venerdì 7 giugno 2013

Archeomedicina forense

Deadly ancient Egyptian medication - Antica medicina mortale egizia.


Il 'corpo del reato' consiste in un semplice flacone proveniente dagli effetti personali  del Faraone Hatshepsut (una donna) che visse intorno al 1450 a.C. e che si trovano  esposti nella collezione permanente del Museo Egizio dell'Università di Bonn. Per circa tre millenni e mezzo il flacone potrebbe avere protetto un terribile segreto mortale. Questo è ciò che il Curatore della collezione, Michael Hoveler-Muller, insieme allDr Helmut Wiedenfeld dell'Istituto di Farmacologia dell'Università, hanno scoperto. 
 The corpus delicti is a plain flacon from among the possessions of Pharaoh Hatshepsut, who lived around 1450 B.C., which is on exhibit in the permanent collection of the Egyptian Museum of the University of Bonn. For three and a half millennia, the vessel may have held a deadly secret. This is what the Head of the collection, Michael Hoveler-Muller and Dr. Helmut Wiedenfeld from the university's Pharmacology Institute just discovered. 
Dopo due anni di ricerca è ormai chiaro che il flacone non contenesse un profumo; invece, si trattava di una specie di crema per la cute, oppure una medicina destinata al monarca per un eczema di cui soffriva. In aggiunta, il farmacologo ha identificato una sostanza potentemente carcinogena. Forse Hatshepsut fu uccisa dalla sua stessa medicina?
 After two years of research it is now clear that the flacon did not hold a perfume; instead, it was a kind of skin care lotion or even medication for a monarch suffering from eczema. In addition, the pharmacologists found a strongly carcinogenic substance. Was Hatshepsut killed by her medicine? 

The mummified remains of Queen Hatshepsut, ancient Egypt's most famous female pharaoh.
 I resti mummificati della Regina Hatshepsut, famoso Faraone femmina. [Credit: AFP/Cris Bouroncle]

Quando Michael Hoveler-Muller divenne il curatore del Museo Egizio dell'Università di Bonn, nel 2009, gli venne in mente di esaminare l'interno del flacone che, secondo un'iscrizione, apparteneva al Faraone Hatshepsut. Il suo collo era stato tappato  da quello che era comunemente stato consideratoa un'incrostazione di "sporco", ma Hoveler-Muller sperava si potesse trattare dell'originale tappo di creta. In quel caso, una piccola quantità del contenuto originale sarebbe potuta ancora essere contenuta nel flacone. Nel dr Helmut Wiedenfeld trovò l'ideale collega per andare a fondo della questione e del flacone. When Michael Hoveler-Muller became the curator of the Egyptian Museum of the University of Bonn in 2009, it occurred to him to examine the interior of the vessel that, according to an inscription, belonged to Pharaoh Hatshepsut. Its neck had been blocked with what was generally considered "dirt," but Hoveler-Muller suspected that it might also be the original clay stopper. So possibly, some of the original contents might still be inside. In Dr. Helmut Wiedenfeld from the Pharmacy Institute, he found just the right partner, to get to the bottom of this question and of the flacon. 

Nella Clinica Radiologica dell'Università di Bonn il flacone fu sottoposto a scansione TC (tomografia computerizzata) . Il sospetto del curatore fu confermato proprio allora - non solo la chiusura era intatta , ma il flacone conteneva i residui asciutti di un liquido. nell'estate del 2009 il professor Friedrich Bootz della Clinica Universitaria di Oto-Rino-Laringoiatria usò un endoscopio per raccogliere dei campioni di questo antico contenuto.  At the Radiology Clinic of the Bonn Universitatsklinikum, the flacon was subjected to a CAT scan. Here, the Egyptologist's suspicion was confirmed – not only was the closure intact, but the vessel also held residue of a dried-up liquid. In the summer of 2009, Professor Dr. Friedrich Bootz from the Klinik und Poliklinik fur Hals-, Nasen- und Ohrenheilkunde (laryngology, rhinology and otology) of the University of Bonn took samples, using an endoscope. 

Too greasy for perfume - Troppo grasso per un profumo.

