AD ABA LOSI.
Signora: noi non siamo mai stati certamente amici, anzi, ci
siamo stati cordialmente antipatici fin dal primo incontro (avvenuto, come tutti i pochi altri, attraverso e-mail).
Ma capisco ora – anche dalla sua reazione – che quella che
credevo essere solamente una goliardica minaccia senza alcun possibile esito
reale sarebbe invece diventata quello che si definisce molestie.
Se quelle lettere che l’anonimo untore minacciava sono state
spedite realmente, allora si tratta di un’insopportabile persecuzione e farà
bene ad adire le vie legali.
Ricordo bene che – a suo tempo – mi dette molto fastidio il ‘mobbing’
al quale fui sottoposto (da lei e da tutti i suoi ‘amici’, non solo nel blog)
per avere chiesto spiegazioni al Rettore di Sassari. Il suo gruppo ha poi spiacevolmente ed odiosamente cambiato le carte in tavola, parlando di ‘diffamazione’, ma io non diffamavo
nessuno: desideravo avere chiare notizie ed esplicite giustificazioni concrete
circa una molto poco chiara intromissione di soppiatto nell’Università, che spacciava
per ‘Medicina’ (offrendo pure crediti ai futuri medici) ciò che invece era ‘Archeologia’: e gli
archeologi non ne sapevano niente (o, almeno, così mi dissero). Ero indignato e lo sono tuttora: perché non
credo – come le ho già detto – che quella sia scienza, credo siano piuttosto sotterfugi da guitti. Per un po’ pensai anche
di ricorrere alle autorità e alla polizia postale, ma poi lasciai stare.
Il suo caso – oggi – mi pare indubbiamente più grave: è una
persecuzione personale a domicilio. (Oh, anche io fui perseguitato, allora,
tanto che dovetti chiudere il mio blog agli interventi dei lettori e – per un
po’ – dovetti cestinare una lunga serie d’improperi nella mia e-mail e ‘bannare’
vari anonimi che mi scrivevano le solite oscenità. Qualcuno la fa ancora oggi).
Ma – insisto – il suo caso è veramente brutto: le ripeto che
mi dissocio, come già ho fatto – dai modi e dai tono usati dall’anonimo untore.
Non sono civili.
Resta, la rassicuro subito, il mio totale disprezzo
intellettuale per l'opera inutile e dannosa (giudizio personale) che il suo blog conduce in ambiente sardo: restiamo quindi certamente
nemici, di vero cuore, lei e il suo gruppo.
Ma ha la mia sincera comprensione umana e personale, in questo frangente, per
quel che le può valere.
MAURIZIO FEO