venerdì 5 aprile 2013

IPB 5 - NAPOLEONE III






Caro amico mio: ti starai ormai chiedendo, un po' scettico, quali grandi conseguenze la prostata abbia mai avuto sulla Storia, con la S maiuscola.

Sicuramente, la prostata di Napoleone III ebbe conseguenze esiziali per la Francia nel 1870 ed in qualche modo influenzò la storia. Almeno già dal 1853 l’Imperatore di Francia soffriva di disturbi urinari dovuti ad una calcolosi vescicale secondaria all’ipertrofia prostatica. 

Esiste addirittura una diceria – che forse è solo un pettegolezzo, ma è riportata da alcuni storici – secondo cui l’esercito francese iniziò a portare una giacca d’ordinanza lunga ed ingombrante, perché l’Imperatore potesse così nasconderci sotto la sacca di raccolta per le urine. 

Napoleone III alla resa di Sedan: notare la giacca con le falde laterali abbondanti e lunghe.

Napoleone III rifiutava di operarsi, (anche perchè un suo carissimo amico era morto durante un intervento di litotomia vescicale eseguito dal famoso urologo Nelaton, un vero luminare per quei tempi, in cui l’intervento restava però l’anticamera della morte). 
Già nel 1860 l’imperatore era molto sofferente e incominciava a presentare i segni di un’ingravescente insufficienza renale.


2 settembre 1870: il giorno della battaglia di Sedan contro i Prussiani, Napoleone III è stravolto dall’oppio; sotto i pantaloni porta degli asciugamani arrotolati per mascherare la sua incontinenza; da qualche tempo deve cateterizzarsi due volte al giorno. Le sue condizioni gli impediscono di guidare con la necessaria lucidità ed energia la battaglia.

Hai mai avuto bisogno estremo di fare pipì, senza che ci sia un bagno nelle vicinanze? Dolore, sudore freddo, malessere generale, irritabilità, impossibilità a concentrarsi su qualsiasi altra cosa… Ed è ancora nulla, rispetto al vero 'tenesmo vescicale'. E’ evidente che un uomo di stato non è più lui,in quelle condizioni.

Tra atroci sofferenze andò personalmente ad arrendersi al Comando Prussiano, e – nel farlo – fu costretto a far fermare ripetutamente la carrozza che lo trasportava, per cercare inutilmente di urinare.
 
I prussiani - malvagiamente, ma molto opportunamente - sfruttarono a proprio favore questo episodio e lo intesero, fraintendendo volutamente, come la sola resa della persona dell’Imperatore, continuando così la guerra e non intavolando trattative di pace, peggiorando così notevolmente le condizioni finali della Francia al tavolo della resa ufficiale.

Napoleone III fu infine condotto in esilio in Inghilterra, dove il 2 gennaio 1873 acconsentì a sottoporsi all’estrazione dei calcoli vescicali. 
 L’intervento fu eseguito dal famoso chirurgo Thompson (al quale si deve tra l’altro l’introduzione nella pratica clinica dell’esplorazione rettale per la prostata) che estrasse efficacemente alcuni frammenti di calcoli. Le condizioni del paziente, però, peggiorarono e il 10 gennaio Napoleone III morì. L’autopsia evidenziò dei reni sofferenti per le ripetute infezioni e la presenza di un voluminoso calcolo di 20 grammi residuo in vescica.
NapoleoneIII subito dopo la morte, ritratto di Taylor
Ecco una prostata che ha cambiato non solo la moda di vestire di un paese occidentale, ma anche e più probabilmente l'andamento della Storia d’Europa!