaistos_Disc_decipherment_claims : solo per evidenziare quanto le pretese traduzioni di questo unicum siano numerose. Includono: Greco, proto Ionico, Luvio, Ittita, Egizio, una lingua Semita ignota, Basco, una lingua ideografica, segni non linguistici.
[7] http://it.wikipedia.org/wiki/Ascia_di_Arkalochori