Il Tempio di Juppiter Stator, come appare oggi negli scavi |
Rinvenuto
– alle pendici del Colle Palatino – il luogo di culto latino più antico, quello
di cui anche Ovidio ebbe ad interessarsi. Un santuario fu eretto, intitolato al
Re degli Dei “che aveva fermato la ritirata dei guerrieri romani” e che quindi
aveva impedito che i Sabini entrassero nella città, conquistandola. Per questo il titolo di
‘Stator’, colui che ferma.
Lo scontro tra Sabini e Romani è una delle battaglie
forse più note, seppure romanzata e sospesa tra Storia e Mito, posta alle
origini della Città di Roma.
Direttori
dello scavo sono A. Carandini, P. Carafa e N. Arvanitis.
Il
sito si trova nei pressi della Porta Mugonia (che prende forse il nome dai muggiti
degli armenti che inizialmente vi passavano, via il Foro Boario) e del cosiddetto ‘Muro di Romolo’
(datato VIII secolo a.C. ed indicato da Carandini come prima fortificazione
della città).
Il sito del ritrovamento è indicato dal cerchio rosso |
È
stato trovato un altare in blocchi di tufo, che sembra essere stato in funzione
tra il VI ed il III secolo a.C. In fosse disposte presso l’altare sono stati
rinvenuti materiali votivi, tra cui anche un vaso miniaturizzato a vernice nera
ed un ‘oscillum’ (un oggetto di forma circolare, che si usava appendere agli
alberi, in segno d’offerta). L’area sacra in seguito fu monumentalizzata: su
fondamenta in ‘opus caementicium’ (calce, sabbia, pietre e cocci) fu creato un
piccolo, ma prezioso, edificio, con muri composti da mattoni squadrati di tufo.
Al tempio di questa fase forse si riferiva Ovidio, quando scrive del tempio di
Giove Statore al Palatino: la fase compresa tra gli anni 125 e 100 a.C. Fino ad
oggi non se ne aveva notizia alcuna.
Scema di ricostruzione del sito nella fase del primo tempio. |
Si
sapeva di un tempio di Giove Statore sulla Collina Velia, che si trova
dall’altra parte del Foro Romano (ne abbiamo una raffigurazione in un rilievo
della tomba degli Haterii, una famiglia di costruttori della seconda metà del I
secolo d.C.).
Oggi
si può affermare che il culto nacque dalla parte del Colle Palatino ed in
seguito fu spostato sulla Velia.
La
situazione si complicò ulteriormente, con la costruzione di un altro tempio
dedicato a Giove Statore: è quello meglio noto come tempio di Romolo figlio di
Massenzio, ancora oggi conservato e visibile presso il tempio di Antonino e
Faustina.
Esisteva
anche un tempio di Giove Statore in Circo Flaminio: complicatissimo, quindi,
raccapezzarsi tra polemiche, attribuzioni discusse o errate, spostamenti
successivi.
Forse,
alla fine, sul luogo inizialmente sacro/pubblico, dopo lo spostamento del
culto, fu eretta una domus privata. Ne sono state trovate tracce.
Ma è meglio –
almeno per ora – lasciarsi fermare da Giove Statore e non formulare ipotesi
troppo ardite su chi la commissionò e ne fu il proprietario, anche se non
doveva trattarsi esattamente di uno qualunque… forse un Cesare?
Gli
scavi proseguono: ne apprenderemo ancora. Presto comparirà un articolo sulla
rivista “Archeologia Viva”.
The temple built by Romulus to celebrate the hand of Jupiter giving Roman troops their unstoppable force has been found at the foot of the Palatine Hill, Italian archaeologists say.
The ruins of the shrine to Jupiter Stator (Jupiter the Stayer), believed to date to 750 BC, were found by a Rome University team led by Andrea Carandini.
"We believe this is the temple that legend says Romulus erected to the king of the gods after the Romans held their ground against the furious Sabines fighting to get their women back after the famous Rape (abduction)," Carandini said in theArcheologia Viva journal.
According to myth, Romulus founded Rome in 753 BC and the wifeless first generation of Roman men raided nearby Sabine tribes for their womenfolk, an event that has been illustrated in art down the centuries.
Carandini added: "It is also noteworthy that the temple appears to be shoring up the Palatine, as if in defence". Rome's great and good including imperial families lived on the Palatine, overlooking the Forum.
Long after its legendary institution by Romulus, the cult of Jupiter the Stayer fuelled Roman troops in battle, forging the irresistible military might that conquered most of the ancient known world.
In the article in Archeologia Viva, Carandini's team said they might also have discovered the ruins of the last Palatine house Julius Caesar lived in - the one he left on the Ides of March, 44BC, on his way to death in the Senate.
The temple built by Romulus to celebrate the hand of Jupiter giving Roman troops their unstoppable force has been found at the foot of the Palatine Hill, Italian archaeologists say.
The ruins of the temple identified by Italian archaeologists as the one built by Romulus in 750 BC, after winning the battle against the Sabines [Credit: Archeologia Viva] |
"We believe this is the temple that legend says Romulus erected to the king of the gods after the Romans held their ground against the furious Sabines fighting to get their women back after the famous Rape (abduction)," Carandini said in theArcheologia Viva journal.
According to myth, Romulus founded Rome in 753 BC and the wifeless first generation of Roman men raided nearby Sabine tribes for their womenfolk, an event that has been illustrated in art down the centuries.
Carandini added: "It is also noteworthy that the temple appears to be shoring up the Palatine, as if in defence". Rome's great and good including imperial families lived on the Palatine, overlooking the Forum.
Long after its legendary institution by Romulus, the cult of Jupiter the Stayer fuelled Roman troops in battle, forging the irresistible military might that conquered most of the ancient known world.
In the article in Archeologia Viva, Carandini's team said they might also have discovered the ruins of the last Palatine house Julius Caesar lived in - the one he left on the Ides of March, 44BC, on his way to death in the Senate.
Notizie ed immagini da:
'Il Messaggero" del 28/02/2013