martedì 28 ottobre 2014

Un'altra domanda a Madau.


Le ‘prove’ usate dalla Fantarcheologia.

Sono varie: da siti e ritrovamenti autentici, fino a frodi, falsi costruiti e mis-interpretazioni.

Si sarebbe portati a credere che chi desideri sconfessare i principali resoconti storici si serva dei medesimi strumenti adottati a loro volta per stabilirli dagli studiosi ufficiali.
Raramente ciò accade.

Nella maggior parte dei casi  i Fantarcheologi  non citano rapporti degli scavi, cataloghi di reperti dagli scavi, classificazioni dei siti e dei monumenti etc.
Forse perché la mole dei dettagli di scavo è troppo grande e noiosa. Talvolta perché non comprendono il linguaggio tecnico adottato dagli addetti ai lavori. Più spesso perché non credono che le risposte alle loro domande possano trovarsi nei piccoli dettagli archeologici, in quanto essi pongono troppo grandi domande, sui grandi temi della Storia.
Forse è così.

Ma esiste il legittimo sospetto che essi semplicemente non si prendano il disturbo di leggere per intero la grande mole di letteratura scritta da esperti per gli esperti. 
Poterla leggere richiederebbe da parte loro la laboriosa acquisizione del medesimo livello d’esperienza e qualificazione degli archeologi che conducono gli scavi autorizzati. E questo è proprio ciò che essi rimpiangono ed invidiano: perché loro sono costretti al clandestino, alle deduzioni su pochi scarti di materiali di dubbia provenienza, ai tentativi velleitari d’inserire i trascurabili dettagli/abbagli di cui dispongono in un disegno globale precostituito, inventato sul loro livello di gradimento.

No: l’acquisizione della qualificazione professionale è troppa fatica, per loro: preferiscono un coraggioso atteggiamento di sfida che tagli il nodo Gordiano  dell’Accademia riconosciuta e che prenda una facile scorciatoia ‘saltando’ tutti quei faticosi anni di studio e vada dritto ai concetti fondamentali delle tesi che si vogliono dimostrare.
Nella loro ottica, le premesse stesse dell’Archeologia sono errate: tutto ciò che si costruisce su quelle premesse è – conseguentemente – errato.


Che essi comprendano dette premesse, oppure no, è tutta un’altra questione.

(A questo punto, Madau, su che cosa esattamente riusciresti a stabilire un 'confronto d'idee'?)