giovedì 9 ottobre 2014

SARDEGNA POSSIBILE, MADAU?


“No agli untori elettronici. Contro l’imbarbarimento del dibattito pubblico”


Copyright Marina Leoni
(Co­py­right foto: Ma­ri­na Leoni)

Non è un bel pe­rio­do per il di­bat­ti­to cul­tu­ra­le e po­li­ti­co, in Sar­de­gna. Al con­fron­to tra idee e al loro va­glio cri­ti­co si è so­sti­tui­to il con­flit­to aper­to, spes­so tra op­po­ste teo­rie del com­plot­to, in­cu­ran­ti di ba­si­la­ri cri­te­ri di me­to­do e di ele­men­ta­ri re­go­le di buona crean­za e di ri­spet­to per la per­so­na. Il tutto mol­ti­pli­ca­to dal­l’u­so ine­du­ca­to degli stru­men­ti in­for­ma­ti­ci, in par­ti­co­la­re dei so­cial net­work. E così, sul web ac­ca­do­no cose stra­ne e in­quie­tan­ti.

Esi­ste un blog – che non ci­te­re­mo, per evi­ta­re pub­bli­ci­tà im­me­ri­ta­ta – de­di­ca­to uni­ca­men­te agli at­tac­chi per­so­na­li. Se ne di­scu­te molto in que­sti gior­ni. Ca­pi­ta che se qual­cu­no espri­me idee in­vi­se ai suoi te­nu­ta­ri, que­sti scri­va­no al Di­ret­to­re del di­par­ti­men­to in cui que­sta per­so­na la­vo­ra, sino a co­strin­ger­la al si­len­zio. Ac­ca­de che un lin­gui­sta mi­li­tan­te ma di so­li­da for­ma­zio­ne ac­ca­de­mi­ca sia de­ri­so per­ché è ar­ri­va­to tardi agli studi su­pe­rio­ri. Ac­ca­de che una sto­ri­ca at­ti­vi­sta an­ti­mi­li­ta­ri­sta e un pub­bli­co mi­ni­ste­ro siano at­tac­ca­ti sul piano per­so­na­le e anche per il loro aspet­to a causa del loro im­pe­gno ci­vi­le e pro­fes­sio­na­le. Ac­ca­de che un ar­cheo­lo­go del­l’U­ni­ver­si­tà che co­mu­ni­ca le no­vi­tà di Mon­t’e Prama venga ugual­men­te tra­sfor­ma­to in ber­sa­glio.
Sotto pseu­do­ni­mo, ma con un lin­guag­gio ri­co­no­sci­bi­le, viene adot­ta­to un me­to­do che è quel­lo ti­pi­co dello squa­dri­smo: in­sul­to, de­ri­sio­ne, de­ni­gra­zio­ne per­so­na­le. Gli au­to­ri dei testi in que­stio­ne vor­reb­be­ro di­fen­de­re pa­ra­dig­mi e teo­rie scien­ti­fi­che alle quali pre­su­mo­no di ispi­rar­si, e in ge­ne­ra­le di­fen­de­re lo sta­tus quo, anche sul piano po­li­ti­co (come di­mo­stra il ri­fiu­to della lin­gui­sti­ca com­pu­ta­zio­na­le, o la ri­di­co­liz­za­zio­ne di qual­sia­si tesi sto­ri­ca o ar­cheo­lo­gi­ca non con­di­vi­sa, e l’at­tac­co a chi de­nun­cia l’in­qui­na­men­to cau­sa­to da basi e in­stal­la­zio­ni mi­li­ta­ri in Sar­de­gna), ma at­tac­ca­no anche chi, nel­l’ac­ca­de­mia stes­sa, non sia al­li­nea­to con la loro idea. Al di­bat­ti­to scien­ti­fi­co e al con­fron­to delle idee pre­fe­ri­sco­no il bul­li­smo. Vo­glio­no la di­stru­zio­ne del­l’av­ver­sa­rio e de­si­de­ra­no che il loro op­po­nen­te non parli. Gioi­sco­no del fatto che una delle loro vit­ti­me abbia an­nun­cia­to la chiu­su­ra del suo blog.
Tutto que­sto è bar­ba­ro e getta un’om­bra sui modi di fun­zio­na­men­to e sulla le­git­ti­mi­tà stes­sa del di­bat­ti­to cul­tu­ra­le in Sar­de­gna, un bene co­mu­ne che vo­glia­mo di­fen­de­re. La sua re­gres­sio­ne sino a que­sto li­vel­lo è un grave pe­ri­co­lo per la Sar­de­gna e apre la stra­da alle peg­gio­ri ma­ni­fe­sta­zio­ni di vio­len­za.
In que­sto mo­men­to, vo­glia­mo an­zi­tut­to espri­me­re tutta la no­stra so­li­da­rie­tà alle per­so­ne che sono state at­tac­ca­te sul piano per­so­na­le, sem­pli­ce­men­te per non es­se­re al­li­nea­te con le po­si­zio­ni che ispi­ra­no que­sto blog.
Fac­cia­mo inol­tre un ap­pel­lo a tutte gli stu­dio­si, alle au­to­ri­tà ac­ca­de­mi­che, ai mass media, ai cit­ta­di­ni, per­ché il di­bat­ti­to cul­tu­ra­le, che è un bene co­mu­ne e ap­par­tie­ne a tutti, man­ten­ga qua­li­tà ci­vi­li.
Chie­dia­mo in par­ti­co­la­re alle au­to­ri­tà re­spon­sa­bi­li, di pren­de­re po­si­zio­ne con­tro que­sta forma di squa­dri­smo in­tol­le­ra­bi­le.
Chie­dia­mo in­fi­ne ai re­spon­sa­bi­li di que­sto blog di con­fron­tar­si con le idee dei loro op­po­nen­ti e di usare ar­go­men­ti, e non in­sul­ti per­so­na­li o ca­rat­te­riz­za­zio­ni de­gra­dan­ti. Tutto que­sto vi squa­li­fi­ca e, se ve­ra­men­te ama­ste la cul­tu­ra come pos­si­bi­li­tà di co­no­sce­re e non solo come au­to­ri­tà, vi do­vreb­be fare ver­go­gna­re di voi stes­si. Re­stia­mo, tutte e tutti, umani.

