Il Testo più antico della Torah.
La Biblioteca Universitaria di Bologna (BUB) ha custodito - da tempo immemore e senza saperlo - il più antico Rotolo del Pentateuco Ebraico. Il documento, codificato come "Rotolo 2", consiste di un rotolo di morbida pelle di pecora e misura 36 metri di lunghezza per 64 centimetri di altezza e comprende il testo completo della Torah (Genesi, Esodo, Levitico, Numeri e Deuteronomio). Precedentemente era stato catalogato come un manoscritto del XVII secolo.
Invece, il "Rotolo 2" fu copiato in un periodo compreso tra la seconda metà del XII e l'inizio del XIII secolo (1155-1225) e pertanto esso è il più antico rotolo ebraico completo della Torah conosciuto ad oggi: una copia d'immenso valore, l'importanza della quale è evidente tanto agli specialisti studiosi della materia quanto ad un pubblico comune.
La scoperta è stata fatta dal prof. Mauro Perani, insegnante di Lingua Ebraica all'Università di Bologna Dipartimento di Eredità Culturale, Campus di Ravenna Campus, durante la stesura di un nuovo Catalogo dei manoscritti ebraici custoditi nella BUB.
La datazione è stata possibile attraverso un esame del testo e della graphica e con un esame paleografico; è stata confermata da un doppio test al C14, eseguiti uno presso il Centro di datazione e diagnostica del Dipartimento di Ingegneria Innovativa dell'Università del Salento e l'altro dal Radiocarbon Dating Laboratory (Illinois State Geological Survey) dell'University dell'Illinois, Urbana-Champaign.
L'antichità del "Rotolo 2" non era stata riconosciuta da Leonello Modona, un ebreo nativo di Cento, che aveva lavorato per anni come bibliotecario alla BUB e che aveva per primo catalogato la collezione dei manoscritti ebraici della BUB, nel 1889. Modona infatti aveva datato il rotolo al XVII secolo e lo aveva giudicato "uno scritto italiano, d'aspetto piuttosto goffo, in cui alcune lettere, come anche alcune corone usuali ed alcuni altri segni presentano appendici strane ed inusuali". Il professor Perani, al contrario, esaminando il rotolo per il nuovo catalogo, ha notato che l'antico scritto è quadrato, orientale, di tradizione Babilonese e molto elegantemente e finemente scritto e la struttura del testo e della grafia sono totalmente atipiche e devono essere molto più antiche del XVII secolo. Infatti, il testo del rotolo non si cura affatto di rispettare le regole imposte da Maimonide (deceduto nel 1204), colui che stabilì in modo definitivo il complesso di regole cui i rabbini dovevano attenersi nel copiare il Pentateuco. Il rotolo della BUB in realtà presenta molte caratteristiche grafiche ed alcuni espedienti scribali che erano assolutamente proibiti ai copisti dopo la codifica di Maimonide.
Sfortunatamente, ad oggi non è dato conoscere né come né quando il "Rotolo 2" si sia aggiunto alle acquisizioni della BUB, né se - come è più probabile - esso venne acquisto dopo la soppressione Napoleonica degli ordini monastici e religiosi. L'interesse risvegliato dalla sua scoperta, comunque, incoraggerà ulteriori studi circa la sua origine.
L'importante scoperta è stata possibile anche grazie all'iniziativa di catalogazione della BUB. E' stato con grande entusiasmo che il direttore della Biblioteca, Dr. Biancastella Antonino, ha accolto il progetto del Prof. Perani. Il nuovo catalogo dei manoscritti ebraici, scritto a quattro mani con il co-autore Dr. Giacomo Corazzol, è programmato per le stampe nel terzo numero della rivista "inBUB: ricerche e cataloghi sui fondi della Biblioteca Universitaria di Bologna" (Minerva Press), edita dai Dr. Biancastella Antonio and Dr. Patrizia Moscatelli. L'uscita includente il nuovo catalogo è prevista alla fine di giugno 2013.
La collezione di manoscritti ebraici della BUB include, tra numerosi altri e vari codici, il famoso Canone di Medicina di Avicenna (Ms. 2197), conle sue splendide miniature, che è stato riprodotto su innumerevoli libri ed è molto rinomato in tutto il mondo. Questi manoscritti ebraici, alla pari di altri rari documenti d'archivio, tutti conservati e apprezzati dalla BUB, sono il risultato di generose donazioni da parte di - tra gli altri - Ferdinando Marsili, fondatore dell'Istituto per le Scienze, del Naturalista Ulisse Aldrovandi, di Papa Benedetto XIV, del poliglotta Gaspare Mezzofanti e di altri generosi mecenati.
