sabato 8 giugno 2013

ARCHEOLOGIA MARINA: ZACINTO, FOSCOLO, ULISSE, OMERO.

Resti architettonici rinvenuti nelle acque di Zante.

Un nuovo ed estremamente importante sito archeolgico sottomarino - includente un'imponente quantità di resti architettonici sommersi - è stato scoperto da una squadra della Spraintendenza per le Antichità Sommerse ad una profondità compresa tra i 2 ed i 6 metri al largo della spiaggia di Zante (Zacinto), presso la zona di Alikanas. La squadra aveva già svolto sopralluoghi nell'area dal 13 di Maggio, in risposta ad un invito da parte del Municipio di Zante e ad un'indicazione personale da parte del signor P. Voutos.

Architectural remains found off Zakynthos shore
Risultati dell'esplorazione subacquea di Alikanas [Fonte: To Vima]

Il vasto sito archeologico copre circa 30.000 metri quadrati (tre ettari!) e contiene tracce visibili di pavimentazioni, basi di colonnati, ed altro, dato che tutto intorno vi si trova materiale antico da costruzione variamente sparso. Si sono contate almeno 20 basi circolari di colonne, di circa 35 cm di diametro, ciascuna recante un forame centrale rotondo, forse inteso all'alloggio di colonne lignee.

Le osservazioni preliminari hanno indotto a pensare che i resti siano attribuibili ad un grande edificio pubblico antico, probabilmente pertinente ad antiche strutture portuali di una città. Vista la mancanza di ceramica sulla superficie, è ancora difficile dare una possibile datazione della struttura. Ma già dalle grandi dimensioni del sito è possibile concludere in via preliminare che si possa trattare di un insediamento molto importante e di rilievo nella zona di Alikanas. 

La Sopraintendenza  Greca per le Antichità Sommerse, in collaborazione con il Municipio di Zante, procederà a finanziare ricerche più esaustive e ad una mappatura del sito non appena possibile, allo scopo di chiarire ulteriormente  sia la storia sia la topografia dell'antica Zacinto.

Fonte: Archaiologia Online [June 06, 2013]

Né più mai toccherò le sacre sponde
ove il mio corpo fanciulletto giacque,
Zacinto mia, che te specchi nell’onde
del greco mar da cui vergine nacque
Venere, e fea quelle isole feconde
col suo primo sorriso, onde non tacque
le tue limpide nubi e le tue fronde
l’inclito verso di colui che l’acque
cantò fatali, ed il diverso esiglio
per cui bello di fama e di sventura
baciò la sua petrosa Itaca Ulisse.
Tu non altro che il canto avrai del figlio,
o materna mia terra; a noi prescrisse
il fato illacrimata sepoltura.





















Parafrasi

Io non toccherò mai più le sacre rive del mare, dove trascorsi la mia fanciullezza, o mia Zacinto, che ti specchi nelle onde del mare greco, da cui, fanciulla, nacque Venere e rendeva quelle isole fertili con il suo primo sorriso, per cui non passò sotto silenzio le tue nubi limpide e la tua vegetazione l’illustre poesia di colui (Omero) che cantò le peregrinazioni volute dal destino e l’esilio in terre lontane, in seguito ai quali Ulisse, illustre per la gloria e le sventure, baciò la sua rocciosa Itaca. O mia terra natale, tu non avrai null’altro che il canto del tuo figlio: a noi, infatti, il destino ha riservato una tomba su cui nessuno verrà a piangere.

Figure retoriche

    • Enjambements: “nacque / Venere” (vv. 4-5); “onde / del greco mar” (vv. 3-4) “l’acque / cantò” (vv. 8-9); “prescrisse / il fato” (vv. 13-14);
    • Allitterazioni: “sacre sponde” (v. 1); “fea… feconde” (v. 5); “vergine…/Venere” (vv. 4-5); “Ulisse…diverso…esiglio” (vv. 9-11); L’inclito verso di colui che L’acque/ cantò fatali (vv. 8-9);
    • Apostrofi: “Zacinto mia” (v. 3); “o materna mia terra” (v. 13);
    • Perifrasi: “colui che l’acque / cantò fatali” (vv. 8-9);
    • Sineddochi: “sponde” (v. 1); “greco mar” (v. 4); “limpide nubi” (v. 7); “fronde” (v. 7); “inclito verso” (v. 8);
    • Anastrofi: “vergine nacque / Venere” (vv. 4-5); “l’acque / cantò fatali” (vv. 8-9); “il canto avrai del figlio” (v. 12);
    • Litote: “non tacque” (v. 6)