La Foca Monaca fotografata alle Egadi |
La foca monaca è tornata nelle acque italiane e frequenta in
particolare quelle dell'area marina protetta delle isole Egadi, specie dall'autunno
alla primavera. La conferma arriva da uno studio dell'Istituto superiore per la
protezione e la ricerca ambientale, condotto negli ultimi due anni in collaborazione
con il gestore del parco marino, di cui sono stati presentati al ministero
dell'Ambiente alcuni dettagli e mostrate delle foto di un esemplare a cui piace
quella porzione di mare.
particolare quelle dell'area marina protetta delle isole Egadi, specie dall'autunno
alla primavera. La conferma arriva da uno studio dell'Istituto superiore per la
protezione e la ricerca ambientale, condotto negli ultimi due anni in collaborazione
con il gestore del parco marino, di cui sono stati presentati al ministero
dell'Ambiente alcuni dettagli e mostrate delle foto di un esemplare a cui piace
quella porzione di mare.
Orlando: “Consolidare rete delle aree marine protette” - "Questa giornata -
osserva il ministro Andrea Orlando - che saluta il ritorno in Italia della specie
marina simbolo del Mediterraneo mette in risalto l'importanza della tutela della
biodiversità marina. Sono estremamente soddisfatto per i risultati raggiunti e la
professionalità nel trattare una specie così pericolosamente a rischio di estinzione".
Inoltre, per Orlando è "un grande risultato per le Egadi, la riserva marina più
grande d'Europa. Lavoreremo per consolidare la rete delle aree marine protette
italiane".
osserva il ministro Andrea Orlando - che saluta il ritorno in Italia della specie
marina simbolo del Mediterraneo mette in risalto l'importanza della tutela della
biodiversità marina. Sono estremamente soddisfatto per i risultati raggiunti e la
professionalità nel trattare una specie così pericolosamente a rischio di estinzione".
Inoltre, per Orlando è "un grande risultato per le Egadi, la riserva marina più
grande d'Europa. Lavoreremo per consolidare la rete delle aree marine protette
italiane".
Esemplare avvistato potrebbe essere una femmina di 5 anni - Per la
ricercatrice dell'Ispra Giulia Mo, a capo del team che ha condotto il monitoraggio,
è "difficile sapere se ci sono altri esemplari; dobbiamo continuare il monitoraggio.
Per ora abbiamo dei piccoli tasselli che stiamo mettendo insieme. Dalle prime
fotografie (autunno-inverno 2011 e primavera 2012) sembra una femmina e dal
tipo di cicatrici sembra avere 5 anni". Gli scatti sono fatti da un sistema di 'foto-
trappole' disposte in punti strategici che si attivano al passaggio di animali e
che in questo caso hanno immortalato la foca monaca.
ricercatrice dell'Ispra Giulia Mo, a capo del team che ha condotto il monitoraggio,
è "difficile sapere se ci sono altri esemplari; dobbiamo continuare il monitoraggio.
Per ora abbiamo dei piccoli tasselli che stiamo mettendo insieme. Dalle prime
fotografie (autunno-inverno 2011 e primavera 2012) sembra una femmina e dal
tipo di cicatrici sembra avere 5 anni". Gli scatti sono fatti da un sistema di 'foto-
trappole' disposte in punti strategici che si attivano al passaggio di animali e
che in questo caso hanno immortalato la foca monaca.
foto tratta da: mareamico.it |
“Modello" di conservazione ha funzionato - Il ministro parla anche
della vittoria del "modello" di conservazione che ha funzionato, soprattutto
in relazione alla sensibilità dimostrata dalla popolazione: "Una scommessa
il cui esito non era scontato; far convivere tradizioni in forme nuove e coinvolgere
la popolazione, insieme con lo sviluppo di attività di volontariato". Un modo di
fare "valorizzazione" che "non soltanto non costituisce un vincolo allo sviluppo
ma che è esso stesso sviluppo". Il presidente dell'area marina protetta delle isole
Egadi conferma infatti che "la foca monaca non è più percepita come una minaccia
dalla popolazione. Ci auguriamo che il ministero dell'Ambiente voglia prestare
sempre più attenzione alle aree marine protette".
della vittoria del "modello" di conservazione che ha funzionato, soprattutto
in relazione alla sensibilità dimostrata dalla popolazione: "Una scommessa
il cui esito non era scontato; far convivere tradizioni in forme nuove e coinvolgere
la popolazione, insieme con lo sviluppo di attività di volontariato". Un modo di
fare "valorizzazione" che "non soltanto non costituisce un vincolo allo sviluppo
ma che è esso stesso sviluppo". Il presidente dell'area marina protetta delle isole
Egadi conferma infatti che "la foca monaca non è più percepita come una minaccia
dalla popolazione. Ci auguriamo che il ministero dell'Ambiente voglia prestare
sempre più attenzione alle aree marine protette".
Legambiente: “Si tratta di un evento eccezionale” - Il ritorno della foca
monaca nei mari italiani è "un evento unico in Italia ed eccezionale nel Mediterraneo".
Così Legambiente esprime la propria soddisfazione per il ritorno di "una delle
specie a maggior rischio di estinzione nel Mediterraneo". "Siamo davvero contenti
di apprendere questa grande notizia - dichiara il responsabile mare di Legambiente, Sebastiano Venneri - la presenza della foca monaca alle Egadi è un evento unico
in Italia e assolutamente eccezionale per tutto il Mediterraneo. Una presenza che
testimonia l’ottimo lavoro svolto dall’area marina protetta in questi ultimi anni e
dimostra come, con una corretta e attenta gestione del territorio, sia possibile far
convivere la qualità ambientale ed elementi di grande naturalità con il turismo,
la nautica da diporto e un’attività di pesca sostenibile importante qual è quella
condotta nel mare delle Egadi".
monaca nei mari italiani è "un evento unico in Italia ed eccezionale nel Mediterraneo".
Così Legambiente esprime la propria soddisfazione per il ritorno di "una delle
specie a maggior rischio di estinzione nel Mediterraneo". "Siamo davvero contenti
di apprendere questa grande notizia - dichiara il responsabile mare di Legambiente, Sebastiano Venneri - la presenza della foca monaca alle Egadi è un evento unico
in Italia e assolutamente eccezionale per tutto il Mediterraneo. Una presenza che
testimonia l’ottimo lavoro svolto dall’area marina protetta in questi ultimi anni e
dimostra come, con una corretta e attenta gestione del territorio, sia possibile far
convivere la qualità ambientale ed elementi di grande naturalità con il turismo,
la nautica da diporto e un’attività di pesca sostenibile importante qual è quella
condotta nel mare delle Egadi".
17 maggio 2013
Redazione Tiscali