domenica 24 novembre 2013

UNA LETTERA DA OLBIA


Ciao carissimo,

l'ondata ci ha preso in pieno, siamo vive per un vero miracolo. Avevamo tre metri di acqua in sala mamma mi è andata sott'acqua due volte ha bevuto si è detta preghiere che non avevo mai sentito e mi ha detto "Mollami , non mi interessa più". E invece con non so quali forze sono riuscita ad arrampicarmi sui mobili che la pressione aveva ammucchiato contro l'altra porta e ci siamo aggrappate alle tende. Due ore nell'acqua gelida, io con l'acqua al petto e lei alla gola. I mobili ogni tanto si muovevano sotto i piedi e dai cinque cm limasti liberi della finestra alla luce dei fulmini vedevo passare di tutto a tutta velocità. L'acqua è salita in due minuti. Una roba degna del peggiore film horror. Ho le gambe piene di lividi orrendi e mamma braccia e spalle. Poi l'acqua ha cominciato ad abbassarsi ed ho detto a mamma: è crollato il ponte della strada asfaltata. Dopo una mezz'ora ho cominciato a sentire voci ed ho chiesto a mamma "Senti qualcosa?" avevo paura di illudermi poi ho visto anche le torce e una voce di donna che ci chiamava. e sono arrivati quelli del comitato di quartiere con un gommoncino preso chissà dove. I vicini che stavano più in alto di noi ci hanno cambiato, dato camomilla bollente e rivestite. Io avevo i capelli pieni di insetti di tutti i tipi.
Poi in ospedale perchè mamma ha rimesso almeno quattro volte. Io sono piena di stiramenti, ma appena mi libero un pò voglio fare una radiografia alle gambe perchè temo qualche microfrattura.
Abbiamo perso tutto. Io sono particolarmente depressa perchè ho perso praticamente tutti i miei libri compresi quelli dei prossimi due esami, e peggio ancora , i miei quadernoni di appunti. Andati anche tutte le musicassette e buona parte dei miei 1200 cd.
Ora sto ripulendo casa, siamo a metà dell'opera.
ed ora me ne vado a letto perchè domani lavoriamo dalle 10 alle 14.

A presto
Maria Pia

Il mio cell sarà a Tavolara se  non all'Elba. appena possibile ti faccio avere il nuovo numero.
A momento siamo rifugiate in hotel e non posso connettermi sempre perchè c'è la fila.