Questa scoperta sembra davvero confermare il legame che unisce a filo doppio la città di Bologna e la Torah. Infatti, fu proprio nella città di Bo-lan-yah, (molto simile a 'Bulagna' la forma dialettale del nome della città, che in ebraico significa: " In essa risiede il Signore") che nel 1482, fu stampata la prima edizione del Pentateuco ebraico. Oggi, Bologna può vantare la proprietà e la custodia presso la propria Biblioteca Universitaria della più antica edizione manoscritta della Torah. Nel 1546, l'articolo 50 dello statuto di una Confraternita di carità ebraica - costituita in quell'anno - parafrasando il verso di Isaia 2,3, ("Fuori da Sion si diffonderà la Torah") affermava: "Fuori da Bologna si diffonderà la Torah", con riferimento all'edizione principe del più sacro dei testi che il Giudaismo possiede, stampata 62 anni prima nella loro città.
Auhore: Professor Mauro Perani | Fonte: University of Bologna [May 28, 2013]
La scoperta è stata fatta dal prof. Mauro Perani, insegnante di Lingua Ebraica all'Università di Bologna Dipartimento di Eredità Culturale, Campus di Ravenna Campus, durante la stesura di un nuovo Catalogo dei manoscritti ebraici custoditi nella BUB.
L'antichità del "Rotolo 2" non era stata riconosciuta da Leonello Modona, un ebreo nativo di Cento, che aveva lavorato per anni come bibliotecario alla BUB e che aveva per primo catalogato la collezione dei manoscritti ebraici della BUB, nel 1889. Modona infatti aveva datato il rotolo al XVII secolo e lo aveva giudicato "uno scritto italiano, d'aspetto piuttosto goffo, in cui alcune lettere, come anche alcune corone usuali ed alcuni altri segni presentano appendici strane ed inusuali". Il professor Perani, al contrario, esaminando il rotolo per il nuovo catalogo, ha notato che l'antico scritto è quadrato, orientale, di tradizione Babilonese e molto elegantemente e finemente scritto e la struttura del testo e della grafia sono totalmente atipiche e devono essere molto più antiche del XVII secolo. Infatti, il testo del rotolo non si cura affatto di rispettare le regole imposte da Maimonide (deceduto nel 1204), colui che stabilì in modo definitivo il complesso di regole cui i rabbini dovevano attenersi nel copiare il Pentateuco. Il rotolo della BUB in realtà presenta molte caratteristiche grafiche ed alcuni espedienti scribali che erano assolutamente proibiti ai copisti dopo la codifica di Maimonide.
Sfortunatamente, ad oggi non è dato conoscere né come né quando il "Rotolo 2" si sia aggiunto alle acquisizioni della BUB, né se - come è più probabile - esso venne acquisto dopo la soppressione Napoleonica degli ordini monastici e religiosi. L'interesse risvegliato dalla sua scoperta, comunque, incoraggerà ulteriori studi circa la sua origine.
L'importante scoperta è stata possibile anche grazie all'iniziativa di catalogazione della BUB. E' stato con grande entusiasmo che il direttore della Biblioteca, Dr. Biancastella Antonino, ha accolto il progetto del Prof. Perani. Il nuovo catalogo dei manoscritti ebraici, scritto a quattro mani con il co-autore Dr. Giacomo Corazzol, è programmato per le stampe nel terzo numero della rivista "inBUB: ricerche e cataloghi sui fondi della Biblioteca Universitaria di Bologna" (Minerva Press), edita dai Dr. Biancastella Antonio and Dr. Patrizia Moscatelli. L'uscita includente il nuovo catalogo è prevista alla fine di giugno 2013.
La collezione di manoscritti ebraici della BUB include, tra numerosi altri e vari codici, il famoso Canone di Medicina di Avicenna (Ms. 2197), conle sue splendide miniature, che è stato riprodotto su innumerevoli libri ed è molto rinomato in tutto il mondo. Questi manoscritti ebraici, alla pari di altri rari documenti d'archivio, tutti conservati e apprezzati dalla BUB, sono il risultato di generose donazioni da parte di - tra gli altri - Ferdinando Marsili, fondatore dell'Istituto per le Scienze, del Naturalista Ulisse Aldrovandi, di Papa Benedetto XIV, del poliglotta Gaspare Mezzofanti e di altri generosi mecenati.
