K e r u B
- Voce cavernosa (critica, ma dubbiosa): “C’è poca logica in questo scritto. E il titolo
non mi piace, anche se vi comprendo la sottile perfidia della trappola
nascosta: ‘Kerub’ è un termine ambiguo”.
- Voce flautata (suadente): “Logica, via! – voglia il Lucente Figlio del Mattino scusarmi –
perché mai dovrebbe essercene, poi? Chi cerca più la Logica, oggi, in fondo?”
- Voce cavernosa (contrariata): “Chi legge libri la desidera, la cerca probabilmente: paga e quindi
esige qualche cosa in cambio”.
- Voce flautata (quasi irridente, ma in evidente disagio): “Faccio osservare con sommo rispetto, Figlio
dell’Aurora, che qualche cosa si ottiene, eccome, anche in cambio di questo
scritto. Che poi non sia esattamente ciò che si cercava è l’alea di tutti i libri!
Ma devo insistere: proprio nessuno cerca più la Logica, Vostro Eterno
Malessere. O il Buonsenso. O altre vecchie cose, non più in voga…”.
- V.c. (intransigente e decisa, ora): “Andiamo! Si deve avvertire preventivamente il
lettore, per chiarezza, fin dalla prima pagina: egli deve sapere che cosa sta
scegliendo”.
- V.f. (più conciliante,
ma apprensiva): “ Chiedo scusa, Sua Orrida
Eccellenza. Si potrebbe forse subito iniziare con: ‘Che cosa
desiderate ottenere, voi, da uno scritto? Ebbene, qualunque cosa sia, vi dico
subito che non l’avrete certamente da questa lettura… Quindi deponete il libro
– finché siete in tempo – ed anzi uscite addirittura da questo negozio. Perché?
Si tratta di un racconto senza né capo, né coda… O meglio: possiede un capo
cornuto ed una coda a punta di freccia. E puzza. Almeno è così nelle
rappresentazioni più classiche, dal Medioevo in poi… Ma sappiamo bene quanto
poco valgano le interpretazioni di quell’epoca e quanto fossero oleografiche ed
anti scientifiche’. Crede che andrebbe bene
così?”.
- V.c. (spazientita):
“Non basta. Si deve aggiungere esplicitamente: ‘Contiene descrizioni
che offenderanno la vostra sensibilità. Contiene situazioni nelle quali vi
dispiacerà riconoscervi: è uno
specchio riflettente della vostra individuale ed inaccettabile realtà personale
e dei vostri sogni più inconfessabili’.
Sono stanco di ricevere continuamente complicazioni e rigetti dall’ufficio
legale per l’invalidità di patti sottoscritti troppo frettolosamente e
fraudolentemente. In più, i ricorsi per inadeguata informazione preventiva
rendono molto più guardinghi i candidati, in seguito. E questo non va: si
perdono per sempre!”.
- V.f. (rassegnata, con una nota di tensione): “Se questi sono gli ordini precisi di Sua Profonda
Malevolenza, ci atterremo alla Sua volontà e faremo esattamente così”.
- V.c. (più serena):
“Aggiungi anche, in tono scherzoso: ‘Se vi avverto prima, porcellini,
poi non potrete più venire a lamentarvi per la vostra finalmente ottenuta
totale corruzione, adducendo come causa proprio questo racconto, invece del
vostro personale e spontaneo esercizio del libero arbitrio’. È un’espressione che catturerà i migliori
candidati, operando nel contempo una garbata persuasione occulta sugli
altri…chissà che non tiriamo su le reti piene, per una volta (segue
occhiataccia verso il succubo)?”
- V.f. (collaborante, ma distaccata): “Benissimo, mio Perfido e Luminosissimo. Poi posso
cominciare con il racconto, con sua infamissima licenza?”
- V.c. (conclusiva, riconsiderando il Tutto): “Senz’altro indugio. Ma ripeto: manca di
qualsivoglia logica… A me piace la Logica. Se potessi amare, l’amerei. Non
potendo farlo, mi limito a farmela piacere…”.
- V.f. (si schiarisce la gola).
(Dall'Incipit del romanzo "KERUB")...