I firmatari del WebLog omonimo hanno prodotto la lodevole serie di pensieri edificanti e di proponimenti per il futuro che riporto di seguito. Ho evidenziato in rosso alcune parti di frasi che vorrei chiosare:
08 ott
“No agli untori elettronici. Contro l’imbarbarimento del dibattito pubblico”
(Copyright foto: Marina Leoni)
Non è un bel periodo per il dibattito culturale e politico, in Sardegna.
Al confronto tra idee e al loro vaglio critico si è sostituito
il conflitto aperto, spesso tra opposte teorie del complotto,
incuranti di basilari criteri di metodo e di elementari
regole di buona creanza e di rispetto per la persona. Il tutto
moltiplicato dall’uso ineducato degli strumenti
informatici, in particolare dei social network. E così, sul web accadono cose strane e inquietanti.
Esiste
un blog – che non citeremo, per evitare pubblicità
immeritata – dedicato unicamente agli attacchi personali.
Se ne discute molto in questi giorni. Capita che se qualcuno
esprime idee invise ai suoi tenutari, questi scrivano al
Direttore del dipartimento in cui questa persona lavora,
sino a costringerla al silenzio. Accade che un linguista
militante ma di solida formazione accademica sia deriso
perché è arrivato tardi agli studi superiori. Accade che una
storica attivista antimilitarista e un pubblico
ministero siano attaccati sul piano personale e anche per il
loro aspetto a causa del loro impegno civile e professionale.
Accade che un archeologo dell’Università che comunica le
novità di Mont’e Prama venga ugualmente trasformato in
bersaglio.
Sotto pseudonimo, ma con un
linguaggio riconoscibile, viene adottato un metodo che è
quello tipico dello squadrismo: insulto, derisione,
denigrazione personale. Gli autori dei testi in questione
vorrebbero difendere paradigmi e teorie scientifiche alle
quali presumono di ispirarsi, e in generale difendere lo
status quo, anche sul piano politico (come dimostra il rifiuto
della linguistica computazionale, o la ridicolizzazione di
qualsiasi tesi storica o archeologica non condivisa, e
l’attacco a chi denuncia l’inquinamento causato da basi e
installazioni militari in Sardegna), ma attaccano anche chi,
nell’accademia stessa, non sia allineato con la loro idea. Al
dibattito scientifico e al confronto delle idee preferiscono
il bullismo. Vogliono la distruzione dell’avversario e
desiderano che il loro opponente non parli. Gioiscono del fatto
che una delle loro vittime abbia annunciato la chiusura del suo
blog.
Tutto questo è barbaro e getta un’ombra sui modi di funzionamento e sulla legittimità stessa del dibattito culturale in Sardegna, un bene comune che vogliamo difendere.
La sua regressione sino a questo livello è un grave pericolo
per la Sardegna e apre la strada alle peggiori manifestazioni
di violenza.
In questo momento,
vogliamo anzitutto esprimere tutta la nostra solidarietà
alle persone che sono state attaccate sul piano personale,
semplicemente per non essere allineate con le posizioni che
ispirano questo blog.
Facciamo
inoltre un appello a tutte gli studiosi, alle autorità
accademiche, ai mass media, ai cittadini, perché il dibattito
culturale, che è un bene comune e appartiene a tutti,
mantenga qualità civili.
Chiediamo
in particolare alle autorità responsabili, di prendere
posizione contro questa forma di squadrismo intollerabile.
Chiediamo
infine ai responsabili di questo blog di confrontarsi con le
idee dei loro opponenti e di usare argomenti, e non insulti
personali o caratterizzazioni degradanti. Tutto questo vi
squalifica e, se veramente amaste la cultura come
possibilità di conoscere e non solo come autorità, vi
dovrebbe fare vergognare di voi stessi. Restiamo, tutte e tutti,
umani.
Marcello Madau
Simone Mereu
Nicolò Migheli
Alessandro Mongili
Omar Onnis
Molto bene, Madau!
Ho già avuto modo di definire la mia personale posizione, riguardo a certi metodi che non condivido e riguardo all'anonimato.
Ma certamente c'è un eccesso condiscendente di 'buonismo' in chi ha confezionato questo sdolcinato confettino: peccato che - in buona parte di esso - traspaia chiaramente una nota falsa.
