François-Marie Arouet le Jeune
più noto con lo pseudonimo di Voltaire
(nome a sua volta originato forse da un anagramma del suo vero nome, o dal nome di un feudo di proprietà della madre), nacque a Parigi il 21 novembre 1694 e vi morì il 30 maggio 1778.
E’ stato un filosofo, un drammaturgo uno scrittore ed un poeta francese, il cui nome è indissolubilmente legato all’Illuminismo.
Gli sono attribuite alcune frasi di genio, oltre alle numerose opere:
« Le streghe hanno smesso di esistere quando noi abbiamo smesso di bruciarle »
« Disapprovo quello che dite, ma difenderò fino alla morte il vostro diritto di dirlo »
Il
grande illuminista francese del 1700 era tormentato dai disturbi
provocati dall’ipertrofia prostatica, che oggi sono ovviabili, mentre
allora erano una condanna, talvolta a vita (oppure a morte!).
Per
sedare i dolori della ritenzione urinaria, nei suoi ultimi anni
Voltaire abusò largamente dell’oppio che fu, probabilmente, anche in parte responsabile
di molti dei bizzarri comportamenti per cui d’altronde andava famoso.
Quando
morì, fu sottoposto ad autopsia, che dimostrò la presenza di una
voluminosissima prostata, che aveva negli anni sfiancato la vescica
(causandone l’alterazione oggi nota come “vescica da sforzo”).
Aveva raggiunto comunque la ragguardevole età di 84 anni, il che dimostra che l’ipertrofia prostatica è più un problema di qualità, che non di quantità della vita… E questa è già una bella rassicurazione, per tutti gli uomini.