Questo permise al dott. Wiedenfeld e alla sua equipe di analizzare  l'antica sostanza allo scopo d'identificarne gli ingredienti. E fu subito molto chiaro che ciò che avevano trovato non era affatto un profumo evaporato. La mistura conteneva un miscuglio di olio di palma e di olio di mela di noce moscata. Il dott Wiedenfeld non credeva possibile che qualcuno potesse mettere una mistura così grassa sul proprio viso, che l'avrebbe reso più simile ad una porzione di costine arrosto. Altri due componenti indirizzarono i farmacologi in guardia circa lo scopo preciso di quel preparato. Furono rinvenuti una grande quantità di acidi grassi insaturi che offrono sollievo a pazienti sofferenti di malattie della pelle. Quindi l'egittologo ebbe gli strumenti per aggiungere un altro pezzo del rompicapo al quadro d'isieme: è infatti dimostrato che erano presenti casi di malattie della pelle nella famiglia di Hatshepsut. Patologie cutanee infiammatorie come la psoriasi, infatti, hanno una forte componente genetica. This allowed Dr. Wiedenfeld and his team to analyze the old substances for their ingredients. And it became obvious very quickly that what they had found was not dried-up perfume. The mix contained large amounts of palm oil and nutmeg apple oil. "I didn't think anybody would put so much grease on her face," said Dr. Wiedenfeld. "That would make her look as greasy as a plate of ribs." Two additional components clued the pharmacologist in to the actual purpose of the mix, "We found a lot of unsaturated fatty acids that provide relief for people with skin diseases." And this is where the Egyptologist was able to add another piece of the puzzle, "It is indeed known that there were cases of skin disease in Hatshepsut's family." Inflammatory skin diseases such as psoriasis have a largely genetic component. 

Michael Hoveler-Muller (left-sinistra) and Dr. Helmut Wiedenfeld with the mysterious vial , alle prese con la fiala misteriosa[Credit: Barbara Frommann/Uni Bonn]
Ed anche il terzo gruppo di sostanze identificate indicava che la mistura non era destinata ad emanare un buon profumo, bensì a combattere un furioso prurito: il farmacologo identificò una quantità d'idrocarburi derivati dal creosoto e dall'asfalto. fino ad oggi, creme contenenti creosoto sono sempre state adoperate per curare malattie croniche della cute. A causa dei suoi effetti potenzialmente carcinogeni, il creosoto è stato bandito completamente dal campo cosmetico: medicine contenti creosoto possono essere commerciate solo su prescrizione medica.  And the third group of ingredients also points to the fact that this substance was not about providing a nice fragrance, but instead, for fighting a big itch – the pharmacologists found a lot of hydrocarbons derived from creosote and asphalt. To this day, creams containing creosote are used to treat chronic skin diseases. Due to the potentially carcinogenic effects of some of its ingredients, creosote has meanwhile been banned from cosmetics completely, and medications containing creosote are now prescription-only. 

In particolare, ciò che il farmacologo ha identificato nella medicina era  Benzopirene, un particolare idrocarburo aromatico composto di molti anelli carbonici. Il Benzopirene è uno dei più pericolosi carcinogeni che si conoscano. Per fare solo un esempio: il rischio di contrarre un tumore polmonare dal fumo di sigaretta è basato principalmente su questa sostanza.What the pharmacologists detected in Hatshepsut's little bottle was in particular benzo(a)pyrene, a hazardous aromatic hydrocarbon consisting of several carbon rings. "Benzo(a)pyrene is one of the most dangerous carcinogenic substances we know," explained Dr. Wiedenfeld. For example, the risk of contracting lung cancer from cigarette smoke results essentially from this substance. 

Did the lotion cause the Pharaoh's death from cancer?  Fu questa lozione a causare la morte del faraone per cancro?

Hatshepsut forse si avvelenò da sé senza saperlo? Molti indizi indicherebbero in questa direzione. Se s'immagina che la Regina avesse una malattia cronica cutanea molto fastidiosa e che traesse qualche breve sollievo dall'uso continuato di creme con quella composizione, il rischio sommatorio nel corso degli anni d'esposizione avrebbe potuto divenire molto grande. Questa è l'ipotesi più probabile. E' noto da molti anni che Hatshepsut aveva un cancro e che forse addirittura ne morì. Forse, adesso se ne conosce anche la causa prima.Did Hatshepsut maybe poison herself without knowing it? "There is a lot that speaks for this hypothesis," Dr. Wiedenfeld said. "If you imagine that the Queen had a chronic skin disease and that she found short-term improvement from the salve, she may have exposed herself to a great risk over the years." The Egyptologist also thinks that this is very likely. "We have known for a long time that Hatshepsut had cancer and maybe even died from it," said Michael Hoveler-Muller. "We may now know the actual cause." 

Ma a questo punto gli scienziati di Bonn  possono solamente formulare ipotesi su come, esattamente, la regina Hatshepsut ottenne quella particolare medicina. I medici Egizi erano buoni medici generici e bravi chirurghi, ma erano pessimi internisti. E' quindi molto probabile che la loro conoscenza di certi medicamenti fosse importata dalla Persia e dall'India, terre nelle quali le arti della guarigione erano molto più avanzate, già allora. But at this point, the Bonn scientists can only surmise how Hatshepsut obtained her lotion. "Egyptian physicians were general practitioners and good surgeons, but they were lousy internists," explained Dr. Wiedenfeld. "It is quite possible that they owe their knowledge of certain medications to their contacts with Persia and India where the healing arts were very advanced even in Antiquity." 

Source: University of Bonn [August 19, 2011]