1) Intanto, definire 'confronto d'idee' la contrapposizione tra la Regina di Ghiaccio di Narnia e l'ultimo massimo glaciale significa non comprendere che le favole e la realtà storica appartengono a mondi diversi non confrontabili.
2) Opposte teorie del complotto: solo Marcello Madau poteva inventare una perla del genere, apparentemente diplomatica, ma intrisa di paternalismo da parte di "chi sa davvero". Non è neppure cerchiobottismo: qui mena colpi egualmente pesanti ad ambedue le parti, senza riguardo per il fatto che una delle due parti non è affatto, né mai è stata, 'complottista'.
3) Insulto, derisione, denigrazione personale sono riportate come utilizzate - e anonimamente - solo da una delle due parti. Madau per primo sa bene che non è così. Quindi mente, firmando questo scritto.
4) La ridicolizzazione di qualsiasi tesi storica o archeologica non condivisa. Anche qui è troppo buono. Non qualsiasi tesi, Madau: bensì solo e proprio quelle precisissime tesi assolutamente marziane, insostenibili scientificamente, antroplogicamente insopportabili e culturalmente impercorribili.
Ricorda l'uomo di Piltdown? fu un falso erudito che ostacolò la scienza bloccando per più di mezzo secolo gli studi antropologici... Si rende conto che sta camminando su ghiaccio sottile?
Ricorda l'uomo di Piltdown? fu un falso erudito che ostacolò la scienza bloccando per più di mezzo secolo gli studi antropologici... Si rende conto che sta camminando su ghiaccio sottile?
5) Peggiori manifestazioni di violenza: si vada a rivedere, Madau, le reazioni recenti anche al suo stesso intervento, nel Blog che lei difende e ne valuti da sé la violenza verbale...
6) Squadrismo intollerabile?
Ma - caro Madau - non vede come agiscono quelli che ora lei sembra voler difendere? Intanto - con tutto il rispetto umano e professionale che può essere dovuto alla dottoressa Aba Losi (si veda la mia precedente 'lettera aperta'), ella non può essere definita 'una scienziata di fama mondiale' come insiste - mentendo - il sempre caro professore Luigi Sanna. Ma questi sono i loro metodi!
Caro Madau: torni indietro di qualche anno, la prego. C'è un episodio che lei non può ignorare: sono anzi certo che lei lo conosca e lo ricordi bene. Riguarda l'uso (tuttora senza giustificazioni ufficiali: ma tutto è stato nascosto sotto un tappeto di silenzio ed oblio) inappropriato di un'aula dell'Università di Sassari, da parte di un Seminario di Medicina (che offriva anche un punteggio a studenti e specializzandi), in cui uno degli argomenti introdotti non era affatto medico, bensì archeologico ed epigrafico (ma di una 'epigrafia' che risulta ufficialmente scomunicata dai veri esperti) secondo cui i malati di Alzheimer sardi 'regrediscono' nelle loro capacità scrittorie fino a scrivere in una scrittura protosarda!
Caro Madau: questo equivale a permettere d'ipotizzare che i toscani alzheimeriani potrebbero anche utilizzare un etrusco antico e quelli iracheni magari anche il cuneiforme.
Conosco parenti di alzheimeriani che sono giustamente molto indignati ancora oggi per quell'ignobile episodio di anticultura permesso con i soldi pubblici in una struttura pubblica ed effettuato di soppiatto, con metodi obliqui.
Io personalmente - non anonimo - scrissi una lettera riservata e personale al rettore Mastino, per chiedergli - come era ed è mio diritto - chiarimenti e giustificazioni. Era una lettera indignata, piuttosto pepata, sì, ma riservata.
Il blog che lei ora difende la pubblicò (non so ancora come entrò in possesso della stessa), violando ogni regola di riservatezza, che ora invece invoca a gran voce!. Si vada a riguardare come mi trattarono, con nome e cognome, in tutta la rete, anonimamente oppure no.
Il blog che lei ora difende la pubblicò (non so ancora come entrò in possesso della stessa), violando ogni regola di riservatezza, che ora invece invoca a gran voce!. Si vada a riguardare come mi trattarono, con nome e cognome, in tutta la rete, anonimamente oppure no.
