lunedì 3 giugno 2013

Lettera al Presidente Moratti

Signor Moratti, per favore: 

venda l'Inter e non se ne parli più. Anche suo padre - a suo tempo - prese la stessa decisione, un giorno. Si accorse di avere fatto più che abbastanza per la Società, per i tifosi e per la Squadra e lasciò il posto ad altri (è vero che, in seguito, le cose non andarono più troppo bene).

Lei - presidente Moratti - non deve avere paura di essere mal considerato dai tifosi: anche lei ha dato molti motivi d'orgoglio ai nerazzurri. Alcuni, poi, particolarmente sentiti e in aggiunta per la prima volta (si pensi anche solamente al Triplete, risultato unico ed eccezionale in Italia, non abbastanza considerato in patria, per via dei numerosi detrattori).
E soprattutto non deve dare ascolto ai giornalisti, che riempiono di spropositi i fogliacci tanto per poterli vendere (bianchi, non li comprerebbe nessuno!) e che notoriamente non rischiano mai un euro dei loro.
L'Indonesiano Enrich Thohir è uno sconosciuto che viene da molto lontano - è vero: le sue iniziali sono E.T. -  ma non deve essere propriamente uno sprovveduto, se le ha offerto 300 milioni di euro. (lei comprò l'Inter a 55 miliardi, se ben ricordo, 10 anni fa: in dieci anni, realizzerebbe un guadagno più di dieci volte superiore...).
Se in più (come dicono) questo Thohir ha intenzione di riempire l'Inter di campioni e di costruire lo stadio di proprietà, il suo investimento finirà per toccare o superare il miliardo.

Chi si comporta così, lo fa per avere un più che evidente biglietto da visita: chiaro che voglia acquistare quella visibilità che in Europa può dare solo una Società di grosse tradizioni, che competa in  Grandi Tornei Internazionali e che li vinca.
Quella visibilità, è chiaro, la sfrutterà a proprio grande vantaggio negli affari: quindi farà di tutto per ottenerla e conservarla.
Per rientrare di tale investimento, poi - signor Moratti - l'indonesiano ci metterà forse una decina d'anni, ammesso che tutto, ma proprio tutto, vada bene, bene, bene... E dieci anni di forti investimenti dovrebbero garantire qualche più che buona annata di calcio, con qualche ottimo piazzamento e magari più di qualche ottimo trofeo nazionale ed internazionale in più.
Quindi lei non lascerebbe l'Inter in cattive acque, non la svenderebbe incautamente ad un cretino qualunque e si garantirebbe di restare ben saldo nell'albo d'oro del cuore dei tifosi.
Le siamo grati, signor Presidente, per tutto ciò che lei ha fatto per l'Internazionale, per la sua passione e per il suo attaccamento ai colori, che oggi le rendono difficile il distacco...
Venda: non abbia paura, non sia sentimentale fino all'autolesionismo.