Mar­cel­lo Madau
Si­mo­ne Mereu
Ni­co­lò Mi­ghe­li
Ales­san­dro Mon­gi­li
Omar Onnis


Molto bene, Madau! 
Ho già avuto modo di definire la mia personale posizione, riguardo a certi metodi che non condivido e riguardo all'anonimato
Ma certamente c'è un eccesso condiscendente di 'buonismo' in chi ha confezionato questo sdolcinato confettino: peccato che - in buona parte di esso - traspaia chiaramente una nota falsa.

1) Intanto, definire 'confronto d'idee' la contrapposizione tra la Regina di Ghiaccio di Narnia e l'ultimo massimo glaciale significa non comprendere che le favole e la realtà storica appartengono a mondi diversi non confrontabili.

2) Opposte teorie del complotto: solo Marcello Madau poteva inventare una perla del genere, apparentemente diplomatica, ma intrisa di paternalismo da parte di "chi sa davvero". Non è neppure cerchiobottismo: qui mena colpi egualmente pesanti ad ambedue le parti, senza riguardo per il fatto che una delle due parti non è affatto, né mai è stata, 'complottista'.

3) In­sul­to, de­ri­sio­ne, de­ni­gra­zio­ne per­so­na­le sono riportate come utilizzate - e anonimamente - solo da una delle due parti. Madau per primo sa bene che non è così. Quindi mente, firmando questo scritto.

4) La ri­di­co­liz­za­zio­ne di qual­sia­si tesi sto­ri­ca o ar­cheo­lo­gi­ca non con­di­vi­sa. Anche qui è troppo buono. Non qualsiasi tesi, Madau: bensì solo e proprio quelle precisissime tesi assolutamente marziane, insostenibili scientificamente, antroplogicamente insopportabili e culturalmente impercorribili. 
Ricorda l'uomo di Piltdown? fu un falso erudito che ostacolò la scienza bloccando per più di mezzo secolo gli studi antropologici... Si rende conto che sta camminando su ghiaccio sottile?

5) Peggiori manifestazioni di violenza: si vada a rivedere, Madau, le reazioni recenti anche al suo stesso intervento, nel Blog che lei difende e ne valuti da sé la violenza verbale...

6) Squadrismo intollerabile? 
Ma - caro Madau - non vede come agiscono quelli che ora lei sembra voler difendere? Intanto - con tutto il rispetto umano e professionale che può essere dovuto alla dottoressa Aba Losi (si veda la mia precedente 'lettera aperta'), ella non può essere definita 'una scienziata di fama mondiale' come insiste - mentendo - il sempre caro professore Luigi Sanna. Ma questi sono i loro metodi!
Caro Madau: torni indietro di qualche anno, la prego. C'è un episodio che lei non può ignorare: sono anzi certo che lei lo conosca e lo ricordi bene. Riguarda l'uso (tuttora senza giustificazioni ufficiali: ma tutto è stato nascosto sotto un tappeto di silenzio ed oblio) inappropriato di un'aula dell'Università di Sassari, da parte di un Seminario di Medicina (che offriva anche un punteggio a studenti e specializzandi), in cui uno degli argomenti introdotti non era affatto medico, bensì archeologico ed epigrafico (ma di una 'epigrafia' che risulta ufficialmente scomunicata dai veri esperti) secondo cui i malati di Alzheimer sardi 'regrediscono' nelle loro capacità scrittorie fino a scrivere in  una scrittura protosarda!

