sabato 22 giugno 2013

Alimentazione d'Estate

Finalmente l’estate!

Però: attenzione! 
L'estate e le sue temperature più elevate aumentano il rischio di intossicazioni alimentari o infezioni, bisogna prestare molta attenzione a

-  che cosa si mangia,
- che cosa si beve e 
- come si conservano gli alimenti
-come si preparano gli alimenti e le bevande.

La temperatura, più alta, favorisce la presenza, il moltiplicarsi e la trasmissione all’uomo dei microrganismi patogeni degli alimenti. Gli esperti consigliano quindi di avere un occhio di riguardo non solo a quello che si mangia, ma anche a ciò che si beve.

Meglio anche sapere quali sono gli alimenti più pericolosi in questo senso (1), per potersi meglio difendere da rischi non visibili ad occhio nudo ed avere sempre la situazione sotto controllo.

Tra le preparazioni più a rischio, secondo il Centro per il Controllo e la Prevenzione delle malattie, ci sono sicuramente quei piatti che sono di maggiore appetibilità e facilità di preparazione in estate:
- i piatti freddi veloci da preparare e che non richiedono cottura, specialmente le insalate e i carpacci di carne e pesce crudo.


(1)

LE UOVA
Con le uova si può facilmente contrarre la salmonella (ogni anno più di 140.000 americani sono infettati da questo batterio). Attenzione alla conservazione delle uova e mangiatele crude solo se siete molto certi della freschezza e della provenienza: tenete presente che in alcuni dolci (ad esempio: il tiramisù) le uova sono, appunto, crude!

LA FRUTTA

Lo scorso anno la Food and Drug Adiministration ha ritirato più di mezzo milione di meloni perché infetti dalla salmonella. Tutta la frutta è a rischio, quindi è importante scartare le parti avariate e lavarla molto bene prima di mangiarla, eventualmente, sbucciarla.
Il concetto di base è che i meloni e le angurie posano sul terreno: sono quindi a rischio d’infezione interumana remota, specialmente se detta frutta è stata fertilizzata con liquami. Deve assolutamente essere lavata accuratamente prima di essere tagliata e sbucciata. Le trasmissioni possibili includono anche l’epatite virale, quindi sono potenzialmente molto pericolose.


I VEGETALI

Le verdure, i germogli e i semi, sono tra i maggiori portatori di salmonella e di altre infezioni batteriche. Meglio mangiarle cotte, se consumate crude lavarle accuratamente con bicarbonato o meglio con altri disinfettanti alimentari contenenti cloro (Euclorina ad esempio). Per tutte le verdure che si coltivano vicino al terreno vale lo stesso principio di cui sopra.


L'ACQUA

Inutile ricordare che d'estate si deve sempre aumentare notevolmente l'apporto di liquidi, parallelamente alla maggiore dispersione.
Il problema TOSSINFETTIVO riguarda principalmente i turisti, che non hanno difese immunitarie contro i nostri batteri locali, per cui noi, con ogni probabilità, siamo ormai immunizzati essendo stati cronicamente esposti. E’ però sempre meglio verificare sempre che l'acqua da fontane o luoghi poco raccomandabili per l'igiene sia potabile. Nel dubbio, preferire sempre l’ acqua in bottiglia.

LA CARNE

Per evitare brutte sorprese, la carne va sempre conservata in frigo e poi cotta molto bene. E’ sempre preferibile macinare la carne in casa, poco prima di cuocerla: la carne macinata è più facile e rapida preda dei batteri. Le infezioni che possono derivare da una cattiva conservazione della carne sono: la salmonella. l'escherichia colli e la listeria che uccide una persona su 5 di quelle infestate.

 

LATTE, YOGURT E LATTICINI

Preferire il latte pastorizzato rispetto al latte crudo, fare attenzione al burro e ai formaggi freschi. Controllare la data di scadenza e l’integrità della confezione.Lo stesso vale per i gelati e gli yogurt. Acquistare i prodotti nei negozi di fiducia, anche una piccola disattenzione nella catena del freddo può esporre il cibo a deterioramento. I gelati vanno conservati in freezer e se si sono sciolti in tavola fino a diventare quasi liquidi non vanno ricongelati (esistono batteri criogeni che sono innocui, ma se si moltiplicano troppo danno dissenterie fastidiose). I gelati confezionati – se si sono sciolti – possono talvolta essere riconosciuti (i coperchi delle coppette o dei coni spesso si spostano o sono curve o mostrano segni di scolamento del prodotto): meglio osservarli con attenzione, prima di acquistarli.


IL PESCE

Le raccomandazioni che si leggono più spesso, come la seguente, sono per lo meno incaute: “Non mangiare mai frutti di mare crudi se non sono certificati e nemmeno pesce crudo se non siete certi che abbia subito il processo di abbattimento di temperatura a -20°C. Inoltre il pesce può essere contaminato da un vibrione che causa il colera, molta attenzione anche alla provenienza oltre che alla freschezza.”


In realtà: i frutti di mare sono organismi filtratori. Questo significa che filtrano e spesso trattengono ciò che è presente nell’acqua che filtrano per vivere. Se nell’acqua è presente il virus dell’epatite o un vibrione del colera, ne  risultano regolarmente infetti. Praticamente, la loro funzione è come quella del nostro rene e del nostro fegato. Non è prudente cibarsene. Il pesce, poi, non andrebbe mai consumato crudo: la possibilità di contrarre l’infestazione da Anisakis è remota, ma esiste (l'Anisakis resiste anche ai -20°C! In realtà è distrutto dalla cottura, che però deve essere una vera cottura: le acciughe nella pizza, per esempio, non sono veramente cotte). Non è affatto una bella esperienza: è meglio lasciarla sui libri di testo.