venerdì 13 settembre 2013

Elmi cornuti



tentativo di rendimento grafico degli elmi degli shardana

Le corna degli elmi sono una favola metropolitana: gli elmi erano calotte e basta, poco di più. 

Naturalmente, si deve intendere bene quali corna, di che dimensioni, di che animali, e di che materiale. Il discorso è piuttosto lungo e complesso: è stato studiato seriamente da pochi.

Gli elmi di zanne di cinghiale sono solo un'apparente contraddizione, per moltissimi motivi: essi sono leggeri, rivestiti di materiale resistente e morbido, legati insieme in modo elastico e quindi offrono 'compliance' e resistenza in modo apprezzabile, senza gravare di soverchio peso il guerriero.

La 'teoria' per cui tali elmi di corna non si siano conservati perché fatti di materiale deperibile è utile al perdurare della falsa credenza tra i non informati.

Anche gli elmi greci classici avevano protuberanze (in genere apicali, per sorreggere la decorazione, leggerissima, con crine di cavallo o penne o altro materiale appariscente e probabilmente multicolorato). 

Ma un corno rigido, posto a ciascun lato dell'elmo ed ancorato in modo robusto alla calotta dell'elmo è più utile all'avversario che al portatore dell'elmo stesso. Le corna sono maniglie per tenere fermo il portatore mentre gli si taglia la gola, oppure sono punti di scarico preferenziali dei vettori della forza applicata all'arma che colpisce l'elmo. 
La calotta scarica in senso tangenziale detti vettori, allontanadoli in senso centrifugo. 
Il corno, invece, cattura tutta la forza del colpo inferto e la riveicola in senso centripeto: in questo caso, si potrebbe avere di tutto, da una semplice contusione encefalica, a ferite aperte e fratture della teca o delle vertebre cervicali.

I guerrieri antichi saranno stati rozzi, ma non erano stupidi: non avevano corna negli elmi.
Naturalmente, l'Armata Brancaleone Shardariana si è data molto daffare per dimostrare l'esistenza dell'elmo cornuto tra i Popoli del Mare (espressione con la quale i componenti l'Armata intendono riferirsi unicamente ai Shardana), ideando alcune ricostruzioni di fantasia, che riporto qui.
ricostruzione a partire da un 'bronzetto sardo'
Inutile dire che l'archeologia non ha mai reperito elmi cornuti per uso militare...