Caro Madau: questo equivale a permettere d'ipotizzare che i toscani alzheimeriani potrebbero anche utilizzare un etrusco antico e quelli iracheni magari anche il cuneiforme.

Conosco parenti di alzheimeriani che sono giustamente molto indignati ancora oggi per quell'ignobile episodio di anticultura permesso con i soldi pubblici in una struttura pubblica ed effettuato di soppiatto, con metodi obliqui.

Io personalmente - non anonimo - scrissi una lettera riservata e personale al rettore Mastino, per chiedergli - come era ed è mio diritto - chiarimenti e giustificazioni. Era una lettera indignata, piuttosto pepata, sì, ma riservata
Il blog che lei ora difende la pubblicò (non so ancora come entrò in possesso della stessa), violando ogni regola di riservatezza, che ora invece invoca a gran voce!. Si vada a riguardare come mi trattarono, con nome e cognome, in tutta la rete, anonimamente oppure no.
Dissero che avevo diffamato e non era vero. Usarono ogni tipo di epiteto. Perché precisamente questi sono sempre stati i loro metodi.
Affianco al mio nome, scritto in maiuscolo, misero in dubbio non solo le mie generiche capacità di pensiero, bensì anche le mie stesse capacità professionali. E ora si lamentano se altri - non io, Madau, non è nelle mie corde - li ripagano con moneta simile.
Dissero che avevo cercato di fermarli e - ovviamente - non era vero (come avrei potuto, d'altronde?): ma volevo davvero avere spiegazioni, che ancora attendo, per inciso. C'era di mezzo un processo, mi fu detto, per cui mi si chiese di lasciare cadere la cosa.
Lo feci.
Non ho mai saputo più nulla del processo, né di quella incomprensibile irregolarità.

Visto come fui ingiustamente trattato dalla marmaglia, solo allora decisi che sarei per sempre stato nemico di gente così volgare e meschina, che fino ad allora mi era stata abbastanza indifferente,anche se distante dalla realtà e piuttosto strana. 
Da allora so bene quanto essi siano pericolosi: le è più chiaro il quadro, Madau?

Scrissi anche agli archeologi che conosco; mi risposero tutti, ma quasi nessuno restando in tema: e nessuno sapeva alcunché riguardo a quell'episodio, che riguardava la 'loro' archeologia...

Nessuno fa niente, in Sardegna, Madau, questa è la realtà. Nessuno ha il coraggio di prendere qualche provvedimento. Il risultato è che sono attivi solamente i fantarcheologi, i gloriosi scrittori dell'Armatabrancaleoneshardariana ed alcuni cercatori/creatori di autentiche opere d'arte antiche: e non credo che queste sue proposte banali, flaccide e deboli possano convincere qualcuno. Da nessuna delle due parti. Ci vuole ben altro.

E' chiaro che "se la gente fosse più buona il Mondo intero sarebbe un posto più bello e accogliente": ma non è con questi rosei ideali Dickensiani che troverai la soluzione.

La soluzione sta - ne resto convinto - in una presa di posizione coraggiosa: chi scrive, sostiene e diffonde minchiate deve sentirselo dire chiaramente e deve essere invitato a produrre prove scientifiche precise, oppure a tacere (vergognarsi, no: è chiedere troppo). 
Io - non anonimamente - lo ho fatto: non se ne è mai accorto? 
E loro hanno continuato così, imperterriti, a non documentare un ostrega, fino all'episodio ultimo (il pozzo 'nuragico' di Mistras), nel quale si sono ricoperti di guano fino sopra alle orecchie.

Sì: certi modi non vanno bene, sono d'accordo con lei.  Ma appartengono prima a loro, che agli altri, se ne convinca: si documenti...

Naturalmente, potrà anche non essere d'accordo, malgrado ciò che le ho scritto...

E allora, se preferisci, Madau (e perdonami se qui ti do del tu): tieniti i Shardana invincibili padroni navigatori del Mediterraneo intero e la più antica lingua sarda del mondo, fatta di parole incrociate e di un melange di varie protolingue ; accetta pure che le prime statue a tutto tondo esistenti siano quelle di Monte Prama; ammetti che il primo osservatorio astrale sia stato sardo, intasca pure tutte insieme le altre minchiate nazionaliste farneticanti che l'Armatabrancaleoneshardariana cerca di propinare al mondo...

Ma - in quel caso - ti toccherà anche stare zitto tu per primo...