martedì 18 febbraio 2014

Bufala!


Sensazionale Bufala: un tunnel d’epoca punica unisce la Sicilia e la Calabria sotto lo Stretto di Messina!





Siti Calabresi e Siciliani stanno agitando quest’ennesima fesseria nella rete, a dimostrazione che nell’Internet c’è davvero di tutto, ma specialmente spazzatura!

Naturalmente, nessuna struttura antica raggiunge mai la profondità necessaria per un passaggio sotto lo Stretto! (lo stretto di Messina è anche più profondo di 500 metri in alcuni suoi punti).


Si tratta di siti simili a questo:
http://www.siciliainformazioni.com/83814/scoperto-un-tunnel-sotterraneo-che-collega-sicilia-e-calabria
Le fotografie allegate agli articoli compaiono - identiche - anche a corredo di articoli strabilianti che descrivono reti di tunnel in Germania ed in Scozia...

Ma anche già soltanto ragionando un poco, la notizia è una bufala...

Un Esempio.

Per quanto arditissima per l'epoca, la Fonte Perseia di Micene - con i suoi 99 gradini - non raggiunge affatto forse neppure un ventesimo di quella profondità.

E si deve anche tenere conto di un fatto tecnico-costruttivo fondamentale: l'accesso alla Fonte Perseia, sita a 360 metri di distanza, doveva essere portato all'interno delle mura della fortezza di Micene, partendo a ritroso, dalla fonte alla fortezza (e quindi lavorando in tutta sicurezza e tranquillità, anche con le presunte scarse conoscenze di allora, in fatto di edilizia!).

Invece, sbagliare con un tunnel sotto lo Stretto di Messina avrebbe significato sicura morte per tutti i lavoranti e contemporaneamente abbandono del lavoro svolto fino a quel momento. Come s’intuisce, non è un’impresa in cui si possa procedere per tentativo ed errore, trascurando alla leggera gli errori!

Si obietterà che esiste un notevole lasso di tempo, tra l'esempio Miceneo (Perseia è del 1200/1300 a.C.) e l’epoca delle guerre Puniche, ma questo cambia poco: quali sistemi di rilevamento avrebbero potuto avere i progettisti, anche allora?
Come avrebbero risolto i problemi di respirazione degli scavatori?

Tunnel sotto al mare.

Qualcuno, innamorato della Fantarcheologia, potrà obiettare che pure esistono esempi di tunnel sotto il mare: si potrebbe considerare il Channel Tunnel sotto il Canale della Manica.
Obietterà che le conoscenze dei nostri antenati potevano anche essere insospettabilmente avanzate per quei tempi e noi potremmo oggi averne perso ogni memoria!
A questo si può facilmente rispondere che il Tunnel sotto la Manica è una realizzazione ammirevole e all’avanguardia nel mondo (ha richiesto l'impiego di 15.000 lavoratori per ben 7 anni (con la moderna tecnologia, non con i picconi dei romani antichi).
 Si tratta di un tunnel sotto un fondo sedimentario stabile di marne, gessi ed argille! Non supera quasi in alcun punto la profondità di cento metri e non è a rischio terremoto, dato che non si trova in una zona sismologicamente attiva.
Ben diversa la situazione nello Stretto di Messina: il rischio sismologico è elevatissimo. La profondità dello stretto supera i 500 metri.

Le conoscenze di allora non c'entrano alcunché: anche oggi, infatti, non siamo affatto in grado di realizzare un tunnel sotto lo Stretto di Messina!