Questa scoperta sembra davvero confermare il legame che unisce a filo doppio la città di Bologna e la Torah. Infatti, fu proprio nella città di Bo-lan-yah, (molto simile a 'Bulagna' la forma dialettale del nome della città, che in ebraico significa: " In essa risiede il Signore") che nel 1482, fu stampata la prima edizione del Pentateuco ebraico. Oggi, Bologna può vantare la proprietà e la custodia presso la propria Biblioteca Universitaria della più antica edizione manoscritta della Torah. Nel 1546, l'articolo 50 dello statuto di una Confraternita di carità ebraica - costituita in quell'anno - parafrasando il verso di Isaia 2,3, ("Fuori da Sion si diffonderà la Torah") affermava: "Fuori da Bologna si diffonderà la Torah", con riferimento all'edizione principe del più sacro dei testi che il Giudaismo possiede, stampata 62 anni prima nella loro città.
Auhore: Professor Mauro Perani | Fonte: University of Bologna [May 28, 2013]
TESTO della comunicazione IN INGLESE:
Oldest exisiting scroll of Hebrew Pentateuch found
The University Library of Bologna has kept from times immemorial, and without knowing, the world’s oldest scroll of the Hebrew Pentateuch. The document, labeled as "Roll 2", is of soft sheep leather (36 meters long and 64 cm high), comprises the full text of the Torah (i.e. Genesis, Exodus, Leviticus, Numbers and Deuteronomy) and had previously been cataloged a 17th–century scroll. Instead, "Roll 2", was copied in a period between the second half of the 12th and the early 13th century (1155-1225) and is therefore the most ancient complete Hebrew scroll of the Torah known today: a copy of immense value, the importance of which is evident to scholars and a non-specialist-audience alike.
The discovery was made by Mauro Perani, professor of Hebrew at the Department of Cultural Heritage, of the University of Bologna, Ravenna Campus, during the compilation of a new catalog of the Hebrew manuscripts, held in the BUB. The age, established by the textual, graphic and paleographic examination of the scroll, was confirmed by two carbon-14-tests, carried out at the Center of dating and diagnostics of the Department of Innovation Engineering of the University of Salento and by the Radiocarbon Dating Laboratory (Illinois State Geological Survey) at the University of Illinois, Urbana-Champaign.
The antiquity of "Scroll 2" had not been recognized by Leonello Modona, a Jew, native of Cento, who worked for years as a librarian at BUB, and who was the first to catalog the BUB-Hebrew-manuscript-collections, in 1889. Modona did in fact date the scroll back to the 17th century and described its Hebrew letters as "an Italian script, rather clumsy-looking, in which certain letters, as well as the usual crowns and strokes show uncommon and strange appendices." Professor Perani, on the contrary, examining the scroll for the new catalog, noticed that its early square, oriental script of Babylonian tradition was very elegant and finely written and the graphical and textual structure were totally atypical and had to be much older than 17th -century. The text of the scroll does in fact not take into account and respect the rules, fixed by Maimonides (dead in 1204), who established in a definitive way the whole rabbinic regulation about copying the Pentateuch. The BUB-Torah-scroll actually shows many graphical features and scribal devices, absolutely forbidden to copyists after the Maimonidean codification.
Unfortunately, to date, it is not known, how and when "Roll 2" has joined the acquisitions of the BUB, nor whether, as very likely, it was acquired after Napoleon’s suppression of monastic and religious orders. The interest aroused around its discovery, will, however, encourage further studies, as to the identification of its source.
The important discovery was also possible thanks to the initiative of the BUB. It was with great enthusiasm, that the library’s director, Dr. Biancastella Antonino, welcomed Prof. Perani’s project. The new catalog of the Hebrew manuscripts, co-written with Dr. Giacomo Corazzol, is planned to be published in the third issue of the magazine "inBUB: ricerche e cataloghi sui fondi della Biblioteca Universitaria di Bologna" (Minerva Press), edited by Dr. Biancastella Antonio and Dr. Patrizia Moscatelli. The issue including the new catalogue will be available at the end of June 2013.
The Hebrew-manuscript-collection of the BUB includes among numerous other codes, the very famous Canon of medicine by Avicenna (Ms. 2197) with its splendid miniatures, reproduced in countless books and famously known all over the world. These Hebrew manuscripts, like other rare documents and archives, preserved and valued at the BUB, are the result of generous donations by among others, Ferdinando Marsili, founder of the Institute of Sciences, the naturalist Ulisse Aldrovandi, Pope Benedict XIV, the polyglot Gaspare Mezzofanti and other munificent donors.
