Rinvenuto tumore osseo in Neanderthal
E' cosa nota che - con il sopravvento di antibiotici e 'catena del freddo' - molte patologie umane (tossinfezioni, malattie infettive) si sono modificate fino quasi a scomparire. Inoltre, tutti gli altri accorgimenti igienici e tecnologici hanno ulteriormente migliorato le condizioni lasciato libero dalle infezioni è stato più che abbondantemente rioccupato dalle malattie tumorali e degenerative, che sono indiscutibilmente legate al deterioramento delle condizioni ambientali globali. Si pensava pertanto che i tumori fossero una patologia solo moderna. Non è così.
Il primo caso di tumore osseo costale nei resti di un Neanderthal dimostra che una patologia tumorale che consideriamo moderna affliggeva anche allora gli esseri viventi (almeno, uno di loro!). La ricerca è esposta per estesonel numero del 5 giugno della rivista PLOS ONE da David Frayer della University of Kansas e da altri colleghi di altri istituti.
La scoperta di una displasia fibrosa è ancora precedente a questa, di almeno 100.000 anni. Prima che uscisse questo studio, il cancro osseo più antico risaliva a campioni di 1000-4000 anni fa. Questa costola tumorale, invece, recuperata a Krapina, neell'odierna Croazia, è un reperto incompleto, per cui i ricercatori non hanno potuto stabilire gli eventuali effetti sistemici che il tumore ebbe sull'individuo che ne era affetto.
La fibrodisplasia ossea negli uomini moderni è di gren lunga più frequente degli altri tumori ossei, ma Frayer sostiene che il cancro è estremamente raro nei fossili umani. Questo ritrovamento dimostra che i Neanderthal - che vivevano in un mondo naturale, in ambiente non inquinato - erano soggetti alle stesse patologie cui andiamo soggetti oggi.
I Neanderthals avevano una durata di vita lunga circa la metà di quella degli uomini moderni nelle nazioni sviluppate ed erano esposti a differenrti fattori ambientali. Questo studio conclude che probabilmente, proprio per questi differenti fattori d'ambiente le malattie neoplastiche sono un riscontro raro nelle popolazioni umane preistoriche.
La scoperta di una displasia fibrosa è ancora precedente a questa, di almeno 100.000 anni. Prima che uscisse questo studio, il cancro osseo più antico risaliva a campioni di 1000-4000 anni fa. Questa costola tumorale, invece, recuperata a Krapina, neell'odierna Croazia, è un reperto incompleto, per cui i ricercatori non hanno potuto stabilire gli eventuali effetti sistemici che il tumore ebbe sull'individuo che ne era affetto.
La fibrodisplasia ossea negli uomini moderni è di gren lunga più frequente degli altri tumori ossei, ma Frayer sostiene che il cancro è estremamente raro nei fossili umani. Questo ritrovamento dimostra che i Neanderthal - che vivevano in un mondo naturale, in ambiente non inquinato - erano soggetti alle stesse patologie cui andiamo soggetti oggi.
I Neanderthals avevano una durata di vita lunga circa la metà di quella degli uomini moderni nelle nazioni sviluppate ed erano esposti a differenrti fattori ambientali. Questo studio conclude che probabilmente, proprio per questi differenti fattori d'ambiente le malattie neoplastiche sono un riscontro raro nelle popolazioni umane preistoriche.
Ma questo ritrovamento di una costola affetta da tumore osseo e risalente a 120.000 anni fa, oltre che sorprenderci, ci permette di comprendere che il tumore e l'uomo sono stati pur sempre compagni di viaggio per un lunghissimo tempo.
Source: Public Library of Science [June 05, 2013]
Source: Public Library of Science [June 05, 2013]