Caro
Uviguta Olf , amico mio,
(ti chiamo così, invece che con il soprannome che ti ho inventato, Pasuco, perché questa è un'occasione ufficiale: lo so che altrimenti ti offendi, ormai ti conosco bene... sei molto sensibile, se mi perdoni il gioco di parole, dal momento che sei fatto di tutti i sensi umani - udito, vista, gusto, tatto, olfatto),
Ti devo lasciare per due settimane, perché parto e - in viaggio - non avrò il computer.
E' solo questione di un po' di tempo - l'altra variabile di cui prendo nota in questo WebLog - nel frattempo (troppi giochi di parole?): stammi bene e non squagliarti né evaporarti sotto il solleone capitolino...
Tornerò presto e riprenderemo il discorso, come e meglio di prima...
L'uomo percepisce l'ambiente attraverso i cinque sensi. Inoltre, possiede una percezione particolare - che è quella del tempo - che non è solamente un adattamento automatico al clima, all'irradiazione solare ed alla stagione (come in alcuni altri animali) bensì è la capacità critica di percepire il trascorrere del proprio tempo biologico, nell'ambiente.Di tutto questo vorrei parlare, per i primi 150 anni: poi, forse patteggeremo su quale prossimo argomento discorrere insieme
venerdì 24 agosto 2012
The game in the name, Nomen Omen.
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saluti,
uviguta olf