This discovery seems to confirm the bond that binds to double-strand Bologna and the Torah: it was in the city of Bo-lan-yah, the dialect pronunciation which in Hebrew means: "In it houses the Lord”, where in 1482, the first edition of the Hebrew Pentateuch got printed, and today, it is Bologna to claim the oldest Torah-scroll to be hosted and preserved in its BUB-library. In 1546, art. 50 of the Statutes of a Jewish charity confraternity, constituted in that year, paraphrased the verse of Isaiah 2,3: "For out of Zion shall go forth the Torah" saying: “For out of Bologna shall go forth the Torah”, referring to the editio princeps of the most sacred text that Judaism possesses, printed 62 years earlier in their town.
Author: Professor Mauro Perani | Source: University of Bologna [May 28, 2013]
The discovery was made by Mauro Perani, professor of Hebrew at the Department of Cultural Heritage, of the University of Bologna, Ravenna Campus, during the compilation of a new catalog of the Hebrew manuscripts, held in the BUB. The age, established by the textual, graphic and paleographic examination of the scroll, was confirmed by two carbon-14-tests, carried out at the Center of dating and diagnostics of the Department of Innovation Engineering of the University of Salento and by the Radiocarbon Dating Laboratory (Illinois State Geological Survey) at the University of Illinois, Urbana-Champaign.
The antiquity of "Scroll 2" had not been recognized by Leonello Modona, a Jew, native of Cento, who worked for years as a librarian at BUB, and who was the first to catalog the BUB-Hebrew-manuscript-collections, in 1889. Modona did in fact date the scroll back to the 17th century and described its Hebrew letters as "an Italian script, rather clumsy-looking, in which certain letters, as well as the usual crowns and strokes show uncommon and strange appendices." Professor Perani, on the contrary, examining the scroll for the new catalog, noticed that its early square, oriental script of Babylonian tradition was very elegant and finely written and the graphical and textual structure were totally atypical and had to be much older than 17th -century. The text of the scroll does in fact not take into account and respect the rules, fixed by Maimonides (dead in 1204), who established in a definitive way the whole rabbinic regulation about copying the Pentateuch. The BUB-Torah-scroll actually shows many graphical features and scribal devices, absolutely forbidden to copyists after the Maimonidean codification.
Unfortunately, to date, it is not known, how and when "Roll 2" has joined the acquisitions of the BUB, nor whether, as very likely, it was acquired after Napoleon’s suppression of monastic and religious orders. The interest aroused around its discovery, will, however, encourage further studies, as to the identification of its source.
The important discovery was also possible thanks to the initiative of the BUB. It was with great enthusiasm, that the library’s director, Dr. Biancastella Antonino, welcomed Prof. Perani’s project. The new catalog of the Hebrew manuscripts, co-written with Dr. Giacomo Corazzol, is planned to be published in the third issue of the magazine "inBUB: ricerche e cataloghi sui fondi della Biblioteca Universitaria di Bologna" (Minerva Press), edited by Dr. Biancastella Antonio and Dr. Patrizia Moscatelli. The issue including the new catalogue will be available at the end of June 2013.
The Hebrew-manuscript-collection of the BUB includes among numerous other codes, the very famous Canon of medicine by Avicenna (Ms. 2197) with its splendid miniatures, reproduced in countless books and famously known all over the world. These Hebrew manuscripts, like other rare documents and archives, preserved and valued at the BUB, are the result of generous donations by among others, Ferdinando Marsili, founder of the Institute of Sciences, the naturalist Ulisse Aldrovandi, Pope Benedict XIV, the polyglot Gaspare Mezzofanti and other munificent donors.
This discovery seems to confirm the bond that binds to double-strand Bologna and the Torah: it was in the city of Bo-lan-yah, the dialect pronunciation which in Hebrew means: "In it houses the Lord”, where in 1482, the first edition of the Hebrew Pentateuch got printed, and today, it is Bologna to claim the oldest Torah-scroll to be hosted and preserved in its BUB-library. In 1546, art. 50 of the Statutes of a Jewish charity confraternity, constituted in that year, paraphrased the verse of Isaiah 2,3: "For out of Zion shall go forth the Torah" saying: “For out of Bologna shall go forth the Torah”, referring to the editio princeps of the most sacred text that Judaism possesses, printed 62 years earlier in their town.
Author: Professor Mauro Perani | Source: University of Bologna [May 28, 2013]