mercoledì 1 ottobre 2014

Libertà di che cosa?

"Non ci permettono di esprimere liberamente la nostra opinione!"

E giù con gli articoli della Costituzione ed una lacerante lamentela greca come di verginità mortificata, di vita negata, di imprigionamento prepotente della ragione, si soffocamento della libertà. E giù pesante con la libertà di pensiero.

Ma - miei cari - un conto è l'espressione della libera opinione ed un conto è sostenere una menzogna.

O, davvero, davvero non ve ne rendete conto?

Vi spiego - perché fingete ancora di non capire - qual'è la differenza, acciocché smettiate di poter fingere ancora. 
(Non dico che smetterete: anzi continuerete, perché siete sordidi guitti, ma almeno avrete meno scuse nel farlo).

- Una libera opinione è quella di chiunque, espressa con ingenuità, con innocenza, in buona fede, anche da un perfetto cretino, come da chiunque altro. 
Un esempio: "La luna è fatta di formaggio?".
Può essere un'opinione sbagliata e non informata? Certamente e democraticamente, sì! è permesso avere opinioni sbagliate, formulare ipotesi spontanee ma assurde, seguire strade erratiche che conducono a fondi ciechi. Ma esiste per questi casi il dialogo, esiste la possibilità di opporre, nel contraddittorio, ad un'idea un'altra idea, considerata più corretta, preferibile, migliore. 
E allora ci sarà sempre qualche buon samaritano impiccione che si farà carico di spiegare al cretino innocente - che ha pur sempre errato in perfetta buona fede per la sua perfetta ignoranza - quale sia la strada migliore, un po' più vicina alla realtà dei fatti, un po' più credibile e comunque preferibile all'errore palese, marchiano, insopportabile, da evitarsi.
[Ora, lasciamo pure il cretino innocente al proprio destino: egli potrà seguire i buoni consigli e le giuste indicazioni e forse anche migliorare il suo stato di cretino, del quale - forse - non ha neppure colpa. La cosa, qui non ci riguarda, sia che continui a credere alla luna di formaggio, sia che smetta]...

- Soffermiamoci invece sulla menzogna.
La menzogna è la deliberata formulazione di un'ipotesi apparentemente credibile, ma già conosciuta come falsa dal suo autore stesso, che nondimeno la sostiene per farne un uso volto al vantaggio personale.
"La luna è fatta di formaggio sardo. Venite alla conferenza. Iscrizione 10 euro.
Qui c'è molto poco che riguarda la libertà di espressione ed i diritti inalienabili di ognuno! Anzi! Qui c'è qualcuno che cerca di turlupinare un pubblico impreparato, in modo volgare e turpe.

Mescolare la Storia e l'Archeologia da una parte, con interessi economici, promozione personale, pubblicità d'iniziative private e pruriti nazionalistici dall'altra non è un'azione onesta: e sicuramente non s'identifica affatto con la "libertà di pensiero".

Chiunque decida d'interrompere queste attività disoneste, o almeno di ostacolarne i secondi fini personali, sta certamente difendendo i diritti inalienabili di tutti, non sta affatto limitando la libertà di alcuno! (a meno che non s'intenda per "libertà" quella di infilare le proprie mani nel portafogli degli altri).

Vi è chiaro questo punto?


Potete dibattere liberamente, nel vostro contraddittorio, cercando di dimostrare che 
- non avete concorso per le elezioni, 
- che non avete mai chiesto soldi, 
- che non avete mai sostenuto con forza che scritte dimostrate e dichiarate false fossero vere (su ciottoli consumati saggiamente solo nelle parti non scritte), 
- che non avete mai riconosciuto in uno stampo medioevale opere nuragiche, 
- che non avete mescolato la 'Res Nullius' della scienza con interessi personali. 
- che non avete ceduto alla tentazione di proporre al pubblico un falso ideologico erudito.

Che cosa c'entra E.JA con la salvaguardia del patrimonio archeologico sardo, Gregorini? Convincimi.

Se i vostri argomenti saranno convincenti, rigorosamente logici e ragionevoli, magari anche con qualche fondamento scientifico, c'è anche il rischio che vi si dia ragione!

Ma noi sappiamo bene come risponderete: non con deduzioni ed inferenze logiche, non con prove scientifiche, non con ragionamenti lineari, bensì digrignando denti biliosi e sputando velenosi epiteti a base di escrementi (che sembrano esservi l'elemento più familiare, nel quale vi sentite a vostro agio: proprio come personaggi posseduti del demonio di un filmetto di serie B). Proprio come già avete cominciato a fare, tutti insieme...

In quel caso - sappiatelo prima - avrete già perso. 
E avrete guadagnato appieno il soprannome di Armatabrancaleoneshardariana, che vi si attaglia sempre di più.

In quel caso, se non saprete convincere con la ragione, "saltare sul banco" (citazione di Gigi Sanna) sarà la cosa più giusta che potrete fare: perché - appunto - sarete solamente e proprio saltimbanchi...