lunedì 1 luglio 2013

Capire meglio l'orrore

Ritrovato a New York dopo 60 anni
il diario del gerarca nazista Rosenberg

Il manoscritto dello stretto collaboratore di Hitler sarebbe stato scritto tra il '36 e il '44. Era sparito dopo Norimberga

Alfred Rosenberg (Reuters)Alfred Rosenberg (Reuters)
MILANO - Il diario perduto di Alfred Rosenberg, uno dei più potenti gerarchi nazisti, stretto collaboratore di Hitler e tra i principali sostenitori della «soluzione finale» contro gli ebrei, sarebbe stato ritrovato a New York. I dettagli del recupero di questo prezioso manoscritto di 400 pagine non sono stati rivelati, ma informazioni più precise dovrebbe arrivare già nei prossimi giorni, quando il Ministero di Giustizia americano assieme a funzionari del U.S. Immigration and Customs Enforcement e al Museo dell'Olocausto di Washington organizzerà una conferenza stampa in Delaware per spiegare i particolari di questo importante ritrovamento.
IMPORTANZA CONSIDEREVOLE - Secondo le prime indiscrezioni rivelate dalla stampa americana il diario di Rosenberg, che fu uno dei principali ideologi delle teorie razziste e antisemite e che negli ultimi anni del regime fu «Ministro dei territori occupati» ruolo grazie al quale ebbe modo di impegnarsi in prima persona alla realizzazione del piano sullo sterminio di massa della popolazione ebraica, potrebbe offrire importanti informazioni sui rapporti non solo tra l'autore del manoscritto e il Fuhrer, ma anche con i suoi più stretti collaboratori come Heinrich Himmler e Herman Goering: «La documentazione è di un'importanza considerevole per lo studio dell'era nazista - si legge in un comunicato rilasciato dal Museo dell'Olocausto di Washington -. Una prima veloce analisi del contenuto getta una nuova luce su importanti aspetti legati alla politica del Terzo Reich. Inoltre il diario è un'importante fonte di informazione per gli storici che completa e in parte contraddice, la documentazione già conosciuta».
CATTURA E IMPICCAGIONE - Il diario di Rosenberg che fu catturato dagli alleati alla fine della Seconda Guerra Mondiale e impiccato nel 1946 dopo essere stato giudicato nel processo di Norimberga, sarebbe stato scritto dal gerarca dalla primavera del 1936 all'inverno del 1944. Nel manoscritto sarebbero raccontati anche gli scontri all'interno del gruppo di comando nazista all'indomani della missione di Rudolf Hess in Inghilterra nel 1941 e importanti particolari sul saccheggio delle opere d'arte in Europa. Durante il processo di Norimberga i giudici entrarono in possesso del diario di Rosenberg e lo usarono come prova per le accuse contro i principali carnefici del regime. Ma immediatamente dopo le loro condanne, il diario scomparve. I sospetti sulla sua sparizione caddero su Robert Kempner, uno dei procuratori del processo di Norimberga che fu accusato da alcuni funzionari americani di aver rubato il prezioso documento per contrabbandarlo negli Stati Uniti. È probabile che la maggior parte degli storici che si occupano di nazismo non veda l'ora di poter consultare le pagine scritte dal gerarca e magari capire come sia stato possibile che un documento di tale importanza sia potuto sparire da un giorno all'altro per poi ricomparire a distanza di oltre 60 anni.
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