giovedì 11 aprile 2013

TUMULO del III millennio, in basalto.



E' stata scoperta una struttura in pietra, sommersa dalle acque del 'Mare di Galilea', in Israele. Per il momento, gli archeologi sono indecisi circa lo scopo per cui fu costruita e circa la data stessa dell'edificazione.

L'aspetto.
La struttura è a forma di cono, costruita con pietre e macigni non legati di basalto  ed è stimata essere formata approssimativamente da 60.ooo tonnellate di materiale, (più o meno il peso di una portaerei).
Si alza per circa 10 metri dal fondo, ha un diametro di circa 70 metri. Per porre una pietra di paragone (il termine sembra adatto!) Stonhenge ha un diametro della metà ed è molto

 più bassa.

Sembra essere un gigantesco tumulo (quello che Dante chiamava 'Mora' e che gli Inglesi definiscono 'Cairn'), simile a quelli che un po' in tutto il mondo sono stati usati per farne tombe o segnalare monumenti sepolcrali. 
Nulla è ancora dato a sapere, in questo caso.
La struttura fu scoperta nel 2003, a mezzo esplorazione con il sonar. Da allora si sono susseguite le immersioni di ricerca: i rapporti sono sull' "International Journal of Nautical Archaeology".

I sommozzatori archeologi hanno potuto descrivere la costruzione, ispezionata da vicino: si compone di macigni di basalto di dimensioni fino al metro e senza alcun apparente schema costruttivo. Nei singoli elementi le superfici sembrano naturali, e non mostrano alcun segno di taglio o di lavorazione.
Analogamente, non compaiono segni di murature o di altre strutture atte a delimitare in qualche modo la costruzione. 
La conclusione, però, è che si tratta di una costruzione edificata dall'uomo e probabilmente quindi eretta sulla terraferma. soltanto in seguito sarebbe stata coperta dalle acque del Mare di Galilea, quando il livello delle acque s'innalzò. La forma e la composizione della struttura certamente non ricorda alcunché di naturale. Conseguentemente, per il momento la struttura è considerata un tumulo.
Più antica di 4.000 anni?
Naturalmente, se ne saprà di più non appena si avranno i risultati dello scavo archeologico e si disporrà  quindi dei relativi artefatti eventualmente presenti, che dovrebbero permettere per analogia o direttamente una datazione più o meno precisa. 
Yitzhak Paz, uno dei ricercatori dell' Israel Antiquities Authority e della Ben-Gurion University, ritiene che possa essere una costruzione che risale a più di  4.000 anni fa. 
L'ipotesi più logica è che risalga a circa il tremila a.C. in quanto esistono altre costruzioni aeree, anch'esse espressioni megalitiche, relative a quell'epoca nelle vicinanze. si tratta di costruzioni associate ad insediamenti fortificati. 
Infatti i ricercatori riferiscono una lista di numerosi esempi di strutture megalitiche  rinvenute nei pressi del Mare di Galilea, che risalgono a più di 4.000 anni d'età. Un esempio è il sito di  Khirbet Beteiha, che si trova a circa 30 km a Nord-Est di questa struttura sommersa. Essa comprende tre circoli di pietra concentrici (concentric stone circles) il più grande dei quali misura 56 metri di diametro [Gallery: Aerial Photos Reveal Mysterious Stone Structures]
Una città antica.
Se si dimostrasse corretta la data prospettata del III millennio a.C.  questo porrebbe la struttura circa un miglio a nord della città che i ricercatori chiamano "Bet Yerah" or "Khirbet Kerak."
Nel III millennio, tale città era  uno dei centri maggiori della regione, anzi: si trattava non solo della città fortificata più potente della zona , ma anche dell'intero Israele. 
L'archeologo Raphael Greenberg la descrive in un capitolo del suo libro: "Daily Life, Materiality, and Complexity in Early Urban Communities of the Southern Levant" (Eisenbrauns, 2011) come un sito di 74 acri (30 ettari), pesantemente fortificato, nel quale risiedevano circa 5.000 abitanti.
Possedeva strade lastricate, torri a difesa delle mura, e la popolazione doveva essere piuttosto ben prarata alla difesa. Il tutto fa propendere per la presenza di un'autorità municipale capace di occuparsi della manutenzione di tali strutture.  
Si suppone che - alla pari delle autorità di Bet Yerah - anche chiunque abbia costruito questa struttura ora sommersa dovesse possedere una organizzazione discretamente sofisticata e capacità di pianificazione per poterla edificare. Viste le dimensioni, anche un bel po' di ore lavorative dalla manodopera furono necessarie.
Future indagini.
Tempo e denaro e diverse spedizioni archeologiche subacquee saranno necessarie per scoprire manufatti ed altro materiale eventualmente presente. L'equipe con il necessario know-how  tecnico scientifico c'è già, nell'Università Israeliana. Non c'è da aspettare che trovino le ovvie connessioni con i Shardana e che scoprano un tetragramma qua ed una fibbia là. Non c'è che attendere.