domenica 3 marzo 2013

Joanna Hiffernan, le "Origini del Mondo"






  Quando Gustave Courbet realizzò quel ritratto di un corpo femminile, nel 1866, prese alcune precauzioni. Tre anni prima aveva già fatto scandalo dipingendo alcuni curati semi ubriachi (in seguito alle accese polemiche il quadro fu distrutto), e stavolta preferì prudentemente:
1)    nascondere il volto della donna,
2)   non mettere la sua firma e
3)   non dare alcun titolo.

Il quadro poi noto come «L’origine del mondo» passò alla storia, e 
oggi un collezionista inglese sostiene di possedere la parte mancante del dipinto, ossia il volto della ragazza, Joanna Hiffernan.


LA BOTTEGA DELL'ANTIQUARIO - Lo scoop che sta facendo discutere il mondo dell’arte – già diviso tra chi accredita la tesi e chi grida alla bufala - che è del settimanale Paris Match, che mette in prima pagina la storia di «John» (il vero nome resta per il momento segreto), un appassionato d’arte che a gennaio 2010 entra nella bottega di un antiquario parigino per rifugiarsi dalla pioggia e nota quel quadro abbandonato tra vecchi mobili e croste impolverate. Senza sospettare che si tratti di un possibile Courbet decide subito di comprarlo, l'antiquario chiede 1600 euro, lui gliene dà 1400, affare fatto. Una volta a casa, il nostro sconosciuto - ma non sprovveduto - «John» comincia le ricerche per saperne di più.
a)   Nota che la tela è tagliata,
b)   trova le iniziali del produttore della tela,
c)    arriva a scoprire l’identità della donna, finché due anni dopo
d)   scarica da Internet «L’origine del mondo» di Courbet, la stampa a grandezza naturale (46 cm x 55 cm) e la mette vicino al suo dipinto: i due pezzi sembrano combaciare, laddove la tela del suo dipinto è tagliata (inizialmente, quindi, poteva essere un unico quadro!).
La 'Bomba' non consiste nell'identità della modella - che era già nota (vedi sotto) - bensì nel fatto che il quadro potesse essere in origine pèiù grande e potesse includere quella tela passata di mano per 1400 euro solamente. Del resto, la storia del quadro di Courbet è di per se stessa un romanzo incredibile: questo sarebbe solamente un nuovo capitolo...
 
La copertina di Paris Match
LA POLEMICA - Paris Match riporta i risultati delle expertise chieste da «John» che confermerebbero trattarsi di un’unica opera e Jean-Jacques Fernier, il grande esperto di Courbet e presidente dell’istituto che porta il suo nome, ha deciso di includere il ritratto del volto nel volume III del Catalogo ragionato di Gustave Courbet. A poche ore dall’uscita del settimanale, arrivano però le voci contrarie. «Una fesseria! - dice il mercante d’arte Hubert Duchemin interpellato dal Figaro -. Che si tratti della stessa tela e degli stessi colori è possibile, Courbet e un altro pittore possono essersi approvvigionati dallo stesso fornitore. Ma nel dipinto della testa non c’è niente dello stile, del tocco largo e maestoso di Courbet». E la direttrice del museo Courbet a Ornnas, Frédérique Thomas-Maurin, si dice «per niente convinta, il viso di quella donna è molto diverso dagli altri ritratti conosciuti di Joanna Hiffernan».


Una visitatrice attenta al Museo d'Orsay
LA STORIA - «L’origine del mondo» fu probabilmente commissionato dal diplomatico turco dell’Impero Ottomano Khalil-Bey, che  possedeva un’intera collezione di dipinti erotici (ad esempio: Le Bain Turc di Ingres e Les Dormeuses di Courbet). Khalil-Bay sistemò l’opera nella sua sala da bagno, nascosta dietro un telo verde, colore dell’islam: ne fu proprietario geloso per circa tre anni. Nel 1868, Bey fu rovinato dal gioco d’azzardo e tornò a Istanbul. La sua collezione di quadri andò dispersa e passò attraverso numerose mani di privati. L’antiquario Antoine de la Narde ne curò la vendita all’asta. Nel 1889 Edmond de Goncourt lo trovò per caso in un negozio d’antiquario, nascosto dietro ad una tavola lignea raffigurante un castello in un paesaggio innevato. Il dipinto di Courbet restò poi a lungo nella galleria di Alexandre Bernheim, che lo mise sotto chiave e ben nascosto dietro un altro quadro dello stesso autore. Nel 1910/13 il barone ebreo ungherese François de Hatvany lo portò a Budapest, dove alla fine della II Guerra Mondiale fu trafugato dall’Armata rossa. Hatvany lo ricomprò da un funzionario corrotto e fuggì oltre confine. Lo rivendette nel 1954, al grande psicanalista Jacques Lacan, che fu l’ultimo proprietario privato, per 1.5 milioni di franchi francesi. Lacan, insieme alla moglie (l’attrice Silvia Bataille) sistemò l’opera nella propria casa di campagna a  Guitrancourt, ma curò che fosse nascosta dietro ad un’opera allusiva a quella vera, dipinta dal fratellastro André Masson in un quadro a doppio fondo. Dal 1995 «L’origine del mondo» è esposta al museo d’Orsay: il giorno della presentazione l’allora ministro della Cultura, Philippe Douste Blazy, che era anche sindaco di Lourdes, ebbe cura di farsi fotografare a non meno di venti metri dall’opera.
Visitatori al Museo d'Orsay
Per essere certi che il dipinto del volto sia stata parte della stessa opera, come raccontato da Paris Match, manca l’ultimo decisivo parere: quello degli esperti del museo d’Orsay. Ma «per adesso preferiamo non esprimerci su questa informazione», dicono al Museo.
Jo Hiffernan, ritratta da Whistler
È un fatto noto che, durante il periodo nel quale è stato dipinto il quadro, la modella preferita di Courbet era una giovane donna di nome Joanna Hiffernan, altrimenti conosciuta come Jo. Il suo amante a quei tempi era un pittore americano ammiratore di Courbet, James Whistler. Courbet fece un altro ritratto nel 1866 che ritraeva la bella Joanna, il cui nome era La belle irlandaise
La bella irlandese, di Courbet
Durante la sua intera carriera Courbet fece quattro ritratti di Joanna. Probabilmente lei fu anche la modella che almeno ispirò il quadro L'origine du monde che potrebbe spiegare la separazione tra Joanna e James McNeill. L'unico dubbio riguardo questa ipotesi scaturisce dalla differenza del colore tra i capelli di Joanna nel quadro La belle irlandaise che sono di un colore arancione acceso, con i peli pubici raffigurati nell 'Origine du monde.

Foglio del Censo, con dettagli su Joanna Hiffernan

Nel suo romanzo J’étais l’origine du monde (It. Io ero l'origine del mondo), pubblicato nel 2000, la scrittrice francese Christine Orban si schiera a sostegno di questa tesi, immaginando che l'io narratore del romanzo, Joanna Hiffernan, fosse l'amante di Courbet e abbia fatto da modella per il celebre dipinto.

Bernard Teyssedre, nel libro Le roman de l’origine (It. Il romanzo dell'Origine) del 1996, il cui protagonista è il dipinto stesso, aveva già suggerito il fatto che la Hiffernan fosse stata la modella.


Notizie tratta da:

un recente articolo di Stefano Montefiori per Corsera
e da Wikipedia