Dissero che avevo diffamato e non era vero. Usarono ogni tipo di epiteto. Perché precisamente questi sono sempre stati i loro metodi.
Affianco al mio nome, scritto in maiuscolo, misero in dubbio non solo le mie generiche capacità di pensiero, bensì anche le mie stesse capacità professionali. E ora si lamentano se altri - non io, Madau, non è nelle mie corde - li ripagano con moneta simile.
Affianco al mio nome, scritto in maiuscolo, misero in dubbio non solo le mie generiche capacità di pensiero, bensì anche le mie stesse capacità professionali. E ora si lamentano se altri - non io, Madau, non è nelle mie corde - li ripagano con moneta simile.
Dissero che avevo cercato di fermarli e - ovviamente - non era vero (come avrei potuto, d'altronde?): ma volevo davvero avere spiegazioni, che ancora attendo, per inciso. C'era di mezzo un processo, mi fu detto, per cui mi si chiese di lasciare cadere la cosa.
Lo feci.
Non ho mai saputo più nulla del processo, né di quella incomprensibile irregolarità.
Lo feci.
Non ho mai saputo più nulla del processo, né di quella incomprensibile irregolarità.
Visto come fui ingiustamente trattato dalla marmaglia, solo allora decisi che sarei per sempre stato nemico di gente così volgare e meschina, che fino ad allora mi era stata abbastanza indifferente,anche se distante dalla realtà e piuttosto strana.
Da allora so bene quanto essi siano pericolosi: le è più chiaro il quadro, Madau?
Da allora so bene quanto essi siano pericolosi: le è più chiaro il quadro, Madau?
Scrissi anche agli archeologi che conosco; mi risposero tutti, ma quasi nessuno restando in tema: e nessuno sapeva alcunché riguardo a quell'episodio, che riguardava la 'loro' archeologia...
Nessuno fa niente, in Sardegna, Madau, questa è la realtà. Nessuno ha il coraggio di prendere qualche provvedimento. Il risultato è che sono attivi solamente i fantarcheologi, i gloriosi scrittori dell'Armatabrancaleoneshardariana ed alcuni cercatori/creatori di autentiche opere d'arte antiche: e non credo che queste sue proposte banali, flaccide e deboli possano convincere qualcuno. Da nessuna delle due parti. Ci vuole ben altro.
E' chiaro che "se la gente fosse più buona il Mondo intero sarebbe un posto più bello e accogliente": ma non è con questi rosei ideali Dickensiani che troverai la soluzione.
La soluzione sta - ne resto convinto - in una presa di posizione coraggiosa: chi scrive, sostiene e diffonde minchiate deve sentirselo dire chiaramente e deve essere invitato a produrre prove scientifiche precise, oppure a tacere (vergognarsi, no: è chiedere troppo).
Io - non anonimamente - lo ho fatto: non se ne è mai accorto?
E loro hanno continuato così, imperterriti, a non documentare un ostrega, fino all'episodio ultimo (il pozzo 'nuragico' di Mistras), nel quale si sono ricoperti di guano fino sopra alle orecchie.
E loro hanno continuato così, imperterriti, a non documentare un ostrega, fino all'episodio ultimo (il pozzo 'nuragico' di Mistras), nel quale si sono ricoperti di guano fino sopra alle orecchie.
Sì: certi modi non vanno bene, sono d'accordo con lei. Ma appartengono prima a loro, che agli altri, se ne convinca: si documenti...
Naturalmente, potrà anche non essere d'accordo, malgrado ciò che le ho scritto...
E allora, se preferisci, Madau (e perdonami se qui ti do del tu): tieniti i Shardana invincibili padroni navigatori del Mediterraneo intero e la più antica lingua sarda del mondo, fatta di parole incrociate e di un melange di varie protolingue ; accetta pure che le prime statue a tutto tondo esistenti siano quelle di Monte Prama; ammetti che il primo osservatorio astrale sia stato sardo, intasca pure tutte insieme le altre minchiate nazionaliste farneticanti che l'Armatabrancaleoneshardariana cerca di propinare al mondo...
Ma - in quel caso - ti toccherà anche stare zitto tu per primo...