Si sa che l'Australia e la Nuova Guinea furono colonizzate dalla nostra specie inaspettatamente presto, nella nostra storia. Molto più tardi ciò avvenne per la Nuova Zelanda. In quest'ultima sede sa anche di come e perché avvennero spaventosi episodi tra gruppi umani (Maori Neozelandesi e Moriori delle isole Chatam) affini, che però - in seguito alla separazione del mare - non si riconobbero come simili ed anzi condussero una crudelissima guerra disterminio, in un epoca abbastanza recente, in cui erano ancora cannibali.
Ieri, un team interdisciplinare di ricercatori (diretto dall'Università di Otago) ha illuminato di nuova luce la dieta, gli usi e le migrazioni dei primi Neo-Zelandesi, per mezzo dell'analisi isotopica delle loro ossa e dei denti.
Disegno tipico di un tatuaggio tradizionale Maori [Credit: Veer Images] |
I vari ricercatori sono stati coordinati dalla Professoressa Associata Hallie Buckley, del Dipartimento di Anatomia: insieme, hanno eseguito le analisi isotopiche su campioni recuperati da resti umani (koiwi tangata) dei Rangitane iwi tupuna, prima che venissero nuovamente riseppelliti a Wairau Bar nel 2009.
Il Wairau Bar Koiwi Project è solo parte di un più vasto progetto condotto in collaborazione i Rangitane iwi, il Museo di Canterbury e l'università di Otago e l'interpretazione dei dati è stata coadiuvata dai colleghi dello SPAR e dagli Archeologi dell'Università di Otago che hanno preso parte ai più recenti scavi nella zona.
Esaminando la percentuale di isotopi di carbonio ed idrogeno presenti nel collagene, il team è riuscito astimare per ogni individuo la qualità dell'apporto dietetico nel corso di un periodo di circa 10-20 anni precedente alla morte. L'analisi degli isotopi dello stronzio permette anche di distinguere tra individui cresciuti in paesaggi geologici differenti.
I tupuna furono originariamente sepolti in tre gruppi deparati presso un grande villaggio nel sito di Wairau Bar. Questo antico sito - scavato per la prima volta più di 70 anni fa - è uno dei più importanti in Nuova Zelanda, sia per la vetustà, sia per la vasta varietà di antichi manufatti polinesiani rinvenutavi.
Hallie Buckley e Rebecca Kinaston [Credit: University of Otago] |
Precedenti studi avevano dimostrato che una dei gruppi presentava distintive caratteristiche culturali rispetto agli altri due, sepolti nel medesimo sito. Tra queste erano: la differente posizione del defunto, la presenza di più numerose e ricche offerte funebri (tra cui ornamenti di ossa di balena ed uova di Moa) generalmente non rinvenute nelle sepolture degli altri due gruppi.
Le recenti analisi isotopiche di denti e collagene suggeriscono che i membri di questo particolare gruppo (gruppo 1) possedevano una medesima dieta e la stessa origine, mentre gli individui appartenenti al gruppo 2 e 3 avevano in comune una dieta più varia ed avevano trascorso la loro fanciullezza in zone geologicamente differenti, rispetto al gruppo 1.
Le recenti analisi isotopiche di denti e collagene suggeriscono che i membri di questo particolare gruppo (gruppo 1) possedevano una medesima dieta e la stessa origine, mentre gli individui appartenenti al gruppo 2 e 3 avevano in comune una dieta più varia ed avevano trascorso la loro fanciullezza in zone geologicamente differenti, rispetto al gruppo 1.
E' interessante notare che il gruppo 1 mostra una dieta sostanzialmente simile a quella che identifica i soggetti appartenenti a un gruppo preistorico di un sito delle isole Marchesi nella Polinesia Francese e con quello condivide una bassa diversità proteine della dieta.
Invece, i gruppi 2 e 3 appartengono ad individui che si nutrivano più variamente, nel corso di tutta la loro vita, disponendo evidentemente di una ben più vasta gamma di fonti proteiche, come quelle disponibili nella Nuova Zelanda: foche, pesci marini, cane, ratto, Moa, altri uccelli (piccioni, oche, cigni, allora tutti più abbondanti sull'isola, salvo il Moa, un enorme Dinornitiforme non volatile, oggi estinto).
Le grandi quantità di isotopi stronzio rinvenute nei gruppi 2 e 3 potrebbero significare che ambedue crebbero in regioni fuori del Wairau Bar, ma certamente non la medesima del gruppo 1. e che anch'essi erano cacciatori raccoglitori, ma in una zona geografica molto più vasta e generosa.
Questi risultati lasciano pensare che i primi colonizzatori della Nuova Zelanda fossero molto mobili. Il fatto che i gruppi 1 e 2 fossero ancora sepolti nel medesimo sito di Wairau suggerisce qualche forma sincretica per cui il villaggio rivestisse per lungo tempo un significato sacrale.
Invece, i gruppi 2 e 3 appartengono ad individui che si nutrivano più variamente, nel corso di tutta la loro vita, disponendo evidentemente di una ben più vasta gamma di fonti proteiche, come quelle disponibili nella Nuova Zelanda: foche, pesci marini, cane, ratto, Moa, altri uccelli (piccioni, oche, cigni, allora tutti più abbondanti sull'isola, salvo il Moa, un enorme Dinornitiforme non volatile, oggi estinto).
Le grandi quantità di isotopi stronzio rinvenute nei gruppi 2 e 3 potrebbero significare che ambedue crebbero in regioni fuori del Wairau Bar, ma certamente non la medesima del gruppo 1. e che anch'essi erano cacciatori raccoglitori, ma in una zona geografica molto più vasta e generosa.
Questi risultati lasciano pensare che i primi colonizzatori della Nuova Zelanda fossero molto mobili. Il fatto che i gruppi 1 e 2 fossero ancora sepolti nel medesimo sito di Wairau suggerisce qualche forma sincretica per cui il villaggio rivestisse per lungo tempo un significato sacrale.
Se fosse così, questo fatto potrebbe essere in realtà l'iniziale sviluppo, tra i primi colonizzatori della Nuova Zelanda, di un rito sepolcrale già antesignano dell'attuale rituale tangihanga, nel corso del quale i Maori sono spolti nelle loro terre ancestrali.
Source: University of Otago [16 Maggio 2013]