Finalmente l’estate!
Però: attenzione!
L'estate e le sue
temperature più elevate aumentano
il rischio di intossicazioni alimentari o infezioni, bisogna
prestare molta attenzione a
- che cosa si mangia,
- che cosa si beve e
- come si conservano
gli alimenti
-come si preparano
gli alimenti e le bevande.
La temperatura, più alta, favorisce la presenza, il
moltiplicarsi e la trasmissione all’uomo dei microrganismi
patogeni degli alimenti. Gli esperti consigliano quindi di
avere un occhio di riguardo non solo a quello che si mangia, ma anche a ciò che si beve.
Meglio anche sapere quali sono gli alimenti più pericolosi in questo senso (1), per potersi meglio difendere da rischi non visibili ad occhio nudo ed avere sempre la situazione sotto controllo.
Tra le preparazioni più a rischio, secondo il Centro per il Controllo e la Prevenzione delle malattie, ci sono sicuramente quei piatti che sono di maggiore appetibilità e facilità di preparazione in estate:
Meglio anche sapere quali sono gli alimenti più pericolosi in questo senso (1), per potersi meglio difendere da rischi non visibili ad occhio nudo ed avere sempre la situazione sotto controllo.
Tra le preparazioni più a rischio, secondo il Centro per il Controllo e la Prevenzione delle malattie, ci sono sicuramente quei piatti che sono di maggiore appetibilità e facilità di preparazione in estate:
- i piatti freddi veloci da preparare e che non richiedono cottura, specialmente le
insalate e i carpacci di carne e pesce crudo.
(1)
LE UOVA
Con le uova si può facilmente contrarre
la salmonella (ogni anno più di 140.000 americani sono infettati da questo
batterio). Attenzione alla conservazione delle uova e mangiatele crude solo se
siete molto certi della freschezza e della provenienza: tenete presente che in
alcuni dolci (ad esempio: il tiramisù) le uova sono, appunto, crude!
LA FRUTTA
Lo scorso anno la Food and Drug Adiministration ha ritirato più di mezzo milione di
meloni perché infetti dalla salmonella. Tutta la frutta è a rischio,
quindi è importante scartare le parti avariate e lavarla molto bene prima di
mangiarla, eventualmente, sbucciarla.
Il concetto di base è che i
meloni e le angurie posano sul terreno: sono quindi a rischio d’infezione
interumana remota, specialmente se detta frutta è stata fertilizzata con
liquami. Deve assolutamente essere lavata accuratamente prima di essere
tagliata e sbucciata. Le trasmissioni possibili includono anche l’epatite
virale, quindi sono potenzialmente molto pericolose.
I VEGETALI
Le verdure, i germogli e i
semi, sono
tra i maggiori portatori di salmonella e di altre infezioni batteriche. Meglio
mangiarle cotte, se consumate crude lavarle accuratamente con bicarbonato o meglio
con altri disinfettanti alimentari contenenti cloro (Euclorina ad esempio). Per
tutte le verdure che si coltivano vicino al terreno vale lo stesso principio di
cui sopra.
L'ACQUA
Inutile ricordare che d'estate si deve sempre aumentare notevolmente l'apporto di liquidi, parallelamente alla maggiore dispersione.
Il problema TOSSINFETTIVO riguarda
principalmente i turisti, che non hanno difese immunitarie contro i nostri
batteri locali, per cui noi, con ogni probabilità, siamo ormai immunizzati essendo stati cronicamente esposti. E’ però
sempre meglio verificare sempre che l'acqua da fontane o luoghi poco
raccomandabili per l'igiene sia potabile. Nel dubbio, preferire sempre l’ acqua in bottiglia.
LA CARNE
Per evitare brutte
sorprese, la carne va sempre conservata in frigo e poi cotta molto bene. E’ sempre preferibile macinare la carne in casa,
poco prima di cuocerla: la carne macinata è più facile e rapida preda dei
batteri. Le infezioni che possono derivare da una cattiva conservazione della
carne sono: la salmonella. l'escherichia colli e la listeria che uccide una
persona su 5 di quelle infestate.
LATTE, YOGURT E LATTICINI
Preferire il latte pastorizzato rispetto al latte crudo, fare
attenzione al burro e ai formaggi freschi. Controllare la data di scadenza e l’integrità
della confezione.Lo stesso vale per i gelati e gli yogurt. Acquistare i
prodotti nei negozi di fiducia, anche una piccola disattenzione nella catena del freddo può esporre il cibo a
deterioramento. I gelati vanno conservati in
freezer e se si sono sciolti in tavola fino a diventare quasi liquidi non vanno ricongelati (esistono batteri
criogeni che sono innocui, ma se si moltiplicano troppo danno dissenterie
fastidiose). I gelati confezionati – se si sono sciolti – possono talvolta
essere riconosciuti (i coperchi delle coppette o dei coni spesso si spostano o
sono curve o mostrano segni di scolamento del prodotto): meglio osservarli con
attenzione, prima di acquistarli.