mercoledì 10 luglio 2013

UN UOMO SINGOLARE

Oliver Sacks ha 80 anni: gioia nella vecchiaia. 

Un medico neurologo.Uno scrittore prolifico ed intrigante. 

Oliver Sacks, 80 anni ieri.

Un uomo singolare.

Nella foto tratta dal web il 7 luglio 2013 il neurologo e scrittore Oliver Sacks
dal Web Log di Oliver Sacks
Oliver Sacks a 80 anni, la gioia della vecchiaia
Confessioni di un ottuagenario inglese che vive e lavora in USA: ovvero, "la gioia della vecchiaia". Il neurologo di 'Risvegli' (da cui è stato tratto il film con DeNiro e WilliamsOliver Sacks proclamava qualche giorno fa che il suo ottantesimo compleanno segna l'inizio di una nuova era: "Non penso alla vecchiaia come a un epoca più triste da sopportare ma un tempo di piacere e libertà: libertà dalle fastidiose urgenze di giorni precedenti, libertà di esplorare i miei desideri e di legare assieme pensieri e sentimenti di una vita".
L'autore dell'intrigante libro "L'uomo che scambiò la moglie per un cappello" (fu il suo primo bestseller) e la cui ultima opera è 'Allucinazioni'  ha compiuto ieri i fatidici ottanta anni. 
Il suo 'Elogio della Vecchiaia ' è apparso sulla pagina delle opinioni del New York Times. "Ottanta! Non riesco a crederci", scrive Sacks: "Spesso mi sembra che la vita sia appena cominciata e subito mi accorgo che sta per finire". Non è per giovanilismo che il neurologo si sente giovane, ma perché è cresciuto così fin da ragazzo: sua madre era sedicesima di 18 figli, lui l'ultimo di quattro. "Sono sempre stato il più giovane nella mia classe al liceo e questa sensazione, di essere il più giovane, mi è rimasta anche se adesso sono quasi la persona più vecchia tra le mie conoscenze". La realtà è che, a dispetto di una serie disparata di problemi medici e chirurgici che includono un cancro superato, gravi problemi di vista e alle ossa, Sacks è "felice di essere vivo".
Felice "di aver provato tante cose - alcune meravigliose, altre orribili - di aver saputo scrivere decine di libri e di aver ricevuto innumerevoli lettere da amici, colleghi e lettori. Di aver goduto quella che Nathaniel Hawthorne aveva definito 'una comunione col mondo'". 
Rimpianti, pochi: "Aver perso tanto tempo. Essere ancora terribilmente timido come ero a 20 anni. Non parlare altro che la mia lingua madre. Non aver viaggiato e conosciuto altre culture come avrei voluto". Ma il bilancio è quello di una vita ben vissuta e pronta a ad essere vissuta ancora per anni: "Spero di completare la mia vita", scrive il neurologo. E che alcuni dei suoi libri "continuino a parlare ancora" dopo la sua morte. Di qui la bellezza degli 80 anni: "Uno può ancora guardare lontano e avere un vivido, vissuto senso della storia impossibile quando si è più giovani. Posso immaginare, sentire nelle mie ossa, il significato di un secolo. Non avrei mai potuto farlo a 40 o 60 anni".

Per saperne di più:
http://www.innernet.it/la-natura-della-consapevolezza-intervista-a-oliver-sacks/

Vive a City Island nel Bronx,  il dr. Sacks è professore di neurologia clinica alla facoltà di Medicina Albert Einstein.
Famoso per le sue intuizioni straordinarie sul mondo interiore dei pazienti affetti da malattie neurologiche, esposte in modo chiaro e divulgativo nei suoi libri:

-L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello, 
-Emicrania, 
-Risvegli, 
-Zio Tungsteno, 
-Un antropologo su Marte, 
-Vedere voci, 
-Su una gamba sola, 
-L’isola dei senza colore  
-l’isola delle Cicadine
-Allucinazioni. 

Indubbiamente, un Neurologo capace ed un

professionista serio. Viene da domandarsi

perché non abbia mai citato la 

'neuroarcheologia': forse anche lui la considera 

una solenne fesseria?