giovedì 5 settembre 2013

miserabilia

Caro amico mio Pasuco:
lascia che oggi mi confidi e mi sfoghi con te.

Mi sono spesso lagnato  - lo sai - per il grave danno che in molti modi i falsari* producono alla cultura, che è patrimonio di tutti.
Ogni nozione errata e fuorviante, poi, trova dei volenterosi ripetitori che contribuiscono a diffonderla.

Orbene,  mi sono proprio poco fa trovato a cercare il vocabolo 'sardi', nella rete. Mi è subito balzata incontro la città di Sardi (sito archeologico)Wikipedia, come i cipressi di Bolgheri di poetica memoria...
Si tratta di quattro righe, due fotografie e qualche riferimento: troppo poco - ho pensato tra me.
Poi ho letto - e non riuscivo a credere a quello che leggevo.

Eccone il motivo: nella versione italiana, s'introduce subito il concetto di 'città in cui regnavano gli Eraclidi' e si indugia nel mito, saltando a piè pari i vari nomi (con pronunzia relativa) che la città ha avuto e la descrizione sommaria della sua pur lunga storia conosciuta e degna di nota.
Sono allora andato a controllare le "Voci Correlate", la prima delle quali è (indovina un po'?), niente popò di meno che "Popoli del Mare"!
Dato che la voce "Popoli del Mare" è la più falsa, più intensamente ideologizzata e maggiormente inficiata voce di tutto l'Internet (italiano e straniero), questa mi è bastata come prova del fatto che mi trovavo di fronte ad un ennesimo argomento di Wikipedia lottizzato ideologicamente da qualcuno.
Come prova del nove è più che sufficiente operare un confronto con ciò che - alla stessa voce - scrivono le versioni Francese, Inglese, Tedesca di Wiki: vi sono articoli molto più lunghi, esaurienti, e - soprattutto - molto meno o punto ideologici.

Ecco il motivo per cui Wikipedia non costituisce una fonte affidabile e non può essere consultata a cuor leggero: numerosi miserabili vi scrivono le loro schifezze (e controllano con una certa assiduità che vi restino: provate a cancellarle!).
Sia chiaro: questo accade, in misura minore, anche nelle versioni straniere di Wiki e da qui deriva la scarsa affidabilità di Wikipedia in genere, che prima o poi farà crollare - a ragione - tutto il castello di carte. 
Come sarà questo 'qualcuno' che non ha niente altro di meglio da fare che riempire la Rete delle proprie miserabili, febbricitanti ideologie?
Riesci ad immaginartelo, Pasuco?
Io no. Ma è certamente un essere miserabile. Convinto che il ripetere mille volte una falsità la farà diventare una verità.
Ma più ancora di queste persone, mi fanno rabbia quegli ottusi imbecilli che riportano come vere - acriticamente, senza controllarle - quelle fesserie inventate.
Pesci-remora di un essere miserabile: che ruolo!
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A proposito, Pasuco, prova a digitare: 'Falso Epigrafico' e poi seleziona la categoria 'Immagini': indovina quale nome troverai con maggiore frequenza tra gli autori... 
Quasi un'involontaria ammissione di colpa! 
Non credi?

La melagrana d'avorio, pur frammentaria ed incompleta, che era considerata il più antico reperto del Primo Tempio di Gerusalemme proprio per l'iscrizione, in caratteri ebraici antichi, datata al VII secolo a.C. interpretata da A. Lemaire qdsh khnm lb[yt yhwh] "sacro ai sacerdoti della ca[sa di YHWH]". Si pensava che l'oggetto costituisse la parte superiore di uno scettro cerimoniale utilizzato nel culto. E' stato dimostrato che l'ggetto è autentico, ma l'iscrizione è un falso recente erudito. Il peggior tipo di miserabile falsario è un erudito.



*per falsario intendo chiunque produca oggetti 'archeologici' falsi, o introduca teorie 'storiche' artatamente ideologiche e quindi strumentali ad un proprio progetto, o cerchi in qualsiasi modo di fare affermare idee che non sono in alcun modo supportate da prove scientifiche, a qualunque scopo.
L'iscrizione della melagrana d'avorio.
L'esempio migliore è dato dal famoso 'caso' dell'Uomo di Piltdown, che rallentò, (togliendo i finanziamenti) e confuse per più di mezzo secolo gli studi  (allora già in corso) sull'origine africana dell'Umanità. Il falsario - un certo Dawson - fu identificato dopo morto: visse convinto di averla fatta franca.